In una pensione di montagna andrebbe, | nella sala da pranzo scenderebbe, | i quattro abeti di ramo in ramo, | senza scuoterne la neve fresca, | dal tavolino accanto alla finestra guarderebbe.
Il giovane ricco ha cento distrazioni brillanti e grossolane, corse di cavalli, caccia, tabacco, gioco, buoni pranzi e tutto il resto; occupazioni della parte bassa dell'anima a danno della parte alta e delicata. Il giovane povero stenta a procacciarsi il pane ; mangia, e quando ha mangiato non ha più che la meditazione.
Gli avvenimenti risalgono al 1932, quando il penitenziario di stato si trovava ancora a Cold Mountain. E là c'era anche naturalmente la sedia elettrica.
I detenuti scherzavano sulla sedia, come sempre si fa delle cose di cui si ha paura, ma da cui non ci si può sottrarre. La chiamavano Old Sparky, come dire la Scintillante, o Big Juicy, la Scaricona. Circolavano battute sulla bolletta della luce e su come e dove Moores, il direttore del nostro carcere, avrebbe cucinato il suo pranzo del Ringraziamento, quell'autunno, con la moglie Melinda troppo malata per mettersi ai fornelli.
Ma in quelli che dovevano veramente sedervisi, la voglia di scherzare si spegneva in un baleno. Nel periodo da me trascorso a Cold Mountain ho presieduto a più di settantotto esecuzioni (questo è un numero sul quale non ho mai fatto confusione; me lo ricorderò sul letto di morte) e credo che, per la maggioranza di quegli uomini, la verità di ciò che stava accadendo li colpiva finalmente come una legnata quando gli bloccavano le caviglie alla solida quercia delle gambe di Old Sparky. In quel momento (vedevi la consapevolezza riempirgli piano piano gli occhi, una specie di freddo sgomento) si rendevano conto che le gambe avevano concluso la loro carriera. Dentro vi scorreva ancora il sangue, i muscoli erano ancora reattivi, ma avevano chiuso lo stesso; non avrebbero percorso nemmeno più un metro di un sentiero fra i boschi, non avrebbero più ballato con una ragazza a qualche festa di campagna. Ai clienti di Old Sparky la coscienza della propria morte saliva dalle caviglie. C'era un sacchetto nero di seta da mettergli sulla testa quando avevano finito di pronunciare le loro ultime parole, perlopiù incoerenti. Il cappuccio era per loro, ma io ho sempre pensato che in realtà fosse per noi, per impedirci di vedere l'orribile marea di sgomento che sale nei loro occhi quando cominciano a capire che moriranno con le ginocchia piegate.
Fra la colazione e il pranzo lasciate correre un intervallo di sette ore, che tante occorrono per una completa digestione, anzi non bastano per quelli che lhanno lenta, cosicché avendo luogo la colazione alle undici, meglio è trasportare il pranzo alle sette.
Il gelato non nuoce alla fine del pranzo, anzi giova, perché richiama al ventricolo il calore opportuno a ben digerire; ma guardatevi sempre, se la sete non ve lo impone, di bere tra un pasto e laltro, per non disturbare la digestione, avendo bisogno questo lavoro di alta chimica della natura di non essere molestato.
Nel pranzo, che è il pasto principale della giornata e, direi, quasi una festa di famiglia, si può scialare, ma più durante linverno che nellestate, perché nel caldo si richiedono alimenti leggieri e facili a digerirsi.
Frasi sul pranzo
DiPellegrino Artusi
Questo pasto [la colazione], per essere il primo della giornata, è sempre il più appetitoso, e perciò non conviene levarsi del tutto la fame, se volete gustare il pranzo e, ammenoché non conduciate vita attiva e di lavoro muscolare, non è bene il pasteggiar col vino, perché il rosso non è di facile digestione e il bianco essendo alcoolico, turba la mente se questa deve stare applicata.
Quando il signor Hiram B. Otis, ministro degli Stati Uniti, acquistò Canterville Chase, tutti gli dissero che stava commettendo una gran sciocchezza, in quanto il luogo era senza dubbio infestato dagli spiriti. Persino lo stesso Lord Canterville, che in materia d'onore era un uomo assai scrupoloso, si era sentito in dovere di accennare al fatto, quando giunse il momento di discutere le condizioni di acquisto col signor Otis.
"Neppure noi vi abbiamo più abitato volentieri", disse Lord Canterville, "da quando la duchessa vedova del duca di Bolton, mia prozia, ebbe un attacco di nervi dal quale non riuscì più a rimettersi completamente, per colpa di due mani scheletriche che le si posarono sulle spalle mentre si stava vestendo per il pranzo".
La vita sarebbe tristissima senza il vino o le patatine fritte, ma se me li proponi a colazione, pranzo e cena mi ritrovo a 20 anni con il fegato a pezzi.
O palombaro per sempre sotto la sua campana!
Tutto un mare di vetro eternamente caldo!
Tutta una vita immobile dai lenti pendoli verdi!
E tanti esseri strani attraverso le pareti!
E ogni contatto per sempre vietato!
Mentre c'è tanta vita nell'acqua chiara di fuori!
Attenzione! L'ombra dei grandi velieri passa sulle dalie delle foreste sottomarine;
E io sono per un attimo all'ombra delle balene che migrano verso il polo!
In questo momento, gli altri scaricano, forse, vascelli pieni di neve nel porto!
C'era ancora un ghiacciaio in mezzo alle praterie di Luglio!
Nuotano all'indietro nell'acqua verde dell'ansa!
Entrano a mezzogiorno in grotte oscure!
E le brezze del largo ventilano le terrazze!
Attenzione! Ecco le lingue di fiamma del Gulf-Stream!
Allontanate i loro baci dalle pareti della noia!
Non hanno più messo neve sulla fronte dei febbricitanti;
I malati hanno acceso un fuoco di gioia,
E gettano a piene mani i gigli verdi nelle fiamme!
Appoggiate la vostra fronte alle pareti meno calde,
Aspettando la luna al vertice della campana,
E chiudete bene i vostri occhi alle foreste di pendoli blu e di albumine violette, restando sordi alle suggestioni dell'acqua tiepida.
Asciugate i vostri desideri deboli di sudore;
Per prima cosa andate da quelli che stanno per svenire:
Hanno l'aria di celebrare una festa nuziale in una cava;
Hanno l'aria di sotterrare a mezzogiorno, in un corridoio rischiarato da lampade in fondo a un sotterraneo;
Attraversano, in corteo di festa, un paesaggio simile ad un'infanzia d'orfano.
Andate poi da quelli che stanno per morire.
Arrivano come vergini che hanno fatto una lunga passeggiata al sole, un giorno di digiuno;
Sono pallidi come malati che ascoltano piovere placidamente sui giardini dell'ospedale;
Hanno l'aspetto di sopravvissuti che pranzano sul campo di battaglia.
Sono simili a prigionieri che non ignorano che tutte le sentinelle si bagnano nel fiume,
E che ascoltano falciare l'erba nel giardino della prigione.
Massimo era solo. L'amico d'infanzia, non veduto da anni e poi incontrato improvvisamente per la via, dopo il lieto riconoscimento era venuto, alle sette, a pranzare in casa di Massimo. E costui che trascinava pesantemente il fardello di un'estate cittadina, mentre tutti gli altri anni era partito nel mese di giugno, si riprometteva una buona serata di ricordi, in compagnia dell'amico ritrovato.
La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia, la rivoluzione è un atto di violenza.
C'era una volta un Re e una Regina che avevano una figliuola più bella della luna e del sole.
Un giorno, dopo il pranzo, il Re disse alla Regina:
- Maestà, guardate qui, tra i capelli. Sento qualche cosa che mi morde.
La Regina osservò, scostando i capelli colle dita, e trovò un pidocchio che era uno stupore. Stava per ischiacciarlo.
- No disse il Re. Proviamo d'allevarlo.
Barry Fairbrother non voleva uscire a cena. Aveva avuto un mal di testa martellante per quasi tutto il fine settimana e stava lottando contro il tempo per consegnare il pezzo al giornale locale entro la scadenza.
A pranzo, tuttavia, sua moglie era stata un po' fredda e taciturna, e Barry aveva concluso che il biglietto di buon anniversario non aveva attenuato il crimine di essere rimasto tutta la mattina chiuso nel suo studio. Il fatto poi che avesse scritto di Krystal, che Mary non poteva soffrire pur non dandolo a vedere, non migliorava le cose.
"Sai cosa ti dico?" disse il maggiore Dexter Smythe al polpo. "Oggi, se ce la faccio, avrai un pranzetto coi fiocchi."
Aveva parlato a voce alta, e la maschera Pirelli si era appannata. Posò i piedi sul fondo sabbioso, vicino alla nera sporgenza dello scoglio, e si raddrizzò. L'acqua gli arrivava alle ascelle. Si tolse la maschera, ci sputò dentro, sparse la saliva sul vetro e lo risciacquò. Poi si passò la cinghietta della maschera dietro la testa e si immerse di nuovo.
Ieri sera venne Cecchi mentre si pranzava con Slataper. Non ti posso ripetere quel che ci ha detto. Non sono soltanto argomenti. Era il modo come parlava, la sua convinzione morale, il suo atteggiamento così serio e grande da tanto tempo. Tutto ci fece sentire che malgrado la difesa tentata eravamo d'accordo con lui.
Nella cabina c'erano dei fiori; la porta si richiuse non appena Rita si fu seduta sulla sua cuccetta.
Alle dieci meno un quarto i giornalisti presero d'assalto la scaletta, ma il comandante vigilava personalmente.
«Rita Ehrlich? Mai sentita!» rispondeva.
E quando protestavano, il comandante scoppiava in una lunga risata.
A mezzogiorno, mentre il cargo scendeva il fiume, preparò la tavola della piccola sala da pranzo in cui per settimane, fino ad Amburgo, avrebbe consumato i suoi pasti solo con Rita.
Quel giorno lei non si svegliò prima di sera e rifiutò di uscire dalla cabina, dove rimase sdraiata a occhi aperti, a guardare il grosso occhio rotondo dell'oblò argenteo come una luna.
[Explicit]
Nessuno avrà una sfera esclusiva di attività, ma ciascuno potrà diventare completo in qualunque ramo desideri; la società regolerà la produzione generale e così mi renderà possibile fare una cosa oggi ed un'altra domani, cacciare al mattino, pescare nel pomeriggio, allevare bestiame alla sera, ragionare dopo pranzo, così come ho una mente, senza mai diventare cacciatore, pescatore, pastore o critico.
Dipinsi lanima su tela anonima
E mescolai la vodka con acqua tonica
E pranzai tardi allora della cena
E mi rivolsi al libro come a una persona
Guardai le tele con aria ironica
E mi giocai i ricordi provando il rischio
Poi di rinascere sotto le stelle
Dimenticai di colpo un passato folle
In un tempo piccolo.
Si lamentano degli zingari? Guardateli come vanno in giro a supplicare l'elemosina di un voto: ma non ci vanno a piedi, hanno autobus che sembrano astronavi, treni, aerei: e guardateli quando si fermano a pranzo o a cena: sanno mangiare con coltello e forchetta, e con coltello e forchetta si mangeranno i vostri risparmi. L'Italia appartiene a cento uomini, siamo sicuri che questi cento uomini appartengano all'Italia?
[da Fondazione Fabrizio De André]