La donna uscì dalla costola dell'uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata.
Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo.
Una donna può ispirare canzoni. Ogni donna è un misterioso universo da esplorare, conoscere, amare o odiare. Ogni donna rappresenta per un uomo un'inesauribile fonte di emozioni, sensazioni, passioni, illusioni, sogni e certezze. Non c'è niente nell'universo di così bello, intrigante e affascinante come la donna.
Per una donna anche avere poco seno ha i suoi vantaggi: 1. Puoi dormire sulla pancia; 2. Puoi andare in bicicletta sul pavé; 3. Se parli con un uomo ti guarda dritto negli occhi!
La donna ora è perfetta
Il suo corpo
morto ha il sorriso della compiutezza,
l'illusione di una necessità greca
fluisce nei volumi della sua toga,
i suoi piedi
nudi sembrano dire:
Siamo arrivati fin qui, è finita.
I bambini morti si sono acciambellati,
ciascuno, bianco serpente,
presso la sua piccola brocca di latte, ora vuota.
Lei li ha raccolti
di nuovo nel suo corpo come i petali
di una rosa si chiudono quando il giardino
s'irrigidisce e sanguinano i profumi
dalle dolci gole profonde del fiore notturno.
La luna, spettatrice nel suo cappuccio d'osso,
non ha motivo di essere triste.
È abituata a queste cose.
I suoi neri crepitano e tirano.
La donna è stata bloccata per secoli. Quando ha accesso alla cultura è come un'affamata. E il cibo è molto più utile a chi è affamato rispetto a chi è già saturo.
Io donna io persona avvilita come un oggetto, come bambola da letto. Io non voglio essere schiava e neppure esser padrona, voglio essere soltanto una donna, una persona!
Le donne non sono sufficientemente alla pari con gli uomini, così dobbiamo renderci indispensabili. Dopo tutto, abbiamo l'arma più grande nelle nostre mani: siamo donne.