Tu coronasti di sereni lampi | Al Sol la fronte: e per te avvien che il crine | Delle comete rubiconde avvampi; | Che agli occhi di quaggiù, spogliate alfine | Del reo presagio di feral fortuna, Invian flamme innocenti e porporine, | Di tante faci alla silente e brunà | Notte trapunse la tua mano il lembo. E un don le festi della bianca Luna.
Frasi sugli innocenti
DiVincenzo Monti
Si è detto che Hitler riversava sugli ebrei il suo odio contro l'intero genere umano, che riconosceva negli ebrei alcuni suoi stessi difetti, e che, odiando gli ebrei, odiava se stesso, che la violenza della sua avversione proveniva dal timore di poter avere sangue ebreo nelle vene. Non mi sembra una spiegazione adeguata. Non mi sembra lecito spiegare un fenomeno storico, riversandone tutta la colpa su un individuo. Gli esecutori di ordini orrendi non sono innocenti. E inoltre è sempre arduo interpretare le motivazioni profonde di un individuo.
Vediamo a volte, nelle buie scuole, | dei ragazzini che son sempre in pianto. | Si scatenano, gli altri in capriole, | ma loro si rannicchiano in un canto. | Dicono i forti che sono fanciulle, | ed i furbi li chiamano innocenti. | Sono dolci, regalano i trastulli; non faranno di certo i commercianti.
O miei simili, non profanate il vostro corpo con cibi peccaminosi... La terra offre un'abbondante riserva di ricchezze, di cibi innocenti, e vi offre banchetti che non comportano uccisioni o spargimento di sangue.
Chi pensa che i regimi comunisti dell'Europa Centrale siano esclusivamente opera di criminali, si lascia sfuggire una verità fondamentale: i regimi criminali non furono creati da criminali ma da entusiasti, convinti di aver scoperto l'unica strada per il paradiso. Essi difesero con coraggio quella strada, giustiziando per questo molte persone. In seguito, fu chiaro che il paradiso non esisteva e che gli entusiasti erano quindi degli assassini. Allora tutti cominciarono a inveire contro i comunisti: Siete responsabili delle sventure del paese (è impoverito e ridotto in rovina), della perdita della sua indipendenza (è caduto in mano alla Russia), degli assassinii giudiziari Coloro che venivano accusati rispondevano: Noi non sapevamo! Siamo stati ingannati Noi ci credevamo! Nel profondo del cuore siamo innocenti! La discussione si riduceva a questa domanda: Davvero loro non sapevano? Oppure facevano solo finta di non aver saputo nulla? Tomas seguiva la discussione (così come la seguivano tutti i dieci milioni di cechi) e si diceva che tra i comunisti c'era sicuramente chi non era del tutto all'oscuro (dovevano pur sempre aver sentito parlare degli orrori che erano stati commessi e che venivano ancora commessi nella Russia postrivoluzionaria). Ma era probabile che la maggior parte di loro non ne sapesse davvero nulla. E si disse che la questione fondamentale non era: Sapevamo o non sapevamo?, bensì: Si è innocenti solo per il fatto che non si sa? Un imbecille seduto sul trono è sollevato da ogni responsabilità solo per il fatto che è un imbecille? Ammettiamo pure che un procuratore ceco che all'inizio degli Anni Cinquanta chiedeva la pena di morte per un innocente sia stato ingannato dalla polizia segreta russa e dal proprio governo. Ma ora che sappiamo tutti che le accuse erano assurde e i giustiziati innocenti, com'è possibile che quello stesso procuratore difenda la purezza della propria anima e si batta il petto: La mai coscienza è senza macchia, io non sapevo, io ci credevo. La sua irrimediabile colpa non risiede proprio in quel 'Io non sapevo! Io ci credevo!'? Fu allora che a Tomas tornò in mente la storia di Edipo: Edipo non sapeva di dormire con la propria madre ma, quando capì ciò che era accaduto, non si sentì innocente. Non poté sopportare la vista delle sventure che aveva causato con la propria ignoranza, si cavò gli occhi e, cieco, partì da Tebe. Tomas sentiva le grida dei comunisti che difendevano la loro purezza interiore e diceva tra sé: Per colpa della vostra incoscienza la nostra terra ha perso, forse per secoli, la sua libertà e voi gridate che vi sentite innocenti? Come potete ancora guardarvi intorno? Come potete non provare raccapriccio? Siete o non siete capaci di vedere? Se aveste gli occhi, dovreste trafiggerveli e andarvene da Tebe!
E si disse che la questione fondamentale non era: Sapevano o non sapevano?, bensì: Si è innocenti solo per il fatto che non si sa? Un imbecille seduto sul trono è sollevato da ogni responsabilità solo per il fatto che è un imbecille?
Frasi sugli imbecilli e sull'imbecillitàFrasi sugli innocenti
DiMilan Kundera
Non esistono innocenti: tutti abbiamo passato un raffreddore a qualcuno.
Lasciateci fare. Che importa a voi, qual rischio correte se i battelli che salpano per Sicilia piegano a mezza via, verso le terre napoletane o romane? Se l'impresa riesce, voi sapete che, sol che vogliate accettarli, i suoi frutti son vostri; se non riesce, provatevi innocenti perseguitando chi la tentò. Noi non vi chiediamo se non una cosa: perseguitarci dopo non prima.
Il miliardo e più di aborti praticati da quando le legislazioni permettono la famosa interruzione volontaria della gravidanza riguarda persone legalmente innocenti, create e distrutte dal mero potere del desiderio, desiderio di non averli e di odiarsi fino al punto di amputarsi dell'amore. È lo scandalo supremo del nostro tempo, è una ferita catastrofica che lacera nel profondo le fibre e il possibile incanto della società moderna. È oltre tutto, in molte parti del mondo in cui l'aborto è selettivo per sesso, e diventa selettivo per profilo genetico, un capolavoro ideologico di razzismo in marcia con la forza dell'eugenetica.
Se uno di noi fosse scrupoloso, guardingo e remissivo fino al punto di osservare fedelmente tutte le norme e le regole dei codici, dei decaloghi, dei galatei e simili, costui non potrebbe mai muovere foglia perché anche negli atti considerati più innocenti correrebbe il rischio di infrangere un antico precetto sacerdotale o di contravvenire a un semplice regolamento municipale.
Per esser felici come un bambino o come un cane, non c'è che da essere innocenti come il bambino; o, come il cane, incapaci di peccato. Esser buoni, insomma. Ma ahimè! Al solito, veggo un'espressione scettica sul viso del vecchio amico Mosè. Il signor Gaund non condivide l'opinione ch'esser buono davvero [...] basti a rendere un uomo contento. [...] E allora, ditemi un po' un'altra cosa. Chi di noi ci si è provato?
Io da qui vedo uomini caduti per terra | e nessuno fermarsi a guardare | e gli innocenti confondersi e gli assassini ballare | e gli innocenti corrompersi e gli assassini brindare.
Se la giovine sedotta dal libertino è senza educazione e se appartiene alle classi inferiori della società, non avrà probabilmente a gittarsi che nelle braccia della prostituzione. Così, allontanando quell'uomo dalle prostitute, si moltiplica il numero di queste disgraziate; si precipitano nel più orribile baratro delle creature, che forse sarebbero rimaste innocenti, e, sotto il pretesto di favorire la morale, le si arrecano, senza saperlo, le più gravi offese.
Un fatto è una semplice circostanza a cui tutti credono: si è innocenti finchè non si prova la colpevolezza. Un'ipotesi è una favola suggestiva a cui nessuno crede: si è colpevoli finchè non la si dimostra.
E voi parlatene pure, se vi interessa tanto, leggete i resoconti, contemplate le fotografie, andate pure, se non potete farne a meno, alla Corte d'Assise, discutetene alla sera. Però vi resti fitto nel cuore il ricordo di quei tre bimbi selvaggiamente uccisi, di quei tre faccini rimasti là, immobili per sempre, con l'espressione stupefatta, di quel seggiolone da lattante da cui colò ilo tenero sangue. Le anime dei tre innocenti sovrastano, con pallida e dolorosa luce, la folla riunita al tribunale; e può darsi che vi guardino.