Gran parte dei film a basso budget di oggi è girato in digitale e questo restringe la gamma di possibilità artistiche per un attore. Si può improvvisare liberamente ma è molto più difficile disciplinarsi; e la composizione delle inquadrature è meno curata. Io sono legato a un concetto più tradizionale di composizione delle inquadrature.
Non credo che i ruoli che scelgo siano monodimensionali: è vero che spesso sono cattivi, ma sono comunque cattivi con aspetti molto umani. Mi ha sempre attratto il fatto di poter mettere in discussione il tradizionale concetto di moralità.
Frasi sulle tradizioni
DiWillem Dafoe
E non è neppure vero, come afferma Fini, che è italiano chi ama l'Italia... Occorre dimostrare di conoscere almeno sommariamente la nostra cultura, le nostre tradizioni, la lingua; e adattarsi o, meglio, sposare i nostri costumi.
In Italia le penne sono sempre state sporche. In alcuni casi luride. Motivo? Semplice. Tanto per cominciare, la tradizione. La nostra stampa (quotidiana e periodica) non è nata per informare, bensì per polemizzare. Chi aveva soldi e interessi da difendere, finanziava un giornale, magari con l'intento di farsi eleggere in Parlamento. E farsi eleggere in Parlamento significava, allora come oggi, abbassare gli avversari per innalzare se stessi. Per fare ciò era necessario assoldare giornalisti disponibili. Disponibili a che? A insultare tutti, tranne il padrone che pagava. Così nacquero la penne sporche, che hanno avuto molti figli e molti nipoti. Che a loro volta si riproducono perché, in fondo, il sistema non è cambiato.
Frasi sulle tradizioni
DiVittorio Feltri
Noi viviamo nell'ambito della tradizione giudaico cristiana e non sappiamo affrontare la morte se non affidandoci a speranze ultraterrene. Abbiamo un concetto molto alto di noi, meritevoli di immortalità. Ma questa credenza è rivelatrice di una verità o di uno spropositato amore di sé? Perché, nel secondo caso, forse varrebbe la pena di consegnarci con largo anticipo al nostro limite, seguendo la saggezza greca là dove insegna: "Chi conosce il suo limite non teme il destino".
In una società profondamente cinica come la nostra, che allo stesso tempo è nemica della vita e rimuove la morte, le tragedie fanno scattare impreviste gare di solidarietà. Quegli uomini così lontani dal nostro mondo, per cultura, tradizioni e stili di vita, uomini che sembrano appartenere quasi ad altre epoche storiche, diventano improvvisamente persone da soccorrere. E questo sentimento ci rende consapevoli di qualcosa di misterioso che ci unisce tutti e che si chiama natura umana. È questa natura che ci permette di soffrire per le persone che soffrono, è questa stessa natura che ci rende felici quando possiamo alleviare la sofferenza altrui.
Mi piace scombinare l'acquisto | e rivoltar la giacca ad un partito | E fare i conti in tasca alle morali e tradizioni | Col gusto di scoprire le finzioni.
La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratico-rivoluzionarie del popolo italiano. Intorno c'è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabaude, borboniche, papaline.
Va riconosciuto che al cospetto di Karol Wojtyla persino il mondo dei non cattolici è stato obbligato, eccezion fatta per qualche residuo, a mettere in soffitta toni, argomenti e stilemi del tradizionale anticlericalismo e anzi ad emendarsi non senza qualche fatica e sofferenza da essi.
La Rai preparava con dei corsi di dizione di lingua italiana e straniera i propri presentatori, annunciatori, giornalisti. Lo abbiamo fatto tutti con una grande serietà. Oggi purtroppo questa tradizione anche in Rai si è persa, ed infatti ascoltiamo quello che ascoltiamo.
Invece di chiedersi cosa vi sia di sbagliato nella politica di Israele gli ebrei dicono che gli europei sono contro di loro a causa dell'antisemitismo. È una reazione malata. È una reazione da psicopatologia del popolo ebraico. Gli ebrei vogliono sentirsi vittime. Lasciateci creare un altro ghetto. È una reazione masochista. Vi è un masochismo psicologico nella tradizione ebraica.
Senza voler offendere nessun italiano, penso che quando vivi in una nazione giovane come il Canada e vieni da un posto con un'antica tradizione come l'Italia, la Spagna o la Cina, ti leghi molto alla tua cultura dorigine e forse finisci per essere più italiano di chi in Italia ci vive.
L'ultimo pianto significativo che ho fatto risale a quando avevo quattordici anni. Ma quando sono sul palco noto del liquido che esce dai miei occhi: nello stesso tempo grido per fare uscire dalla mia testa qualcosa che sia molto emozionale. Non è una sensazione di tristezza, è piuttosto un'estrema realizzazione del passato ed è veramente piacevole. Tuttavia non penso che si tratti di un pianto tradizionale.
L'insegnamento della religione così come è stato concepito va salvaguardato. Non è un'ora di catechismo, ma un'ora di approfondimento dei valori e dei contenuti della religione cattolica. Farla diventare un'ora in cui si insegnano altre religioni in maniera paritetica non è corretto. Questo non avviene nei paesi musulmani, non capisco perché noi dovremmo rinunciare a quello che non è solo religione, ma è qualcosa che ha condizionato fortemente la nostra cultura, la nostra tradizione e la nostra storia.
Noi siamo impegnati a riaffermare il valore della civiltà occidentale come fonte di princìpi universali e irrinunciabili, contrastando, in nome di una comune tradizione storica e culturale, ogni tentativo di costruire un'Europa alternativa o contrapposta agli Stati Uniti.
Il giallo è fortemente radicato, per tradizione prima e per scelta poi, nel mondo che il romanzo racconta e per questo muta col mutare della società nella quale è ambientato.
Grazie a Internet, alla tv satellitare e alla loro tenacia, sono le iraniane insieme ai giovani i veri agenti del cambiamento di una società iraniana schizofrenica, in cui convivono, fra tradizione e modernità, ricchezza e ingiustizia, bellezza e tragedia, veli neri e foulard colorati.
Non posso parlare per l'intero pianeta, ma di sicuro c'è un grande divario tra Nord e Sud del mondo. Povertà, ignoranza, pregiudizi, tradizioni patriarcali impediscono spesso ai Paesi del Terzo Mondo di far nascere una cultura della salute tra le loro donne. Pensiamo solo alle superstizioni ancora presenti in alcune zone dell'Africa dove credenze popolari e tabù non consentono all'altra metà del cielo di studiare o di farsi visitare da un medico uomo.
La burocrazia sovietica si è posta al di sopra di una classe che usciva appena dalla miseria e dalle tenebre e non aveva tradizioni di comando e di egemonia.
Voglio essere ebreo. Io sono ebreo per parte di padre, quindi per la tradizione giudaica devo fare un percorso di conversione, che ho appena cominciato, se voglio esserlo totalmente. Quando ho avuto delle difficoltà, alcuni rabbini mi hanno aiutato senza addossarmi sensi di colpa, ed è stato un vero aiuto. Ultimamente sto scoprendo la bellezza delle tradizioni religiose e voglio approfondire quella alla quale mi sento istintivamente più vicino.
Mia patria, nel mentre che voi perseguite con gioia e dolore alla formazione della società moderna, uno dei vostri nuovi figli, cristiano per fede e prete secondo la consacrazione tradizionale della Chiesa cattolica, viene da voi a reclamare la sua parte della libertà che avete conquistato, e che anche lui ha pagato [...] Mi rivolgo ad un'autorità che è la regina del mondo, la quale da tempo immemore, ha proscritto le leggi, ne ha stabilite delle altre, da lei dipendono le costituzioni, e le sue sentenze, un tempo sconosciute, vengono presto o tardi eseguite.
[Memoria per il ristabilimento in Francia dei Frati Predicatori, 1839]