Gli ebrei tedeschi erano molto assimilati nella cultura tedesca, quindi alcuni non si sono resi conto del pericolo incombente. Chi ha potuto si è messo in salvo, ma quando il fascismo e il nazismo è dilagato in Europa, ad un certo punto era troppo tardi per accorgersene. Quindi ci sono stati dei segni, sono stati captati dei segnali di pericolo, sono stati anche denunciati. Ma la tragedia della guerra e la Shoah hanno travolto la minoranza ebraica. A un certo punto era impossibile mettersi in salvo.
Si è detto che Hitler riversava sugli ebrei il suo odio contro l'intero genere umano, che riconosceva negli ebrei alcuni suoi stessi difetti, e che, odiando gli ebrei, odiava se stesso, che la violenza della sua avversione proveniva dal timore di poter avere sangue ebreo nelle vene. Non mi sembra una spiegazione adeguata. Non mi sembra lecito spiegare un fenomeno storico, riversandone tutta la colpa su un individuo. Gli esecutori di ordini orrendi non sono innocenti. E inoltre è sempre arduo interpretare le motivazioni profonde di un individuo.
Qual è il più grande servizio che la conoscenza della storia ci può fornire? Quello di metterci sull'avviso. I nazisti hanno voluto uccidere gli ebrei semplicemente perché essi erano ebrei, gli zingari perché erano zingari e gli omosessuali perché erano omosessuali: venivano tutti visti come dei devianti che dovevano essere eliminati. In ciò consistette la "soluzione finale".
Nel passato la cultura era accessibile solo a una ristretta élite e alle donne ebree, perché tra gli ebrei la cultura era così amata che superava la differenza di sesso.
La maggior parte tra noi erano ebrei: ebrei provenienti da tutte le città italiane, ed anche ebrei stranieri, polacchi, ungheresi, jugoslavi, cechi, tedeschi, che nell'Italia fascista costretta all'antisemitismo dalle leggi razziali di Mussolini, avevano incontrato la benevolenza e la civile ospitalità del popolo italiano.
Oggi è domenica lavorativa, Arbeitssonntag: si lavora fino alle tredici, poi si ritorna in campo per la doccia, la rasatura e il controllo generale della scabbia e dei pidocchi, e in cantiere, misteriosamente, tutti abbiamo saputo che la selezione sarà oggi. La notizia è giunta, come sempre, circondata da un alone di particolari contraddittori e sospetti: stamattina stessa c'è stata selezione in infermeria; la percentuale è stata del sette per cento del totale, del trenta, del cinquanta per cento dei malati. A Birkenau il camino del Crematorio fuma da dieci giorni. Deve essere fatto posto per un enorme trasporto in arrivo dal ghetto di Posen. I giovani dicono ai giovani che saranno scelti tutti i vecchi. I sani dicono ai sani che saranno scelti solo i malati. Saranno esclusi gli specialisti. Saranno esclusi gli ebrei tedeschi. Saranno esclusi i Piccoli Numeri. Sarai scelto tu. Sarò escluso io.
Ognuno è ebreo di qualcuno. Oggi i palestinesi sono gli ebrei di Israele.
[La frase vera fu "Ognuno è l'ebreo di qualcuno, i polacchi sono gli ebrei dei russi e dei tedeschi", tratta dal romanzo "Se non ora quando".
Successivamente il Manifesto, commentando l'invasione israeliana in Libano citò "ognuno è l'ebreo di qualcuno" e fuori virgolette aggiunse "i palestinesi sono gli ebrei di Israele". Da qui l'attribuzione a Levi]
La Bibbia è il libro più bello che sia mai stato scritto. Anche il Corano è bello, lo conosco meno perché non è della mia cultura. Credo che tutte le religioni e tutte le opinioni abbiano lo stesso valore e vadano rispettate, conosciute e amate. Non importa se sei cristiano, musulmano, ebreo o ateo. È importante essere una buona persona. E poi, chi legge davvero questi libri sacri sa che insegnano tutti a non uccidere ma ad amare.
Nella loro battaglia di autodifesa gli ebrei si sono sempre distinti. Ci sono duecento ebrei che hanno vinto premi Nobel. Cristo, Marx ed Einstein erano ebrei. Gli ebrei hanno dato molto alla scienza, all'arte ed alla musica. Hanno in mano la finanza mondiale. Tutto ciò dà loro un senso di superiorità.
La pretesa che esista un nuovo antisemitismo non è solo una reazione malata, è anche una reazione astuta perché realmente essa consente agli ebrei di fare qualunque cosa vogliano. Non solo psicologicamente, ma anche politicamente fornisce agli ebrei un pretesto. Il senso del vittimismo. Dà loro la licenza di nascondere la verità. Oggi in Europa non vi è alcun genere di problema ebraico. Non c'è antisemitismo.
Molti ebrei sono cittadini israeliani, e lo sono per legittima scelta e con pieno diritto. Ma molti altri ebrei non lo sono, vuoi per scelta vuoi per sorte individuale. E dunque la proposta di boicottare "i negozi degli ebrei" per protestare contro i vergognosi bombardamenti di Gaza è al tempo stesso razzista e ignorante, e per giunta, ambientata nel ghetto di Roma, fa riaffiorare le più fosche memorie della persecuzione nazifascista. (10 gennaio 2009)
Scrivete "Dio c'è", e nessuno vi accuserà di avere intenzioni offensive. Scrivete che non c'è, e si leverà un coro ostile. Questa è la differenza sostanziale tra teismo e ateismo.
Come potete rimproverare agli ebrei le persecuzioni che hanno subíto in diversi paesi? Queste sono, al contrario, dei crimini nazionali che noi dobbiamo espiare reintegrandoli negli imprescrittibili diritti dell'uomo di cui nessuna autorità umana può privarli. [...] Restituiamo loro la felicità, la patria e la virtù reintegrandoli nella loro dignità di uomini e cittadini.
La vera essenza del popolo ebraico è l'idea religiosa di un solo Dio non pensato a fondo per l'intera umanità. Per questa idea Mosè creò il popolo ebraico, per questa gli ebrei hanno sofferto nel corso dei millenni, per questa vivono in eterno, nonostante tutti gli altri popoli contemporanei a loro sono morti. La perfezione di questa idea di conseguenza è la missione del tutto naturale degli ebrei e la loro ragion d'essere.
Voglio essere ebreo. Io sono ebreo per parte di padre, quindi per la tradizione giudaica devo fare un percorso di conversione, che ho appena cominciato, se voglio esserlo totalmente. Quando ho avuto delle difficoltà, alcuni rabbini mi hanno aiutato senza addossarmi sensi di colpa, ed è stato un vero aiuto. Ultimamente sto scoprendo la bellezza delle tradizioni religiose e voglio approfondire quella alla quale mi sento istintivamente più vicino.
E fin qui, a quanto risulta, la situazione è la stessa per l'animale e per l'uomo. Qualcosa cambia però, e questo è importante, nel momento in cui l'uomo non acquista più per se stesso un'abitudine ma la riceve in eredità dai suoi genitori, dalla sua cultura. In primo luogo egli non conosce più le ragioni che hanno originato la prescrizione di quel determinato comportamento. Il pio ebreo o il musulmano aborrono la carne suina senza essere consapevoli del fatto che sono stati i pericoli di trichinosi a spingere i legislatori al severo divieto. In secondo luogo poi la riverita figura del padre subisce nel legislatore, a causa della distanza temporale e mitica, un'apoteosi che fa sembrare divine tutte le prescrizioni che risalgono a lui e l'infrangerle peccato.
Diceva «i miei ebrei polacchi» con lo stesso tono col quale tante volte in mia presenza aveva detto : i miei beni, i miei van Gogh, la mia collezione di strumenti musicali. Avevo la chiara sensazione che, almeno in parte, tenesse in così gran conto gli ebrei perché li considerava una sua proprietà. Pareva quasi che fossero venuti al mondo in Galizia non per volontà di Dio, ma perché egli li aveva personalmente ordinati all'Onnipotente, così come era solito ordinare tappeti persiani al noto commerciante Pollitzer, pappagalli all'uccellaio italiano Scapini e rari strumenti antichi al liutaio Grossauer.
Gli Ebrei hanno fatto di più per civilizzare gli uomini di qualsiasi altra nazione. Se fossi un ateo, e cieco per l'eternità, io continuerei a credere che il destino abbia ordinato agli ebrei di essere lo strumento più essenziale per civilizzare i popoli.
Il 30 marzo 1933, il ministro della Propaganda in Germania, Joseph Goebbels, mi convocò nel suo ufficio [...] e mi propose di diventare una sorta di "Fuhrer" del cinema tedesco. Io allora gli dissi: "Signor Goebbels, forse lei non ne è a conoscenza, ma debbo confessarle che io sono di origini ebraiche" e lui: "Non faccia l'ingenuo signor Lang, siamo noi a decidere chi è ebreo e chi no!". Fuggii da Berlino quella notte stessa.
Protestavo per tutta questa carne rubata al paradiso, maneggiata dagli ebrei dal naso gelido e dall'anima inaridita; e protestavo per la cosa più triste, perché i negri non volevano essere negri, perché inventano pomate con cui nascondere i deliziosi capelli ricci e polveri che mutino il grigio del viso e sciroppi con cui ingrassare e attenuare il florido cachi delle labbra.
La nostra razza non iniziò affatto con il gusto dell'agio e degli affari. Fu una razza morale, coraggiosa, guerriera, gelosa della libertà e dell'onore, amante della natura, capace di dedizione, preferendo molte cose alla vita. Il commercio, l'industria sono stati esercitati per la prima volta su grande scala da popoli semitici, o che almeno parlavano una lingua semitica, i Fenici. Nel Medio Evo, anche gli Arabi e gli Ebrei furono tra i nostri maestri in fatto di commercio. Tutto il lusso europeo, dall'Antichità fino al XVII secolo, è arrivato dall'Oriente. Dico il lusso e non l'arte; c'è l'infinito tra uno e l'altra. (dal discorso Che cos'è una nazione?)
Dopo che numerosi congressi internazionali riconobbero lo storico legame del popolo ebraico con la Palestina e dopo che la persecuzione nazista inghiottì milioni di Ebrei in Europa, risultò ancor più chiara l'urgenza della costituzione di uno stato ebraico capace di risolvere il problema della mancanza di patria per gli Ebrei, aprendo le porte a tutti gli Ebrei ed innalzando il popolo ebraico al livello degli altri popoli nella famiglia delle nazioni.
La vendetta è il territorio infinito delle conseguenze indesiderate, Julie. Tuo padre governatore non te l'ha spiegato abbastanza? Il trattato di Versailles ha prodotto dei tedeschi vessati che hanno prodotto degli ebrei erranti che fabbricano dei palestinesi erranti che fabbricano delle vedove incinte dei vendicatori di domani.
Ah, voi Gentili! Non romanzate troppo sull'ebraismo! Avete preso questo ebreo che andava oltre i confini con l'intelletto, ne avete fatto un simbolo! Ma noi abbiamo pagato un prezzo altissimo a questo. E allora dateci la soddisfazione di vivere dentro questi confini territoriali!