Con i Vianella cantiamo in romanesco ma ci rivolgiamo a tutti quanti perché i temi delle nostre canzoni non sono regionali. Noi non proponiamo un discorso strettamente limitato a Roma, col Colosseo e la fontana di Trevi che fanno da sfondo. Di romano c'è solo il linguaggio.
Renato Zero mi piace tanto che io ho la sua canzone «Il carrozzone» nel mio repertorio. Mi piace da quando, proprio perché faccio il suo stesso lavoro, ho voluto ascoltare a fondo quello che canta e quello che dice. Prima mi era difficile accettare certi suoi atteggiamenti spregiudicati, il voler scandalizzare ad ogni costo, certe ostentazioni di ambiguità. Poi ho approfondito la sua musica e le sue parole e mi sono accorta che Renato Zero è intelligente, sensibile, che scrive e canta con la testa e con il cuore. Allora l'ho molto amato. Renato, con le sue canzoni, mi dà moltissimo, proprio sul piano umano. Mi piacerebbe tanto conoscerlo personalmente.
[Da un'intervista del 1979]
Per valli selvagge zufolavo, dolci canzoni allegramente zufolavo quando su una nuvola vidi un bambino che ridendo mi disse così: "Suona una canzone sull'Agnello"; con entusiasmo felice suonai. «Zufolaro, suonala ancora;» così feci, e ascoltando lui pianse.
In quel bel distretto della lieta Inghilterra che è bagnato dal Don, si estendeva negli antichi tempi una vasta foresta, che copriva la maggior parte delle amene colline e vallate tra Sheffield e la bella città di Doncaster. [...] Là si aggirava un tempo il famoso dragone di Wantley, là furono combattute molte delle più terribili battaglie durante le guerre civili delle Due Rose; e là ancora fiorirono anticamente quelle bande di gagliardi fuorilegge le cui gesta sono così popolari nelle canzoni inglesi.
Le canzoni sono come i fiori | nascono da sole | sono come i sogni | e a noi non resta | che scriverle in fretta | perché poi svaniscono | e non si ricordano più.
Una canzone per te | non te l'aspettavi, eh! | Invece eccola qua, | come mi è venuta | e chi lo sa? | Le mie canzoni nascono da sole | vengono fuori già con le parole.
Frasi sulle canzoni
DiVasco Rossi
Una donna può ispirare canzoni. Ogni donna è un misterioso universo da esplorare, conoscere, amare o odiare. Ogni donna rappresenta per un uomo un'inesauribile fonte di emozioni, sensazioni, passioni, illusioni, sogni e certezze. Non c'è niente nell'universo di così bello, intrigante e affascinante come la donna.
Me ne fotto da sempre di tutto e di tutti... soprattutto quando scrivo canzoni. Il mio principio è stato e sarà sempre «chi mi ama mi segua». Altrimenti senza rancore, ognuno per la sua strada. Non faccio, non ho mai fatto e non farò mai compromessi su questo!
Cosa fai, allora, quando incontri un cantante che consideri un perfetto imbecille per le cose che canta? Quando ti trovi di fianco ad uno che, secondo te, dovrebbe andare a zappare la terra, piuttosto che continuare a frignare stupide canzoni che sono tutte la stessa lagna? Canzoni lagnose che non sopporti, ma non glielo puoi dire certo in faccia. Allora lo guardi solo negli occhi, ma in un certo modo provocatorio ed inequivocabile, aspettando (e sperando!) che abbia almeno una qualsiasi reazione visibile, che dica anche soltanto una parola, per poter scatenare una battaglia dialettica, per fargli qualche battuta cattiva ma sincera, qualche critica impietosa ma oggettiva. Quando incontri un Baglioni, insomma, che per te impersona... che per te è l'emblema... delle musichette da sala d'attesa... Con testi che non raggiungono neanche il livello dei peggiori discorsi sul più e sul meno, infarciti dei soliti luoghi comuni, come quelli che si fanno per ammazzare il tempo quando si sta in fila alle Poste o che fanno tra loro le signore dal parrucchiere durante una messa in piega.
Caro Liga, quando avrai scritto anche tu quasi 200 canzoni e avrai pubblicato 16 album inediti potrai essere messo sul mio stesso piano. Devi mangiare ancora un po' di polenta prima di poterti confrontare con me.
[a Luciano Ligabue]
Frasi sulle canzoni
DiVasco Rossi
Questi cantanti sfornati da "Amici e "X-Factor" sono ragazzi sfortunati. In loro, nonostante la grande voglia che hanno, non vedo i talenti del domani. Non mi emozionano assolutamente quando li ascolto, né a livello di scrittura delle canzoni, né a livello vocale.
Credo che i testi, nelle canzoni, siano molto importanti, e credo anche molto nell'opportunità che il testo della canzone sia sfumato, articolato, favolistico, e si presti insomma a più significati - ma d'altra parte mi piacciono anche le canzoni semplici e immediate.
Penso che sia una cosa bella se una canzone ha più di un solo significato. Forse quella canzone può raggiungere molte più persone.
Frasi sulle canzoni
DiSyd Barrett
Dennis
Canzoni da teenager
Prima vista
«Oh mio Dio!» esclamò all'improvviso il mio amico Arnie Cunningham.
«Che cosa c'è?» chiesi io. Con gli occhi strabuzzati dietro gli occhiali dalla montatura d'acciaio e una mano premuta sulla bocca, si era voltato per guardare indietro girando il collo, come se fosse montato su cuscinetti a sfera.
Ci sono cose che non si dimenticano più. Era giunta a convincersi che proprio le cose che il mondo pratico archiviava come effimere per esempio le canzoni e la luce della luna e i baci erano in certi casi proprio le cose che duravano più a lungo. Potevano essere sciocchezze, ma sconfiggevano la dimenticanza. Ed era una bene. Era un bene.
[In un'intervista del 1976] Il tema unitario delle canzoni è quello degli emarginati, ma non tanto quelli tradizionalmente riconosciuti, come i sottoproletari, gli alcolisti, i drogati, quanto noi stessi. Pochi si occupano delle cosiddette persone normali. Pensa solo a un incidente per strada, con la gente che scappa per paura che la polizia faccia perdere tempo. Questo è Mio fratello è figlio unico, una persona tutto sommato normalissima. Mi piace esasperare le cose, amo i paradossi. In fondo, Ionesco, uno degli autori teatrali che preferisco, è tutto un paradosso. Dire che mio fratello è figlio unico perché è convinto che esistono ancora gli sfruttati, i malpagati e i frustrati non è demagogia.
[Sulla parte finale di Nuntereggae più] È uno sfottò come un altro per dire: "Vabbè, visto che vi ho detto 'ste cose, visto che tanto la canzone non fa testo politico, la canzone non è un comizio, il cantautore non è Berlinguer né Pannella, allora a questo punto hanno ragione quelli che fanno solo canzoni d'amore".
Frasi sulle canzoni
DiRino Gaetano
Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni.
Frasi sulle canzoni
DiRino Gaetano
A non andare d'accordo, dopo mezz'ora che stanno insieme, sono Paul e Lennon. O per meglio dire, non legano se si incomincia a parlare di canzoni. Sono troppo diversi per mentalità.
Avevo bisogno di tempo per scrivere canzoni, per ritrovare un equilibrio. 'Almas del silencio' è nato così, in modo assolutamente naturale. Volevo un disco che fosse realmente internazionale, e che non risuonasse solo di echi latini, ma anche africani, caraibici, orientali ed altro. Del resto sono originario di Portorico, un vero e proprio crocevia di razze e culture.
Il mio sogno era diventare attore. Poi però a casa cera un vecchio pianoforte scordato e con quello ho iniziato a giocare, a strimpellare e poi a scrivere canzoni, la mia era unesigenza di comunicare.
Canterò le mie canzoni per la strada | ed affronterò la vita a muso duro | un guerriero senza patria e senza spada | con un piede nel passato | e lo sguardo dritto e aperto nel futuro. | E non so se avrò gli amici a farmi il coro | o se avrò soltanto volti sconosciuti | canterò le mie canzoni a tutti loro | e alla fine della strada | potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.
Non so se sono stato mai poeta | e non mi importa niente di saperlo | riempirò i bicchieri del mio vino | non so com'è però vi invito a berlo | e le masturbazioni cerebrali | le lascio a chi è maturo al punto giusto | le mie canzoni voglio raccontarle | a chi sa masturbarsi per il gusto.
Adesso dovrei fare le canzoni | con i dosaggi esatti degli esperti | magari poi vestirmi come un fesso | per fare il deficiente nei concerti.
Frasi sulle canzoni
DiPierangelo Bertoli
Scrivo sempre canzoni, ma è come se dipingessi quadri per appenderli in casa e non per venderli. Ci sono ancora tante altre cose che voglio fare nella vita.
A me Renato Zero non piace per niente. Non mi dice niente. Non ha una grossa personalità: è un goliardico che ha indovinato una sola canzone: «Triangolo», le altre sono tutte canzoni mediocri. Anche fisicamente non mi colpisce. Ha le labbra sottili, lo trovo antipatichino. Del resto è uno che fa delle «cosine», scrive delle «canzoncine», ha interpretato un «filmino», tutto in tono minore. Chiunque si truccasse come lui. si mettesse i brillantini in faccia e in testa, ostentasse la sua ambiguità, potrebbe essere un Renato Zero. Onestamente non capisco il successo di Renato Zero come cantante.
Ecco cosa fai. Prendi la chitarra, scopiazzi canzoni da un po' di gente, le cambi un po', metti tuo fratello nella band, gli tiri pugni in testa ogni momento ... e (la cosa) vende.