Un sorcino ora è il presidente di una banca, un altro è un alto magistrato di Milano. Un medico mi ha visitato e, dopo che mi ero rivestito, si è rivelato: "Finalmente sono riuscito a toccarti". Mi vogliono bene anche ora che sono cambiato, da quando nel 91 a Sanremo ho deciso che i lustrini mi stavano stretti.
Ho visto un giorno in Pakistan un lebbroso giungere da noi in uno stato di stanchezza e miseria indescrivibile. Veniva da una valle sperduta dell'Himalaya. Aveva fatto a piedi milleduecento chilometri per trovare un medico.
[...] Non parenti di magistrati o poliziotti ma di giornalisti, medici, sindacalisti e albergatori. Gente normale e onesta, che poteva scegliere di farsi i fatti propri, ma che per senso civico ha detto no alla mafia e ha pagato questa scelta con la vita. A ispirarmi sono state le tante lapidi che invadono Palermo, spesso dedicate a persone di cui non conosciamo la storia. Ho provato a raccontare cosa c'è dietro queste targhe.
Lo scrittore non è una 'scelta di carriera', come il medico o il poliziotto. Più che sceglierlo, vieni scelto, ed una volta constatato che non sei adatto a fare nient'altro, ti devi preparare a percorrere per il resto della vita una strada lunga e difficile.
Per rispetto agli eccitanti ognuno deve governarsi da sé. Ai vecchi l'esperienza non può mancare davvero, e se il grande Zimermann diceva, che a trent'anni ogni uomo deve essere medico di se stesso, figuratevi come non lo debba essere a sessanta e settanta.
Il vino è il balsamo della vecchiaia. Lo hanno detto i proverbi di tutte le nazioni, lo hanno proclamato i medici d'ogni tempo e Galeno lasciò scritto: Sane vinum pueris est alienissimum, ita senibus aptissimum.
L'educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall'altra.
Un medico, diversamente da un politico o da un attore, viene giudicato soltanto dal suo paziente e dai suoi più prossimi colleghi, cioè a porte chiuse, da uomo a uomo.
La sete di lucro, l'aspirazione a guadagnare denaro più che sia possibile, non ha di per sé stessa nulla in comune col capitalismo. Questa aspirazione si ritrova preso camerieri, medici, cocchieri, artisti, cocottes, impiegati corruttibili, soldati, banditi, presso i crociati, i frequentatori di bische, i mendicanti; si può dire relativamente a tutti i tipi di uomini, di qualsiasi ceto sociale, in tutte le epoche di tutti i paesi della terra, dove c'era e c'è la possibilità oggettiva.
Per esperienza personale mi sono resa conto di quanto sia sottile la linea di demarcazione tra le cure a un malato terminale e laccanimento terapeutico nei suoi confronti. Quindi dico no alleutanasia ma penso che loltrepassamento di quella linea sottile vada giudicato in certi casi da unéquipe di medici; comunque non dal diretto interessato o dai suoi parenti.
Gli uomini della Chiesa si preoccupano del miglior bene per l'uomo in rapporto a Dio. Spesso questa preoccupazione diventa preconcetto, diffidenza. Mi auguro che molti sacerdoti diventino medici e biologi, e molti medici e biologi diventino anche filosofi, umanisti e teologi, in modo che si capisca che la verità va incontro ai liberi, ai liberi anche da se stessi.
Mio padre è un medico illuminato che mi manda sms in latino maccheronico. Mia madre insegnava disegno e storia dellarte. Io ero una adolescente un po inquieta: mi ribellavo, scappavo di casa per andare alle feste, quelle robe lì. Eppure ho sempre frequentato le Orsoline. Anche Moana Pozzi andava a scuola dalle suore.
Non posso parlare per l'intero pianeta, ma di sicuro c'è un grande divario tra Nord e Sud del mondo. Povertà, ignoranza, pregiudizi, tradizioni patriarcali impediscono spesso ai Paesi del Terzo Mondo di far nascere una cultura della salute tra le loro donne. Pensiamo solo alle superstizioni ancora presenti in alcune zone dell'Africa dove credenze popolari e tabù non consentono all'altra metà del cielo di studiare o di farsi visitare da un medico uomo.
Niccola di messer Veri de' Medici, uomo ornatissimo d'ogni costume e d'ogni virtù, e io insieme passeggiando nel nostro tempio massimo ragionavamo, come era nostro costume, di cose gioconde e ch'appartenevano a dottrina e investigazione di cose degne e rare. Sopragiunse Agnolo di Filippo Pandolfini, uomo grave, maturo, integro, quale e per età e per prudenza sempre fu richiesto e reputato fra' primi nostri cittadini.
Mia madre era solita raccontare questa storia banale di come il medico mi colpì sul sedere quando sono nata e io ho pensato che fosse il rumore degli applausi... cosa che ho sempre cercato da allora.
Invidio i bambini che sanno che diventeranno medici, che sanno di voler diventare militari, o qualsiasi altra cosa. Credo che la scelta sia una delle cose più difficili, ma è anche ciò che cerco di dare ai miei figli, per dire loro che possono fare ogni cosa.