Per un corridore il momento più esaltante non è quando si taglia il traguardo da vincitori. E invece quello della decisione, di quando si decide di scattare, di quando si decide di andare avanti e continuare anche se il traguardo è lontano.
Fai conto di essere una maratoneta. Stai correndo con i tuoi amici e le tue amiche. A un certo punto capisci di avere una buona gamba, un bel passo, di poter andare più veloce, e allora decidi di seguire questa tua forza. Di convertirti al tuo talento. Dopo un po' che corri, ti accorgi di aver staccato il gruppo. Ti giri e ti scopri sola. Loro sono indietro, tutti insieme che ridono, e tu sei sola con te stessa. Siccome non riesci a reggere questa solitudine, rallenti finché il gruppo ti raggiunge e, negando il tuo talento, fingi di essere come loro. Rimani nel gruppo. Ma tu non sei così, non sei come loro. Infatti anche lì in mezzo ti senti comunque sola.
Io non sono venuto al mondo con un talento innato. Non sono mai stato naturalmente dotato di nulla. Ho sempre dovuto lavorarci. L'unico modo che conoscevo per avere successo è stato quello di provarci duramente, più di chiunque altro. La tenace persistenza è ciò che mi ha accompagnato per tutta la vita. C'è però una cosa in cui sono sempre stato abbastanza decente: essere in grado di correre grandi distanze è stata l'unica cosa che ho potuto offrire al mondo. Altri possono essere più veloci, ma io sono in grado di continuare più a lungo. La mia più forte qualità e che non mi arrendo mai.
La corsa è una ricerca della propria pace interiore, e così è una vita ben vissuta.
Frasi sulla corsa
DiDean Karnazes
Fino a quando il mio cuore sarà al suo posto io andrò avanti. Se la passione c'è, perché fermarsi? Ci sarà probabilmente un punto di rendimento decrescente, un punto in cui la mia forza inizierà a scemare. Fino ad allora, mi limiterò a tenere il passo, mettere un piede davanti all'altro al meglio delle mie capacità. Sorridendo, per tutto il tempo.
Frasi sul sorrisoFrasi sulla corsa
DiDean Karnazes
Se non puoi correre, allora cammina. E se non puoi camminare, allora striscia. Fai ciò che devi fare, però vai avanti e non mollare. Non mollare mai.
La gente pensa che io sia pazzo che abbia scelto una vita di torture, anche se io direi che è proprio il contrario. Da qualche parte lungo la strada abbiamo confuso la comodità con la felicità. Dostoevskij aveva ragione: "La sofferenza è la sola origine della coscienza". Mai i miei sensi si trovano più attivi rispetto a quando si raggiunge il dolore. C'è una magia nella fatica. Provate a chiederlo a qualsiasi corridore.
Alcuni trovano conforto andando in analisi da un terapeuta, altri poggiano la loro testa sul bancone del pub e si tuffano in una pinta di birra. Io ho scelto di correre: questa è la mia terapia.
Corro perché se non lo facessi sarei pigro e triste e spenderei il mio tempo sul divano. Corro per respirare l'aria fresca. Corro per esplorare. Corro per sfuggire l'ordinario. Corro... per assaporare il viaggio lungo la strada. La vita diventa un po' più vivace, un po' più intensa. A me questo piace.
A coloro che mi hanno chiesto "perché?" spesso ho risposto dando una spiegazione banale [...] avrei fatto meglio a rispondere: "Prova a correre tu per 80 chilometri e troverai tu la risposta".
Frasi sulla corsa
DiDean Karnazes
Correre mi ha insegnato che perseguire una passione è più importante della passione stessa.
Frasi sulla corsa
DiDean Karnazes
Napa Valley, California
Venerdì sera, 29 settembre 2000
Era quasi mezzanotte mentre correvo lungo la strada deserta indossando solo un paio di calzoncini, una canottiera e con un cellulare infilato nella tasca dello zaino. Erano trascorse diverse ore da quando avevo avuto l'ultimo contatto con l'umanità e l'aria della notte era calda e carica di silenzio. La luce della luna piena illuminava i filari di viti che costeggiavano la strada, li sentivo frusciare nella brezza. In quel momento, però, la bellezza del paesaggio non riusciva a distogliermi dal pensiero ossessivo del cibo: avevo una fame da lupi.
Corro perché molto prima che le mie orme svaniscano, forse avrò ispirato qualcuno a rifiutare la strada facile, a scendere in pista, a mettere un piede davanti all'altro e ad arrivare alla mia stessa conclusione: corro perché questo mi porta sempre dove voglio andare.
Forse Ulisse può battere la tartaruga ma senza conoscenza non c'è vera tartaruga e quindi Ulisse è solo nella corsa e forse nella corsa perde la sua sapienza e resta il gnente, il puro gnente senza tartaruga e senza coscienza fine a se stessa.
L'uomo non può essere schiavo e se ti dicono che non puoi cantare di nuovo una canzone come Kaya, la devi ricantare. Vedi non dobbiamo correre troppo, dobbiamo lasciare sempre un certo margine così la gente ti può raggiungere.
Recentemente ho compiuto 50 anni, che è un'età giovane per un albero, media per un elefante, e avanzata per un jogger... il cui figlio dice: Papà, non vengo più a correre con te a meno che non mi porti qualcosa da leggere!
Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E immediatamente riesci a correre un po' più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza. Puoi volare molto in alto.
E se la vita corre, la lascerò girare, farò del mio meglio per non farla rallentare... | E se la vita corre, allora corro anch'io, fino a che mi fermerà un giorno qualche Dio.