Ogni attore ha un rapporto ed una comunicazione diversa a seconda dell'umore del momento, c'è uno scambio di energie sempre diverso: un interprete in genere deve sempre conquistare il suo regista.
Penso sia importante lavorare in tv, è un mezzo di comunicazione così popolare. Purtroppo però è difficile riuscire a far passare delle formule nuove, dei contenuti non banali e scontati, insomma mi piacerebbe fare televisione ma a modo mio.
Ho fatto un sogno riguardante il Web... ed è un sogno diviso in due parti. Nella prima parte, il Web diventa un mezzo di gran lunga più potente per favorire la collaborazione tra i popoli. Ho sempre immaginato lo spazio dell'informazione come una cosa a cui tutti abbiano accesso immediato e intuitivo, non solo per navigare ma anche per creare. [...] Inoltre, il sogno della comunicazione diretta attraverso il sapere condiviso dev'essere possibile per gruppi di qualsiasi dimensione, gruppi che potranno interagire elettronicamente con la medesima facilità che facendolo di persona. Nella seconda parte del sogno, la collaborazione si allarga ai computer. Le macchine diventano capaci di analizzare tutti i dati sul Web, il contenuto, i link e le transazioni tra persone e computer. La "Rete Semantica" che dovrebbe renderlo possibile deve ancora nascere, ma quando l'avremo i meccanismi quotidiani di commercio, burocrazia e vita saranno gestiti da macchine che parleranno a macchine, lasciando che gli uomini pensino soltanto a fornire l'ispirazione e l'intuito. Finalmente, si materializzeranno quegli "agenti" intelligenti sognati per decenni. Questo Web comprensibile alle macchine si concretizzerà introducendo una serie di progressi tecnici e di adeguamenti sociali attualmente in fase di sviluppo.
La comunicazione è la chiave, ed è una cosa che ho dovuto imparare per parlare con gli attori. Ero così coinvolto con gli aspetti estetici e tecnici, che dimenticavo gli attori.
I giovani di oggi si illudono di essere pensanti. Il linguaggio e la comunicazione danno loro l'illusione di stare ragionando. Ma il cervello arcaico, maligno, è anche molto astuto e maschera la propria azione dietro il linguaggio, mimando quella del cervello cognitivo. Bisognerebbe spiegarglielo.
Gli uomini della destra in termini di comunicazione vanno più forte. Non vuole dire che la politica della destra sia meglio di quella della sinistra... sempre che la politica della sinistra esista. La verità è che i politici di razza sono pochissimi e preferiscono andare dove sono protetti. Dove possono fare il loro discorsetto evitando rischi.
Non c'è dubbio (lo si vede dai risultati) che la televisione sia autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di informazione al mondo. Il giornale fascista e le scritte sui cascinali di slogan mussoliniani fanno ridere: come (con dolore) l'aratro rispetto a un trattore. Il fascismo, voglio ripeterlo, non è stato sostanzialmente in grado nemmeno di scalfire l'anima del popolo italiano; il nuovo fascismo, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e di informazione (specie, appunto, la televisione) non solo l'ha scalfita, ma l'ha lacerata, violata, bruttata per sempre.
Il sesso è la prima e principale forma di comunicazione con la persona che amo. Io sono timido, pudico. Posso andare avanti per ore con stupidi giochi di parole, non sono mai serio.
Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell'essere umano. Anche quando un amico fa qualcosa che non ti piace, egli continua a essere un tuo amico. Qualunque azione motivata dal furore è un'azione condannata al fallimento.
Siamo entrati in un mondo della comunicazione, nel senso materiale - per mezzo di satelliti ecc. - ma anche qui i mezzi di comunicazione sono molto più avanzati della qualità della comunicazione. Un autentico confronto con i contenuti di fondo della saggezza indiana, della saggezza giapponese o cinese, del Buddismo o dell'Islamismo, non c'è ancora stato. Ora io credo che si possa dire che questo anticipo della comunicazione tecnologica sulla comunicazione culturale è una forma patologica della società contemporanea.
Sono convinto che i problemi del cervello siano fronteggiabili sia con il trattamento chimico, e parlo di molecole, sia con il trattamento tipicamente psicologico e psicoanalitico, cioè quello del contatto umano, attraverso la parola, perché sono convinto che la comunicazione a sua volta attivi degli atteggiamenti organicistici che curano o aggravano.
Ho scoperto che esiste un nuovo potere legato a forme di comunicazione diverse, come nella pubblicità per esempio. È qualcosa che mi ha attratto fin dallinizio, ma che ho imparato a conoscere molto lentamente. Così adesso vedo che larte ha un grande potenziale per inserirsi in un dibattito più ampio, per uscire nel mondo esterno e raggiungere un pubblico incredibile. E io lo faccio con quello che mi è permesso.
È così difficile comprendere che cè gran voglia di una comunicazione e di soluzioni fuori dai vecchi schemi partitici, che sono logori e anti-moderni?
La musica è la più grande comunicazione del mondo. Anche se la gente non capisce la lingua in cui una canzone è cantata, sa riconoscere sempre della buona musica quando la sente.
Credo che la comunicazione e la conoscenza basata su uno strumento naturale limitino le numerose violenze e crimini che accadono non a causa di cattiva volontà, ma semplicemente a causa di mancanza di conoscenza e di oppressione.
Ciò che oggi chiamiamo musica è troppo spesso un travestimento per il monologo del potere. Tuttavia mai prima d'ora si sono visti così tanti musicisti che provano fortemente a comunicare con il loro pubblico, e mai prima questa comunicazione è stata così ingannevole. La musica ora sembra davvero una scoraggiante maldestra scusa per la glorificazione di sè, da parte dei musicisti, e per la crescita di un nuovo settore industriale.
Mia figlia si informa, legge, mi ha chiesto di vedere insieme Gomorra. In un certo senso io monitorizzo la sua vita, so chi vede, cosa si dicono fra amici. La comunicazione è assoluta fra noi. E poi spero che i miei figli portino fuori casa il messaggio che si può essere diversi. Ognuno di noi può fare qualcosa allinterno della famiglia per migliorare la società.
Fuori dalla nostra coscienza giace il mondo freddo e alieno fatto di cose reali. Tra i due si estende il confine angusto dei sensi. Nessuna comunicazione tra i due mondi è possibile se non attraverso una stretta striscia. Per una corretta comprensione di noi stessi e del mondo, è della massima importanza che questa terra di confine sia esplorata.
Si aggiunga al già detto, che amore, con cui amiamo, è brama con cui ogni cosa brama, mediazione fra bene e male, brutto e bello (non dunque non brutto e non bello), ma buono e bello in rapporto a una certa comunicazione e partecipazione.
I messaggi lanciati dagli uomini politici di oggi sono contraddittori e confondono l'uomo della strada. Anche in quest'ambito c'è un avvicendarsi eccessivo di sollecitazioni. Non si arriva a una politica duratura perché c'è l'immediata ricerca di una politica nuova. Tutto questo è reso possibile dai nuovi mezzi di comunicazione di massa che spingono i partiti a scavalcarsi a vicenda con una rapidità impensabile fino a poco tempo fa.
I mezzi di comunicazione di massa ci insegnano tutto sulle mode e i modi di vivere, ma ignorano il significato dell'esistere, l'inquietudine della ricerca interiore, le interrogazioni sull'oltre e sull'"altro" rispetto a noi e al nostro orizzonte.
Se un attore non gioisce e non si diverte di quello che fa, non credo possa trasmettere questo tipo di energia. Quindi una volta che hai capito quello, puoi imparare le piccole regole che applichi quando reciti, però la base della comunicazione per me è trasmettere la gioia. Il senso della vita.
L'immigrazione cambierà nome, diventerà mobilità, soltanto grazie alla comunicazione. Non c'è dunque mobilità fino quando non ci sarà comunicazione. Senza comunicazione vince l'immigrazione illegale.
La nostra azione di rovesciamento ha avuto inizialmente questo significato: smascherare la violenza dell'istituzione psichiatrica, dimostrare la gratuità ed il carattere puramente difensivo delle misure repressive manicomiali, attraverso l'edificazione di una dimensione istituzionale diversa, dove il malato potesse gradualmente ritrovare un ruolo che lo togliesse dalla passività in cui la malattia, prima, e l'azione distruttiva dell'istituto, poi, lo avevano fissato. In questo senso l'avvio ad una nuova dimensione terapeutica doveva passare attraverso la distruzione della realtà manicomiale in quanto autoritario-gerarchico-repressivo-punitiva, per giungere a costituire un'istituzione dove la libera comunicazione fra malati, infermieri e medici avrebbe sostituito le mura e le sbarre, nell'azione di sostegno e di protezione per i malati.
La psichiatria non è stata che il segno del sovrapporsi della razionalità dominante su questa parola [follia] che le sfuggiva e la conferma necessaria a questa razionalità di una comunicazione impossibile. Dal razionalismo illuminista al positivismo si tratta sempre di una razionalità che definisce, suddivide e controlla ciò che non comprende e non può comprendere, perché lo ha oggettivato nel linguaggio della malattia, che è il linguaggio di una razionalità che "constata".
Frasi sul linguaggioFrasi sulla comunicazione
DiFranco Basaglia
Credo che lo spartiacque tra la canzone tramandata oralmente e quella diffusa attraverso i mezzi di comunicazione di massa possa essere fatto risalire alla nascita del festival di Sanremo e alla sua diffusione in TV. Cè stato indubbiamente un cambiamento di temperatura, in quegli anni, sia nel modo di scrivere canzoni che nel modo di ascoltarle. Ma sempre di musica popolare si tratta.
Interrompiamo momentaneamente questa trasmissione per questa comunicazione tra fratelli. Cambiate canale, cambiate televisione. Cambiate Stato, andate via, chist'è già preso. (Il Massone)
Dedicammo a suo tempo un'intera puntata di Babele (la trasmissione televisiva dedicata ai libri) ai poeti italiani viventi. Si alzavano, venivano brevemente presentati, recitavano i loro versi. Ci aspettavamo un'audience molto bassa, invece il programma, secondo l'Auditel, venne seguito da otto o novecentomila persone. Credo che quella puntata ebbe successo perché le poesie, come le canzoni, sono una forma di comunicazione concentrata e molto espressiva.