Attualmente abbiamo una scrivania con varie cartelle e "applicazioni". Una di esse è il browser. Secondo questa impostazione, lo schermo è occupato dal mio computer locale, mentre tutta l'informazione accessibile nel resto del mondo è relegata in una sua piccola area o icona. È il mondo al contrario.
Il rapporto con il reale è importante, da noi succede sempre più spesso che a mediarlo sia la politica e che linformazione finisca per seguire londa emotiva.
Linformazione non può essere serva della politica, altrimenti perde la sua funzione.
Frasi sull'informazione
DiMilena Gabanelli
I media sono un arcipelago con dentro tante cose, dai prodotti che devono essere venduti ad altri che non devono seguire le regole del mercato, come linformazione. Entrambi devono essere gestiti da soggetti competenti e responsabili.
Frasi sull'informazione
DiMilena Gabanelli
Travaglio è un monumento vivente alla libertà d'informazione.
Siamo pronti a disubbidire, la Padania è pronta a disubbidire, abbiamo centinaia di sezioni pronte a essere centri di lotta e di controinformazione.
[15 dicembre 2013, durante il suo primo discorso da Leader della Lega Nord]
[Su Michele Santoro] È un modello, è bello vederlo sul palco, da lui c'è sempre da imparare. Spettacolarizza l'informazione libera, per me è la base del successo.
Credo che siamo alla vigilia di una rivoluzione dell'informazione. E bisogna essere pronti a cogliere tutti i fermenti di novità. Alla base della rivoluzione ci sarà l'interattività.
Mio padre ha subito in ventanni una persecuzione giudiziaria senza precedenti, è stato il bersaglio di organi di informazione che dividevano con un gruppo di toghe ideologie, interessi, obiettivi. La presunzione di colpevolezza ha sostituito quella dinnocenza, lincertezza del diritto ha stravolto i principi giuridici. E si è arrivati persino a celebrare processi su reati confezionati su misura.
[Corriere.it, aprile 2014]
Purtroppo linformazione è diventata questo, un megafono del potere politico ed economico: due poteri che controllano impunemente giornali e televisioni con un conformismo addirittura peggiore di quando cera Berlusconi; almeno lì, da sinistra, per il gioco delle parti, qualcuno diceva qualcosa. Adesso che cè la grande ammucchiata, che mette tutti daccordo, praticamente non si muove più foglia.
La mancanza di adeguata informazione unita al comportamento opportunistico della burocrazia, impediscono una pianificazione efficace anche in presenza della decentralizzazione, soprattutto a lungo termine. E la cosa vale non soltanto per lo stato, ma anche per le imprese.
Lo studio dell'equilibrio, con particolare riguardo al tempo e all'incertezza, ha aperto la via per capire quali processi economici non siano puramente competitivi, e quale ruolo svolga l'informazione. Una volta capito che l'incertezza è solo un aspetto, e che l'informazione è variabile, si apre la via per lo studio di argomenti quali le relazioni finanziarie e le innovazioni.
La domanda che dobbiamo porci è quale tipo di informazione sia importante nel mondo, quale tipo di informazione può realizzare le riforme. Esiste una montagna di informazioni. Le informazioni che le organizzazioni con un grosso sforzo economico stanno cercando di occultare, è un segnale molto positivo che dice che quando l'informazione viene a galla, c'è una speranza di fare qualcosa di buono.
Le barriere non servono. Quello che occorre fare è una politica di risposta all'immigrazione attraverso l'informazione, un continuo monitoraggio e la capacità di istruire e qualificare la manodopera.
Caro Biagi, non faccia il martire, ci risparmi la solita sceneggiata [...]. Lei ha fatto campagna elettorale con i quattrini di tutti, anche degli elettori del centrodestra [...]. Quando si sparge l'incenso conformista lei è sempre il primo. Spostare Il Fatto in un altro orario non sarà come violare una vergine o sgozzare un agnello sull'altare dell'informazione. (dalla lettera aperta a Enzo Biagi su Panorama, 1° febbraio 2002)
Basta talvolta la più piccola incertezza sul significato d'una parola per rendere assolutamente impossibile decidere se una data proposizione, nella quale essa entri, ci dia qualche informazione, vera o falsa, sui fatti ai quali si riferisce, o non sia invece destinata che a indicarci quale relazione passi tra il significato che vogliamo dare alla parola stessa e quello che, da noi o da altri, si dà ad altre parole.
C'è un terribile tic culturale per cui si considera informazione politica solo il talk show. Non è così. Ma c'è anche il tic del paragone, per cui i giornalisti passano il tempo a commentare il lavoro dei colleghi: così il cerchio si chiude, ed i giornalisti diventano protagonisti del proprio lavoro, dimenticandosi di raccontare la realtà.
La ragione per cui il populista-demagogo Berlusconi piace agli italiani è la stessa per cui, ai loro occhi, il conflitto d'interessi non è una ferita grave della nostra democrazia. Il fatto che egli sia stato al contempo capo del governo e padrone dell'informazione sembra qualcosa di naturale, di normale, qualcosa che tutti vorrebbero praticare.
Frasi su BerlusconiFrasi sull'informazione
DiGiorgio Bocca
Solo un uso sapiente e controllato dei nuovi media permette di conservare quella privatezza del pensiero che altrimenti andrebbe smarrita. Perché l'elemento comunicativo, giustamente idolatrato ancora pochi decenni or sono, può trasformarsi in un fattore di disinformazione di negazione della vera conoscenza.
Un messaggio offre il massimo d'informazione quando la sua inaspettatezza, imprevedibilità, ci procura il massimo del piacere.
Frasi sull'informazione
DiGillo Dorfles
Oggi c'è sempre più controllo dei capitali sulla televisione, ecco perché l'informazione è messa in un angolo, non frutta denaro ed è pure pericolosa... Un tempo l'informazione poteva controllare gli altri poteri: non era solo un diritto ma una responsabilità. Ora invece non si fanno più le domande che contano.
La tv può avere un potere enorme, oggi l'informazione viene in maggioranza dalla televisione. In tv si fa politica, con la televisione è stato eletto Kennedy.