Il desiderio di essere osservati, considerati, stimati, lodati, amati e ammirati dai propri compagni, è una delle più ataviche disposizioni scoperte nel cuore dell'uomo.
È stata la lettura delle sue opere e la costante meditazione sulle sue idee che mi ha suggerito questo sistema. Nonostante gli ostacoli di ogni genere, Pestalozzi, sorretto da un grande incoercibile sentimento, l'amore per i poveri ed i diseredati, è riuscito a fare una scoperta intellettuale destinata a rivoluzionare il mondo. Egli ha previsto un tipo di istruzione adatto per il popolo; con la forza dell'ingegno e dell'amore, ha creato una vera educazione nazionale capace di risollevare i singoli Stati e tutta l'umanità dalle deplorevoli condizioni in cui sono caduti.
Con tutti i suoi eccessi, il movimento impressionista moderno ci ha dato una scoperta, il colore viola. E 'l'unica scoperta di importanza nel mondo dell'arte da Velazquez in poi.
La scoperta del cinema, per quelli della mia generazione, è stata la Cinemateque di Parigi diretta da Langlois, ci ha fatto vedere film, scoprire altri mondi che pittura e letteratura non ci avevano fatto conoscere. Era la Nouvelle Vague. Ora i tempi sono altri.
Tutti noi siamo influenzati da Freud, mi pare. Io sono stato a lungo junghiano La pittura è uno stato dellessere La pittura è una scoperta del sé. Ogni buon artista dipinge ciò che è.
Non era della loro tribù, non poteva parlare il loro gergo, non poteva far finta di essere come loro. La maschera sarebbe stata scoperta e, per altro, le mascherate erano estranee alla sua natura. In lui non c'era posto per finzioni e artifici. Doveva essere se stesso, qualsiasi cosa accadesse.
Quando io ho imparato a parlare, non esistevano altri «problemi» fuorché quelli di matematica o di scacchi; le «soluzioni» erano saline o legali, e «bisogno» era per lo più usato in forma verbale. Espressioni come «ho un problema» oppure «ho un bisogno» suonavano alquanto bislacche. Quand'ero adolescente, e mentre Hitler elaborava «soluzioni», si diffusero anche i «problemi sociali». Varietà sempre nuove di «bambini con problemi» venivano scoperte tra i poveri man mano che gli assistenti sociali imparavano a marchiare le loro prede e a standardizzarne i «bisogni». Il bisogno, inteso come sostantivo, fu la biada che fece esplodere le professioni fino a instaurarne il dominio. La povertà si venne modernizzando. Da esperienza, i managers la tradussero in misura. I poveri divennero i «bisognosi».
Andai nei boschi per vivere con saggezza, vivere con profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
Il mondo sappia che la prima bomba atomica è stata sganciata su Hiroshima, una base militare. Abbiamo vinto la gara per la scoperta dell'atomica contro i tedeschi. L'abbiamo usata per abbreviare l'agonia della guerra, per risparmiare la vita di migliaia e migliaia di giovani americani, e continueremo a usarla sino alla completa distruzione del potenziale bellico giapponese.
Nei simboli si osserva un vantaggio nella scoperta che è maggiore quando esprimono concisamente l'esatta natura di una cosa e nel contempo la raffigurano; allora infatti la fatica del pensiero è fantasticamente ridotta.
Se, tra due classi di fenomeni che a tutta prima sembravano non avere alcuna connessione tra loro, si viene, in seguito a una scoperta o a un'intuizione geniale, a riconoscere un'analogia tanto intima da permetterci di dedurre il loro modo di comportarsi da uno stesso gruppo di leggi generali, che per l'innanzi si ritenevano applicabili solo ai fenomeni di una delle dette classi, non diciamo di aver trovato una "spiegazione" dei fenomeni dell'altra classe per mezzo di quelli della prima.
Non si sa, e probabilmente non si saprà mai, quanti furono i processi e le vittime: i documenti relativi sono tenuti ancora segreti in Vaticano, con un disprezzo degli studi storici pari al disprezzo di allora per i diritti degli imputati. Comunque per almeno quattro secoli l'Inquisizione terrorizzò l'Europa e, dopo le grandi scoperte geografiche, il mondo.
Posso dire onestamente, come impressione generale sulle cose, che non trovo mai nulla di noioso; ma un libro in cui descrivessi la scoperta che nulla esiste di noioso potrebbe essere noioso per davvero. Allo stesso modo, nel fare il racconto del mio viaggio, mi sento costretto a dire che sono un cattivo viaggiatore, o almeno un cattivo turista. E anche qui non intendo mancar di rispetto al turista, tanto meno poi al pellegrino.
Al punto di evoluzione in cui si situa la scienza contemporanea, lo scienziato si trova di fronte alla necessità, sempre rinascente di rinunciare alla sua propria intellettualità. Senza quest'esplicita rinuncia, senza la privazione dell'intuizione e l'abbandono delle immagini favorite, la ricerca oggettiva perde subito non solo la sua fecondità, ma anche il vettore stesso della scoperta, lo slancio induttivo.
Con la costanza e con la perseveranza si arriva tutti ai grandi risultati attesi, che corrispondono non tanto alle vittorie in sé, quanto piuttosto alla progressiva scoperta dei nostri limiti.
Ma la nuova scoperta che il tempo bastava per far tutto senza che fosse necessario rinunciare ai bordelli, gli diede la forza di tornare nella stanza di Melquìades.
La specie umana ha sentito il bisogno respiratorio di allargare i bronchi e sconfinare oltre i bordi dell'esistenza assegnata. Questo bisogno fu più importante dell'organizzarsi in comunità sociali. I numeri che permettono i calcoli del cielo precedono le legislature, Pitagora viene prima di Pericle e Platone. La scoperta del ciclo di apparizione delle comete e delle eclissi precede la polis. Le regole del triangolo spuntano prima della politica.
Al mondo ci sono varie categorie di scienziati; gente di secondo e terzo rango, che fanno del loro meglio ma non vanno lontano. C'è anche gente di primo rango, che arriva a scoperte di grande importanza, fondamentale per lo sviluppo della scienza. Ma poi ci sono i geni come Galileo e Newton. Ebbene Ettore era uno di quelli. Majorana aveva quel che nessun altro al mondo ha. Sfortunatamente gli mancava quel che è invece comune trovare negli altri uomini: il semplice buon senso.
Ci sono soltanto due possibili conclusioni: se il risultato conferma le ipotesi, allora hai appena fatto una misura; se il risultato è contrario alle ipotesi, allora hai fatto una scoperta.
È necessario lasciar riposare di tanto in tanto le proprie scoperte e conclusioni, metterle da parte, non usarle, quasi dimenticarle. Proprio ciò che vi è di coatto in alcune di esse comporta la necessità di farvi entrare un po' d'aria, di allentarne la tensione, di riempirle del respiro di anni. Possono diventare qualcosa che somigli alla natura soltanto se hanno sacrificato la loro forza cogente.
Frasi sul respiroFrasi sulle conclusioniFrasi sulle scoperte
Il vero piacere del romanzo è tutto nella scoperta di questa intimità paradossale: l'autore e io... La solitudine della scrittura che invoca la resurrezione del testo attraverso la mia voce muta e solitaria.