Chiedo al tuo letto il sonno pesante, senza sogni, | Librato sotto il velo segreto dei rimorsi, | E che tu puoi gustare dopo le tue menzogne | Nere, tu che del nulla conosci più che i morti. (da Angoscia)
Si soffre quando ci ostiniamo a cercare l'amore ideale, quello del principe azzurro delle fiabe, quando lo vogliamo collocare nei luoghi comuni, negli schemi, negli stereotipi in cui ci siamo identificati. "L'ideale" scrive Nietzsche "è una menzogna che pesa sulla realtà".
Quello che è avvenuto a voi, Ateniesi, in udire i miei accusatori, non so; ma io, per cagion loro, poco meno mi dimenticai di me stesso, cosí parlarono persuasivamente: benché, se ho a dire, essi non han detto nulla di vero. Ma delle molte loro menzogne ne ammirai massimamente una, questa: dissero che a voi bene conveniva guardarvi non foste tratti da me in inganno, perciò che sono terribile dicitore. Imperocché a non vergognarsi che tosto li avrei smentiti, mostrando in fatto non essere niente terribile dicitore, questa mi parve la lor maggiore impudenza: salvo che non chiamino terribile dicitore uno che dice il vero; ché, se intendono cosí, ben consentirei che sono oratore io: ma non a lor modo. Essi dunque han detto poco o nulla di vero, come io dico; ma da me voi udirete tutta la verità.
Le eroiche pazzie, li eroichi umori,
le traditore imprese, il ladro vanto,
le menzogne de l'armi e de gli amori,
di che il mondo coglion si innebria tanto,
i plebei gesti e i bestiali onori
de' tempi antichi ad alta voce canto,
canto di Carlo e d'ogni paladino
le gran coglionarie di cremesino.
Rimpiangere le proprie esperienze significa arrestare il proprio sviluppo. Rimpiangere le proprie esperienze significa porre una menzogna sulle labbra della propria vita. È quasi come negare l'esistenza dell'anima.
Esporsi al giudizio di una comunità è un atto nobile e umile, ma se la comunità è così fortemente dominata dalla menzogna e dalla superstizione, quanto vale il suo giudizio? Antigone ebbe il privilegio di ribellarsi alle leggi. Ma come ci si ribella all' illegalità?
La spiegazione è che l'etichetta del "popolare" è una comoda menzogna per produrre su larghissima scala (a basso costo e quasi azzerando la fatica creativa) prodotti dozzinali. Così come avviene per il cattivo cibo, la cattiva cultura di massa accampa il pretesto di incontrare "i gusti del pubblico". In realtà, lo corrompe e lo livella. Né regge il pretesto (classista!) secondo il quale sono solo i più acculturati e gli snob a giudicare pessimo ciò che lo è. Valentino non ha tre lauree e non legge Musil. Gli bastano e gli avanzano, per capire l'andazzo, due occhi e due orecchie.
Frasi sulle menzogne
DiMichele Serra
Si affermano mille menzogne sui più celebri pittori, e la prima è il dire che essi sono strani, e che la loro conversazione è dura e insopportabile. E così, non la gente moderata, ma quella stupida, li giudica fantastici e capricciosi.
Apprendere che nella battaglia della vita si può facilmente vincere l'odio con l'amore, la menzogna con la verità, la violenza con l'abnegazione dovrebbe essere un elemento fondamentale nell'educazione di un bambino.
Se soltanto il popolo si rendesse conto di quanto è diventata grande nella disgrazia, dovrebbe riverirla e amarla invece di credere a tutte le cattiverie e le menzogne che sono state messe in giro dai suoi nemici.
Consegnando al teologo il foglio delle dimissioni, l'arciprete non più arciprete con tono parodiante, quasi cantando, disse: "Io sono la via; la verità e la vita; ma a volte sono il vicolo cieco, la menzogna e la morte".
Nessuno ha mai dubitato del fatto che verità e politica siano in rapporti piuttosto cattivi l'una con l'altra e nessuno, che io sappia, ha mai annoverato la sincerità tra le virtù politiche. Le menzogne sono sempre state considerate dei necessari e legittimi strumenti non solo del mestiere del politico o del demagogo, ma anche di quello dello statista.
Lo scandalo non sta nel non dire la verità, ma di non dirla tutta intera, introducendo per distrazione una menzogna che la lascia intatta all'esterno, ma che gli corrode, così come un cancro, il cuore e le viscere.
Le invenzioni di alcuni falsi testimoni sulle mie responsabilità in atti malvagi, torture e cose del genere sono un male veramente gratuito e quindi per me più doloroso. È propria questa cosa che più di ogni altra, ancora oggi mi fa soffrire. La ingiustizia della condanna all'ergastolo, rientra tutto sommato nella logica della vendetta, meccanismo questo che anche se aberrante è comprensibile alla mia mente. Le menzogne diffamanti però manipolano l'immagine della persona snaturandola agli occhi dei suoi simili, dei suoi amici e parenti, sono un'onta insopportabile, un male veramente raffinato contro il quale non mi stancherò mai di lottare.
Io non posso giudicare nessuno. Non ho remore contro alcuno. Tuttavia penso sia giunto il momento che voi tutti iniziate a guardare voi stessi, e giudichiate la menzogna nella quale vivete.
Dal momento che l'ultima ratio theologorum, cioè il rogo, non è più di moda, sarebbe un poltrone colui che usasse ancora tanti riguardi con la menzogna e l'impostura.