"Oh, le conosco quelle come te" disse la donna. "Donne oneste. Troppo per bene per avere a che fare con la gente comune. Uscite di nascosto coi ragazzini, ma aspetta che arrivi un uomo". Rigirò la carne. "Prendete tutto quello che potete, ma dare, niente. "Sono una ragazza pura, io; io non le faccio, certe cose". Esci di nascosto coi ragazzini, gli consumi la benzina, ti fai pagare la cena, ma appena ti mette gli occhi addosso un uomo svieni perché tuo padre giudice e i tuoi quattro fratelli potrebbero disapprovare. Ma basta che ti trovi nei guai e da chi corri a piangere? da noi, da quelli che non sono degni neanche di allacciargli la scarpe onnipotenti, al signor giudice". Da sopra il bambino Temple fissava la schiena della donna, il viso come una piccola maschera pallida sotto il cappellino storto.
Quando il nemico [il Demonio] mi provoca, mi conduco da valoroso; sapendo che la viltà consiste proprio nel battersi in duello, volgo la schiena all'avversario senza degnarlo di uno sguardo; corro verso il mio Gesù, gli dico che sono pronta a versar fino all'ultima stilla di sangue per testimoniare che esiste un Cielo.
Scorrono gli anni, volano i mesi e i giorni. Quanta pioggia è caduta, quanta neve! Ti svegli una mattina, e pare che sia finito un altro anno, ma è soltanto un nuovo giorno, e qua e là è spuntata una nuova ruga: sulla schiena, sul soffitto, sulla guancia.
Se fossi più giovane, scriverei una storia della stupidità umana, e scalerei la vetta del Monte McCabe e mi sdraierei sulla schiena con la mia storia per cuscino; e raccoglierei da terra un po' di quel veleno biancoazzurro che trasforma gli uomini in statue; e trasformerei in una statua anche me stesso, sdraiato sul dorso, con un ghigno orrendo, e il pollice sul naso a fare maramao a Tu Sai Chi.
Se mi vogliono sono così, di certo non posso cambiare: perché io, di sentire dei cavalli che mi spingono la schiena, ne ho bisogno come dell'aria che respiro.
Varese è il posto dove mi piacerebbe giocare di più se avessi 25 anni, meglio dei Lakers. Gli applausi di Varese mi fanno sempre venire i brividi. Ma giustamente i tifosi vorrebbero il Pozzecco del 1999, dovrei segnare subito tré triple di fila, poi un assist dietro la schiena. Non sono più quel tipo di giocatore. Non voglio sentirmi dare del bollito se due partite vanno male.
Affinché Hitler possa marciare al passo dell'oca, il papa denunciare il bolscevismo, i tifosi di cricket affollarsi da Lord's e i poetini effeminati grattarsi reciprocamente la schiena, il carbone deve continuare a saltar fuori.
Alcuni montoni opportunamente addestrati sono capaci di adempiere alla stessa funzione del montone capo di vestiario. Essi ti si aggrappano al collo e rimangono appesi alla schiena serrando le zampe sulla tua pancia per tenerti caldo.
Gregorio Samsa, svegliatosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nel suo letto, in un enorme insetto immondo. Riposava sulla schiena, dura come una corazza, e sollevando un poco il capo vedeva il suo ventre arcuato, bruno e diviso in tanti segmenti ricurvi, in cima a cui la coperta del letto, vicina a scivolar giù tutta, si manteneva a fatica. Le gambe, numerose e sottili da far pietà, rispetto alla sua corporatura normale, tremolavano senza tregua in un confuso luccichio dinanzi ai suoi occhi.
Ho fatto un sogno con la moglie del Premier | Mi raccontava tutti i retroscena | Ho fatto un incubo, scopavo Mara Venier | Lei stava sopra e mi ha rotto la schiena.
Mi piace essere minuta. Ho conosciuto tante donne con grandi tette che si sentono in sovrappeso o finiscono per questo per avere problemi alla schiena.
Ecco di cosa avevano paura gli uomini. Non solo di essere rinchiusi una volta per tutte. ma anche di non avere un solo amico. così, non meravigliatevi, pensai, una situazione così TI FA venire lo scagnazzo. Ti può AMMAZZARE. il loro trucchetto semplice semplice è quello di farti entrare nella civiltà e di bloccarti dentro. di obbligarti ad aver tessere d'ogni tipo nel portafoglio. soldi. assicurazione. automobile. letto. finestra. cesso. gatto. cane. piante. strumenti musicali. certificato di nascita. cose con cui incavolarsi. nemici. seguaci. sacchi di farina. stuzzicadenti. culo non affetto da contagio. vasca da bagno. macchina fotografica. sciacqui per bocca. oh mio dio, ooo. serratura (tuffatici dentro, nuotaci dentro, grattagli la schiena) tutto quel che avete - infilatevi nel cuore cose come un paio di pinze, ali di gomma, un c. di ricambio nella cassetta dei medicinali.
La verità, manifestata dalla bellezza, è enigmatica; essa non può essere né decifrata né spiegata con le parole, ma quando un essere umano, una persona si trova accanto a questa bellezza, si imbatte in questa bellezza, sta di fronte a questa bellezza, essa fa sentire la sua presenza, almeno con quei brividi che corrono lungo la schiena. La bellezza è come un miracolo, del quale l'uomo diventa involontariamente testimone.
Alzo lo sguardo. Sono disteso sul pavimento accanto al letto. Adesso ricordo. Sono passato dal letto al pavimento nel cuore della notte. Lo faccio quasi tutte le notti. Giova alla mia schiena. Troppe ore su un materasso morbido sono un'agonia. Conto fino a tre, poi inizio a tirarmi su: un processo lungo e difficile. Con un colpo di tosse e un mugolio rotolo sul fianco, poi mi raggomitolo in posizione fetale, infine mi giro a pancia sotto. Adesso rimango in attesa che il sangue inizi a circolare.
Non mi sveglierò mai da questo sogno, perché è vero, è tutto vero: sono diventato campione del mondo, gioco in serie B con la mia squadra, con il mio 10 sulla schiena.
Erano mosse apparentemente suicide. Ma erano il movimento di una zampa, o la flessione della schiena, o l'angolo di uno sguardo: intorno c'era l'animale, ed aveva un piano, ed era l'animale, l'unico, che sarebbe sopravvissuto.