Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all'interno della nostra memoria. Ogni bel libro porta qualche elemento, un'aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro.
Gli uomini si dividono in quelli che costruiscono e quelli che piantano. I costruttori concludono il loro lavoro e, presto o tardi, sono colti dalla noia. Quelli che piantano sono soggetti a piogge o tempeste, ma il giardino non cesserà mai di crescere.
Si bagna un carneo frutto in una giovane vasca, | (azzurro nei giardini tremanti) ma fuor d'acqua, | isolando la chioma che ha forza d'elmo, splende | l'aureo capo che tronca alla nuca una tomba. (da Bagnante)
Lavoro come un giardiniere o come un vignaiolo. Le cose maturano lentamente. Il mio vocabolario di forme, ad esempio, non l'ho scoperto in un sol colpo. Si è formato quasi mio malgrado.
L'Italia non è il giardino del mondo. L'Italia è un paese naturalmente povero, senza carbone, con poco ferro, molto scoglio, per tre quarti malarico e troppo popoloso. Esso dipende e dipenderà sempre economicamente dagli stranieri. L'indipendenza dell'Italia è il mito più infondato e dannoso che un italiano possa nutrire. C'è una sola consolazione: che nessun paese è economicamente indipendente.
Certe volte mi chiedo se noi che cantiamo insieme al pubblico non siamo rimasti per caso un "club" di signorine romantiche che giocano a "palla a mano" fra le mura di un giardino di melograni mentre fuori la gente si sbrana.
È scritto che l'Adàm fu fatto con polvere del suolo e fiato della divinità. [...] È la polvere, il suo miscuglio, a spingere l'Adàm a forzare la conoscenza, che sempre comporta l'uscita da un recinto, da un giardino. La specie umana si è sparsa ovunque sulla superficie del pianeta, a somiglianza della polvere. [...] L'altra metà, il fiato a vapore della divinità, è invece il motore della vita, il prodigio di elettricità che dà slancio di vertebre alla polvere. Quel fiato venuto da fuori fa capire che neanche quello, il fiato, è nostro.
Il giardino è specchio della società e del rapporto con la natura; ed è insieme uno spazio mitico, dove con più fantasia e libertà è possibile la collaborazione tra artista e architetto.
Lungi dal tuo giardino arde la sera
incensi d'oro in fiamme porporine,
dietro il bosco di cenere e di rame
Dalie del tuo giardino.
Malnato il tuo giardino!. Oggi mi sembra
l'opera d'un barbiere,
con quella miserina palma nana
e l'aiuola di mirti ritagliati...
e l'arancino nel barile... L'acqua
della fonte di pietra
non cessa il riso nella conca bianca.
A fianco del mio condominio c'è un giardinetto che purtroppo è diventato una discarica abusiva. La gente viene lì e butta di tutto: divani sfondati, frigoriferi, materassi, liquami industriali. Allora ci siamo indignati e abbiamo informato il Comune che è prontamente intervenuto autorizzando la discarica.