Il pensiero del processo non lo lasciava più. Aveva già più volte pensato se non sarebbe stato meglio redigere una difesa e inoltrarla al tribunale. Voleva anteporvi una breve descrizione della sua vita e chiarire, riguardo ad ogni evento in qualche modo più importante, le ragioni del suo comportamento e se, secondo il suo giudizio attuale il suo modo di agire era da riprovare o approvare e quali motivi poteva addurre in un caso o nell'altro. I vantaggi di una tale difesa scritta rispetto alla pura e semplice difesa dell'avvocato, del resto per niente ineccepibile, erano indubbi. K. non sapeva affatto quello che l'avvocato intendesse fare; in ogni caso non doveva essere molto, già da un mese non lo aveva più chiamato, e in nessuna delle conversazioni precedenti K. aveva avuto l'impressione che quell'uomo potesse far molto per lui.
Negli anni più vulnerabili della giovinezza, mio padre mi diede un consiglio che non mi è mai più uscito di mente. "Quando ti vien voglia di criticare qualcuno" mi disse "ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu". Non disse altro, ma eravamo sempre stati insolitamente comunicativi nonostante il nostro riserbo, e capii che voleva dire molto più di questo. Perciò ho la tendenza a evitare ogni giudizio, una abitudine che oltre a rivelarmi molti caratteri strani mi ha anche reso vittima di non pochi scocciatori inveterati.
Di questa questione della P2 non mi sono mai impicciato, non so di cosa si tratti, non mi sento vincolato dalle risultanze della commissione parlamentare di tre legislature fa, così come non mi sento vincolato dalla commissione parlamentare sui fatti di Lissa e dell'ammiraglio Persano. Rispetto molto di più gli uomini, le persone, il principio della certezza del diritto, la presunzione d'innocenza e sono in attesa di conoscere i giudizi definitivi della magistratura su questo problema. Io non so se alcune persone che sono state messe nelle liste ci fossero o no, io ho detto semplicemente che alcune di quelle persone le conosco, sono dei grandi galantuomini e per i servizi che hanno reso, essendo io al governo del paese, sono dei patrioti.
Nel 1993 in Italia c'è stata una rivoluzione inutile, anzi un colpo di Stato. Purtroppo la DC non capì o sottovalutò la situazione, impegnata com'era a dare giudizi sul mio presunto stato mentale. Oggi direi che Di Pietro potrebbe essere un bravo dirigente di squadra mobile, uno di quelli a cui si perdonano certi eccessi. Quanto alla morale, se io alla sua età, quando ero sottosegretario alla Difesa, avessi accettato denaro da amici... cosa mi sarebbe successo?
Frasi sui giudizi
DiFrancesco Cossiga
Bisogna sempre raccontare e scrivere in modo da rendere accessibile la cosa a tutti, cioè di fare uno sforzo di umiltà che spesso i giornalisti non fanno. Sforzo di umiltà vuol dire rendere comprensibile il tutto, cioè dare tutti gli elementi che possano concorrere per formare un giudizio nei lettori. Ma noi abbiamo una finalità esclusivamente informativa, non formativa. La formazione spetta ad altri.
Lavoravano in squadre da centomila uomini, ogni squadra per tre mesi. Per dieci anni il popolo fu afflitto dalla costruzione della rampa lungo la quale dovevano essere trainate le pietre, la costruzione della quale, fu a mio giudizio, soltanto di poco inferiore a quella della piramide stessa.
È necessario far calcolo del fine a noi immediatamente dato e di tutta intera l'evidenza, alla quale riportiamo i nostri giudizi. Altrimenti tutto sarà pieno di disordine e confusione.
Se rifiuterai una sensazione senza ben distinguere fra ciò ch'è dovuto a opinione, ciò che attende conferma, ciò ch'è presente con evidenza in base a sensazione o ad affezione o a un qualunque atto di intuizione rappresentativa della mente, finirai col confondere anche le altre sensazioni con opinione vana, e non riuscirai più ad usare alcun criterio di giudizio. E se nelle nozioni fondate sull'opinione tu farai valere ugualmente sia ciò che attende conferma sia ciò che non riceve conferma, non potrai sfuggire all'errore, perché non ti sarai liberato assolutamente dall'ambiguità nel giudizio circa la verità o falsità di una conoscenza.
Frasi sui giudizi
DiEpicuro
Bisogna ben valutare il fine che ci è dato, e far sì di riportare tutte le nostre opinioni a una certezza evidente; o tutto quanto sarà pieno di insicurezza di giudizio e di turbamento.
Frasi sui giudizi
DiEpicuro
Occorre pure una visione di ricambio, quando quella del Giudizio non accontenta più nessuno.
Credo alla teoria dei bisogni radicali di Marx da quando ho l'età della ragione. E chiunque abbia una posizione "di sinistra", a mio giudizio, non può non crederci.
8º Questa denominazione è fondata sul rapporto tra la facoltà che essa designa e le altre facoltà. Tale rapporto consiste principalmente nel fatto che il piacere che ci fa provare il senso interno è differente dalla conoscenza dei princìpi. La conoscenza dei princìpi può accrescerlo o diminuirlo; ma questa conoscenza non si identifica con esso né è la sua causa. Questo senso dà un piacere necessario; poiché la bellezza e la bruttezza di un oggetto rimangono sempre le stesse per noi anche se abbiamo tutte le intenzioni di giudicare diversamente. Un oggetto sgradevole non ci può parere bello per il solo fatto che è utile; un bell'oggetto, anche se è nocivo, non per questo ci sembra brutto. Prometteteci il mondo intero in ricompensa per costringerci a trovare bella la bruttezza e brutta la bellezza; aggiungete al premio le più terribili minacce, voi non porterete nessun cambiamento alle nostre percezioni e al giudizio del senso interno: la nostra bocca potrà lodare o biasimare a vostro piacere; ma il senso interno rimarrà incorruttibile.
Tutto è ignoto: un enigma, un inesplicabile mistero. Dubbio, incertezza, sospensione del giudizio appaiono l'unico risultato della nostra più accurata indagine in proposito. Ma tale è la fragilità della ragione umana, e tale il contagio irresistibile delle opinioni, che non è facile tener fede neppure a questa posizione scettica, se non guardando più lontano e opponendo superstizione a superstizione, in singolar tenzone; intanto, mentre infuria il duello, ripariamoci felicemente nelle regioni della filosofia, oscure ma tranquille.
La comicità è la ricerca dello stato infantile virtuoso in cui la purezza, lo sporco, la volgarità e l'impudenza sono tutti fusi nella stessa innocenza, in cui accade la risata. [...] La satira è una forma di comicità che esprime un giudizio. Ed è il motivo per cui alcuni spettatori non ridono a battute satiriche su temi per loro sensibili, temi cioè che riguardano la struttura del loro mondo di valori; ma questa è la grande lezione di Lenny Bruce, che diceva: "La realtà è ciò che è, non ciò che dovrebbe essere". Le ideologie, le religioni vertono su quello che dovrebbe essere; la satira si occupa invece di ciò che è.
Nessun desiderio può generare la sua stessa soddisfazione, nessun giudizio si può giudicare vero da se stesso, nessun ragionamento può concludere da se stesso di essere fondato.
Magistrati, sociologi, poliziotti, giuristi sanno benissimo che cosa è l'associazione mafiosa. La definiscono per il codice e sottraggono i giudizi alle opinioni personali.
Dal momento in cui mi trovai in condizione di poter leggere da me stesso i libri di Rousseau, ho sentito per lui la più viva ammirazione. È a mio giudizio l'uomo che più ha cercato di rialzare la dignità umana, spesso avvilita nella società dei secoli trascorsi. La sua voce eloquente ha più di ogni altra contribuito a fissarmi nel partito del progresso e della emancipazione sociale. L'Emile soprattutto mi è sempre piaciuto per la giustezza delle idee e la forza della logica.
Le intercettazioni sono una schifezza in questo Paese. Se ne fa un uso assolutamente illegittimo a mio giudizio. L'Italia è il Paese al mondo e non credo che sia l'unica democrazia al mondo nel quale le intercettazioni vengono utilizzate di diritto e di rovescio, spesso in maniera impropria.
Quando ho cominciato a lavorare nella moda vivevo in una casa occupata e facevo luniversità. Dividevo lappartamento con altri squatter. Mi ricordo che avevo paura del loro giudizio e invece sono stati i primi a sostenere la mia scelta.
Al popolo non resta che un monosillabo per affermare e obbedire. La sovranità gli viene lasciata solo quando è innocua o è reputata tale, cioè nei momenti di ordinaria amministrazione. Vi immaginate voi una guerra proclamata per referendum? Il referendum va benissimo quando si tratta di scegliere il luogo più acconcio per collocare la fontana del villaggio, ma quando gli interessi supremi di un popolo sono in gioco, anche i Governi ultrademocratici si guardano bene dal rimetterli al giudizio del popolo stesso.
Credo che, a guerra finita, si giudicherà che il suolo d'Europa, non solo ha tremato per più mesi o per più anni sotto il peso delle armi, ma anche sotto quello degli spropositi. E Francesi, Inglesi, Tedeschi e Italiani si vergogneranno e chiederanno venia poi giudizi che hanno pronunciati, e diranno che non erano giudizi ma espressioni di affetti. E anche più arrossiremo noi, neutrali, che molto spesso abbiamo parlato, come di cosa evidente, della "barbarie germanica". Fra tutti gli spropositi, frutti di stagione, questo otterrà il primato, perché certo è il più grandioso.
Il bisogno pratico, che è nel fondo di ogni giudizio storico, conferisce a ogni storia il carattere di "storia contemporanea", perché, per remoti e remotissimi che sembrino cronologicamente i fatti che vi entrano, essa è, in realtà, storia sempre riferita al bisogno e alla situazione presente, nella quale quei fatti propagano le loro vibrazioni.
Frasi sui giudizi
DiBenedetto Croce
Nessuno può essere costretto dalla violenza o dalle leggi ad essere felice; per conseguire tale stato sono invece necessari un'amorevole e fraterna esortazione, una buona educazione e soprattutto un personale e libero giudizio.
Mio padre morì quando ero troppo giovane per averne ricordo. Nel tentativo di scoprire che tipo d'uomo fosse stato, ho iniziato a leggere e a raccogliere materiale sulla sua vita. [...] Scrivere su una persona alla quale si è strettamente imparentati è un compito difficile e l'autore si espone a possibili accuse di scarsa obiettività. I biografi sono inevitabilmente condizionati dal materiale a disposizione e dagli avvenimenti e dalle conoscenze che influenzano il loro giudizio. Da parte mia, posso solo dire che ho cercato di presentare un ritratto sincero di mio padre così come lo vedo.
L'amore e l'odio falsano completamente il nostro giudizio: nei nostri nemici non vediamo altro che difetti e in coloro che amiamo soltanto i pregi; dei secondi perfino i difetti ci sembrano amabili.