Quegli onorevoli che oggi si stracciano il doppiopetto (pagato verosimilmente con le mazzette) perché molti politici finiscono in galera sino a che non dicono la verità, sbagliando a prendersela con Borrelli e compagnia bellissima. I magistrati fanno solo il loro dovere. E noi siamo con loro... [...] La cella è il luogo migliore per servire la giustizia, per riflettere e ricordare.
Parlare in modo complicato, utilizzare parole difficili sta a segnalare che si fa parte dei privilegiati, si viene invitati ai convegni, coperti di onori. Ma bisogna chiedersi se tutti quei discorsi hanno un contenuto, se non si riesce a dire la stessa cosa con parole semplici. È quasi sempre possibile.
Il singolo individuo può sfidare la violenza di un impero ingiusto per difendere il proprio onore, la propria religione, la propria anima e porre i presupposti per la caduta di quell'impero o per la sua rigenerazione.
Il ragazzino lacero, appena sceso dall'omnibus, s'avvicinò all'uomo che stava spalancando il grande cancello.
"Scusi, signore... È questa Plumfield?"
"Sì giovanotto. Ti manda qualcuno?"
"Il signor Laurence. Mi ha dato una lettera per la signora Bhaer.
"E allora entra, coraggio. Va', consegna la lettera e vedrai che sarai ricevuto con tutti gli onori.
Il tono dell'uomo era bonario e il ragazzino, incoraggiato da quelle parole gentili, s'incamminò di buono passo sotto la pioggerella primaverile che bagnava l'erbetta e le prime gemme che ammiccavano sui rami degli alberi.
Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima.
Che io sappia, sono l'unico artista che abbia mai fatto impegnare i suoi assistenti al segreto, all'onore e al giuramento di fedeltà, con un atto notarile.
Rivendico a me stesso l'onore di essere stato in radiotelegrafia il primo fascista, il primo a riconoscere l'utilità di riunire in fascio i raggi elettrici, come Mussolini ha riconosciuto per primo in campo politico la necessità di riunire in fascio le energie sane del Paese per la maggiore grandezza d'Italia.
La vita è un attimo; onori, trionfi, ricchezza e scienza cadono, innanzi alla realizzazione del grido della Genesi, del grido scagliato da Dio contro l'uomo colpevole: tu morrai! Ma la vita non finisce con la morte, continua in un mondo migliore. A tutti è stato promesso, dopo la redenzione del mondo, il giorno che ci ricongiungerà ai nostri cari estinti, e che ci riporterà al supremo Amore.
Jorge Luis Borges mi ha promesso l'altra notte | di parlar personalmente col "persiano", ma il cielo dei poeti è un po' affollato in questi tempi, | forse avrò un posto da usciere o da scrivano: | dovrò lucidare i suoi specchi, | trascriver quartine a Kayyam, | ma un lauro da genio minore | per me, sul suo onore, non mancherà.
La nostra razza non iniziò affatto con il gusto dell'agio e degli affari. Fu una razza morale, coraggiosa, guerriera, gelosa della libertà e dell'onore, amante della natura, capace di dedizione, preferendo molte cose alla vita. Il commercio, l'industria sono stati esercitati per la prima volta su grande scala da popoli semitici, o che almeno parlavano una lingua semitica, i Fenici. Nel Medio Evo, anche gli Arabi e gli Ebrei furono tra i nostri maestri in fatto di commercio. Tutto il lusso europeo, dall'Antichità fino al XVII secolo, è arrivato dall'Oriente. Dico il lusso e non l'arte; c'è l'infinito tra uno e l'altra. (dal discorso Che cos'è una nazione?)
Avere un cuore da bambino non è una vergogna. È un onore. Un uomo deve comportarsi da uomo. Deve sempre combattere, preferibilmente e saggiamente, con le probabilità a suo favore, ma in caso di necessità deve combattere anche contro qualunque probabilità e senza preoccuparsi dell'esito. Deve seguire i propri usi e le proprie leggi tribali, e quando non può, deve accettare la punizione prevista da queste leggi. Ma non gli si deve dire come un rimprovero che ha conservato un cuore da bambino, un'onestà da bambino, una freschezza e una nobiltà da bambino.
Non scioglie dal turbamento dell'anima e neppure vale a dare meritevole gioia il possedere le più grandi ricchezze, né gli onori e l'ammirazione delle folle, né altro di quanto dipende da motivi sregolati.
Perché non dovremmo cantare durante la guerra? Perché non dovremmo cantare proprio in questa fase della guerra? Le serrande del Regno Unito non sono ancora abbassate, né è probabile che lo saranno. L'onore del Regno Unito non è morto, la sua forza non è intaccata, il suo destino non è ancora compiuto. I suoi ideali non sono stati distrutti dai nemici. Il paese è più che vivo, è più potente e più grande che mai. La sua sovranità è più ampia, la sua influenza più profonda, la sua risolutezza più esaltata che mai. Perché i suoi figli non dovrebbero cantare?
E chi per esser suo vicin soppresso spera eccellenza e sol per questo brama ch'el sia di sua grandezza in basso messo(superbia); è chi podere, grazia, onore e fama teme di perder perch'è altri sormonti, onde s'attrista sì che'l contrario ama (invidia); ed è chi per ingiuria par ch'aonti, sì che si fa de la vendetta ghiotto e tal conviene che 'l male altrui impronti (ira).
Vecchia fama nel mondo li chiama orbi; gent'è avara, invidiosa e superba: dai lor costumi fa che tu ti forbi. La tua fortuna tanto onor ti serba, che l'una parte e l'altra avranno fame di te, ma lungi fia dal becco l'erba.
E quando quel fazioso di Berlusconi vi dirà che voi siete mossi dall'odio, voi replicategli con le parole del grande oratore latino Quintiliano che ricordava "Odiare i mascalzoni è cosa nobile"; perché è cosa nobile? Ce lo ricorda Aristofane ne "I cavalieri", diceva: "Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile. A ben vedere significa onorare gli onesti".
Non c'è dubbio che i discendenti non facciano all'occorrenza ciò che avran veduto fare da quelli che li avranno preceduti. Gli onori che renderete a coloro cui succedeste sopra la terra, vi saranno resi da quelli che succederanno a voi.