La Repubblica di Weimar, con i suoi simboli ed incoraggiamenti progressisti, era vista come un'imposizione del nemico. Essa non poteva ottenere la lealtà e catturare l'immaginazione del popolo tedesco. Per un momento [il popolo tedesco] cercò di si aggrapparsi come per disperazione al vecchio Maresciallo Hindemburg. Dopodichè potenti forze andarono alla deriva, si aprì un vuoto e dopo breve tempo in questo vuoto avanzò a grandi passi un maniaco dalla genialità feroce, il deposito e l'espressione del più virulento odio che abbia mai corroso il petto umano - il caporale Hitler.
Dev'essere un'essenza concentrata, un rappresentante ben truccato e incipriato dei vizi, delle assurdità, dell'ipocrisia, della gelosia, dell'orgoglio e della presunzione del suo partito. Un individuo del genere, a forza di intrigare, darsi importanza e distribuire lodi sperticate, adulando i presenti e denigrando gli assenti, prestandosi alle debolezze di alcuni, e incoraggiando le cattive inclinazioni di altri, in una società ristretta passerà per un grand'uomo.
Il fattore principale nel produrre la Rivoluzione, e più tardi la guerra del 1812, fu l'incapacità della madrepatria a comprendere che gli uomini liberi, i quali avanzavano nella conquista del continente, dovevano essere incoraggiati in quest'opera [...]. L'espansione dei duri, avventurosi uomini della frontiera era per gli statisti di Londra causa di ansietà piuttosto che di orgoglio, e il famoso Quebec Act del 1774 fu in parte architettato con lo scopo di mantenere permanentemente ad est degli Allegani le colonie di lingua inglese e conservare la possente e bella vallata dell'Ohio come terreno di caccia per i selvaggi.
L'idea del copyright non esisteva in tempi antichi, quando gli autori copiavano estesamente altri autori in opere non narrative. Questa pratica era utile, ed è il solo modo attraverso cui almeno parte del lavoro di alcuni autori è sopravvissuto. La legislazione sul copyright fu creata espressamente per incoraggiare l'originalità. Nel campo per cui fu inventata, cioè i libri, che potevano essere copiati a basso costo solo con apparecchiature tipografiche, non fece molto danno e non pose ostacoli alla maggior parte dei lettori.
La legislazione sui brevetti fu introdotta per incoraggiare gli inventori a rivelare i dettagli delle loro invenzioni. Lo scopo era avvantaggiare la società più che avvantaggiare gli inventori. A quel tempo la validità di 17 anni per un brevetto era breve se confrontata con la velocità di avanzamento dello stato dell'arte. Poiché i brevetti riguardano solo i produttori, per i quali il costo e lo sforzo degli accordi di licenza sono piccoli in confronto all'organizzazione della produzione, spesso i brevetti non costituiscono un gran danno. E non ostacolano la gran parte degli individui che usano prodotti coperti da brevetto.
Il paradigma della competizione è la gara: premiando il vincitore incoraggia ognuno a correre più veloce. Quando veramente il capitalismo funziona in questo modo, fa un buon lavoro; ma chi lo difende ha torto nell'asserire che agisce sempre così. Se i corridori dimenticano il motivo per cui è offerto il premio e si concentrano solo sul vincere non curandosi di come, possono trovare altre strategie, come ad esempio attaccare gli altri concorrenti. Se i corridori si azzuffano, arrivano tutti in ritardo al traguardo. Il software proprietario e segreto è l'equivalente morale dei corridori che si azzuffano.
I leader, in tutti i settori, che vivono con l'HIV dovrebbero essere incoraggiati, non costretto, a dare l'esempio rivelando il loro stato di sieropositività.
Per ogni lettera nella quale un presidente di federazione mi chiedeva di fare un passo indietro o di riconsiderare la mia posizione ne sono arrivate almeno 7 di persone che mi incoraggiavano a rimanere, a non arretrare di un millimetro. È proprio questa la mia intenzione: restare e lottare.
Non stiamo cercando di convincere la gente a mangiare verdura. Non stiamo cercando di convincere la gente a diventare democratici. Fondamentalmente stiamo cercando di incoraggiare le persone a coinvolgersi con la vita pubblica, così che i politici non si occupino soolo dei ricchi e dei privilegiati.
Il ragazzino lacero, appena sceso dall'omnibus, s'avvicinò all'uomo che stava spalancando il grande cancello.
"Scusi, signore... È questa Plumfield?"
"Sì giovanotto. Ti manda qualcuno?"
"Il signor Laurence. Mi ha dato una lettera per la signora Bhaer.
"E allora entra, coraggio. Va', consegna la lettera e vedrai che sarai ricevuto con tutti gli onori.
Il tono dell'uomo era bonario e il ragazzino, incoraggiato da quelle parole gentili, s'incamminò di buono passo sotto la pioggerella primaverile che bagnava l'erbetta e le prime gemme che ammiccavano sui rami degli alberi.
Il più bel complimento ricevuto... Da donna, che sono meglio dal vivo che in tv. Da sindaco, lincoraggiamento di una suora: mi ha detto di non preoccuparmi, neppure Gesù ha accontentato tutti.
Intanto la duchessa stava continuando la sua requisitoria. I ceti bassi erano pigri, diceva. E Charlotte pensò: "Tu non hai lavorato neanche un giorno in vita tua!". La duchessa imperversava. Aveva saputo che tutti gli operai avevano un ragazzo che portava loro gli arnesi: insomma, un uomo sarà ben in grado di portarsi i propri arnesi, esclamò, mentre un servitore in livrea le reggeva un vassoio d'argento di patate bollite. Sorseggiando il terzo bicchiere di vino dolce, la duchessa dichiarò che gli operai bevevano così tanta birra a mezzogiorno che poi non erano in grado di lavorare nel pomeriggio. "La gente, di questi tempi, vuole stare troppo bene" disse mentre tre servitori e due cameriere ritiravano la terza portata e servivano la quarta. E, senza concedersi pause, rincarò la dose: non era compito del governo fornire sussidi ai poveri, assistenza medica e pensioni. "La povertà incoraggerà le classi più umili a essere frugali, e questo una volta era una virtù" disse alla fine di un pasto che avrebbe potuto sfamare per quindici giorni una famiglia di dieci persone della classe lavoratrice. "La gente deve contare su se stessa" concluse mentre il maggiordomo l'aiutava ad alzarsi da tavola e passare in soggiorno. Charlotte ribolliva di collera repressa. Chi poteva biasimare i rivoluzionari se sparavano a gente come la duchessa?
Non penso che l'arte sia propaganda; dovrebbe invece essere qualcosa che libera l'anima, favorisce l'immaginazione ed incoraggia la gente ad andare avanti.
Io sostengo che una delle caratteristiche di una società aperta sia di tenere in gran conto, oltre alla forma democratica di governo, la libertà di associazione, e di proteggere e anche incoraggiare la formazione di sotto-società libere, ciascuna delle quali possa sostenere differenti opinioni e credenze.
A saperlo mi facevo piacere la matematica | e pure quella racchia che cercava di insegnarmela | che poi se quella è racchia di certo non ti incoraggia frà | mica era bello guardare verso la cattedra.
[da Il Commercialista]
"Foglia tremante", la geisha inginocchiata davanti a James Bond, si protese a baciarlo castamente sulla guancia destra.
"È una truffa", protestò vivamente Bond. "Eravamo d'accordo che se avessi vinto avrei avuto un vero bacio, per lo meno sulla bocca."
"Perla Grigia", una Madame dai denti bizzarramente laccati di nero e così truccata da sembrare il personaggio di un Nô, si affrettè a tradurre. Vi furono risatine e urletti di incoraggiamento. Foglia Tremante si scoprì il viso con le manine affusolate, come se le avessero chiesto di compiere un atto osceno senza precedenti.
L'incisione discografica costringe l'esecutore a cedere una parte del controllo all'ascoltatore, una situazione, tra l'altro, che trovo tanto incoraggiante quanto affascinante, per non dire esteticamente appropriata e moralmente giusta.
I filosofi, gli scrittori, gli artisti, persino gli scienziati, non hanno solo bisogno di incoraggiamento e di un pubblico: hanno anche bisogno del costante stimolo degli altri.
Bisogna quindi formare un'associazione di mutuo incoraggiamento per i giovani cattolici, dove si trovi amicizia, sostegno ed esempi, dove si possa trovare un simulacro della famiglia religiosa nella quale si sia stati nutriti. Il legame più forte è la carità: e la carità non può esistere nei cuori di più senza espandersi all'esterno. La fede e la virtù non hanno bisogno dell'associazione per conservarsi, ma solamente per svilupparsi. Occorre che ci siano contatti più frequenti, che ci diano una lodevole emulazione per il bene, e che ci rendano comunque la gioia dei successi di ciascuno.
[A Leonce Curnier, 4 novembre 1834]
Sorrise con aria comprensiva, molto più che comprensiva. Era uno di quei sorrisi rari, dotati di un eterno incoraggiamento, che si incontrano quattro o cinque volte nella vita. Affrontava o pareva affrontare l'intero eterno mondo per un attimo, e poi si concentrava sulla persona a cui era rivolto con un pregiudizio irresistibile a suo favore. La capiva esattamente fin dove voleva essere capita, credeva in lei come a lei sarebbe piaciuto credere in se stessa, e la assicurava di aver ricevuto da lei esattamente l'impressione che sperava di produrre nelle condizioni migliori. Esattamente a questo punto svaniva, e io mi trovavo di fronte a un giovane elegante che aveva superato da poco la trentina e la cui ricercatezza nel parlare rasentava l'assurdo.