Nella vita ho sempre paura di essere ferita. Forse è una protezione inconscia, mi circondo di persone di cui so che posso fidarmi. I miei più cari amici li conosco da ventanni, ho estrema fiducia in loro, mi fanno stare bene.
Sommerso dai segni con cui la scienza, l'economia, la religione, la psicoanalisi, la sociologia di volta in volta l'hanno connotato, il corpo è stato vissuto, in conformità alla logica e alla struttura dei vari saperi, come organismo da sanare, come forza-lavoro da impiegare, come carne da redimere, come inconscio da liberare, come supporto di segni da trasmettere. Mai l'impronta della sua vita solitaria, alla periferia dei codici strutturali, continua a passare inavvertita nella sua ambivalenza che, incurante del principio di identità e differenza con cui ogni codice esprime la sua specularità bivalente, dice di essere questo, ma anche quello.
Il razzismo è un odio di classe inconscio. Si confronti il razzismo americano: esso è stato appunto, fino a oggi e ancora oggi, un odio di classe inconscio. Ma dal momento che i negri hanno incominciato a lottare e avere consapevolezza di sé come classe povera, l'odio razzistico, oscuro e indecifrabile, di sta trasformando in un chiarissimo e decifrabilissimo odio di classe. L'odio cioè che un borghese italiano prova per un comunista, non per un "terrone" o un carcerato (che è ancora oscuro e indecifrabile).
Ogni volta che qualcosa arriva dall'inconscio freudiano, ti sentirai disturbato, a disagio, irrequieto; ogni volta che qualcosa arriva dalla guida, ti sentirai così felice, sereno, rilassato, a casa, da non riuscire neppure a immaginarlo: avvertirai con estrema naturalezza che questo è inconscio autentico.
Gli uomini di genio sono incapaci di studiare in gioventù perché sentono inconsciamente che bisogna imparare tutto in modo diverso da come lo impara la massa.
Mi conservo appositamente naïf e sto alla larga dalle informazioni di questa terra perché è l'unico modo di evitare un atteggiamento cinico. Tutto quello che faccio è profondamente inconscio perché non è possibile razionalizzare la spiritualità. Non meritiamo questo privilegio. Non so parlare. So solo sentire. Forse un giorno mi trasformerò in Helen Keller, perforandomi le orecchie con un coltello, e tagliandomi le corde vocali.
Non mi interessa lespressionismo astratto e comunque non si tratta di unarte senza oggetto, né di unarte che non rappresenta. Io a volte ho molta capacità di rappresentare, anche se di solito ne ho poca. Ma se tu dipingi il tuo inconscio, le figure devono per forza emergere.
L'inconscio è un elemento molto importante dell'arte moderna e penso che le pulsioni dell'inconscio abbiano grande significato per chi guarda un quadro.
"Il libro dei sogni" è stato il libro più facile da scrivere - Al risveglio dal sonno restavo là sdraiato a guardare le figure che svanivano lentamente come in una dissolvenza cinematografica nei recessi della mia mente inconscia - Non appena (un minuto o due) le mettevo insieme a quelle di un qualsiasi altro sogno di quella notte che fossi riuscito a catturare, come pesci in uno stagno, trascinavo le mie stanche ossa fuori dal letto & con gli occhi gonfi di sonno scribacchiavo in fretta a matita nel mio piccolo taccuino di sogni finché non esaurivo ogni dato che potevo ricordare - Scrivevo non stop perché l'inconscio potesse parlare da sé nella sua stessa forma, cioè, fluendo & guizzando ininterrottamente.
Il cervello è davvero un oggetto dalla filigrana così delicata che qualsiasi falso mutamento nello stato emotivo è in grado di trasformare la condizione di altri milioni di circuiti inconsci.
Era l'ora innominabile della notte
In cui le illusioni in un nembo delirante
Intorno al silenzioso dormiente, ondeggiano
E si muovono furtive nelle sue visioni inconsce
Immagina, caro lettore, un faccione di color rosso acceso, donde penda una candida barba arruffata, tra i cui grossi peli si nascondano residui di una minestra di cavoli, briciole di pane, o di tabacco color cannella. Aggiungivi limponenza di una gran fronte rugosa e duna chiara calvizie cinta sulla nuca da una corona di bianchi capelli ricciuti che scendono sul colletto della giubba, un paio dorecchie piccole, molli e carnose, due soffici e lanose sopracciglia, e un imponente naso violaceo che sporge tra due grandi e chiari occhi azzurrini dallattonito sguardo. Ravviva questo volto con una mimica incessante e quasi inconscia, un frequente sorriso che accompagna i pensieri, il lieto ammiccare dun occhio e un improvviso e ingiustificato alzarsi e abbassarsi delle folte sopracciglia accompagnato da simultanei movimenti delle braccia e delle spalle, e ti sarai fatta unapprossimativa idea delluomo che è il terrore del distretto di Uggelejre, lo sgomento di tutto il clero, loggetto dellindignazione dei maestri di scuola e la disperazione del vescovo evangelico: del parroco protestante di Soby, Thorkild Asger Ejnar Frederick Muller.
Non ho mai avuto un'educazione musicale, bensì una sorta di conoscenza inconscia, che mi fornisce una percezione di qualcosa che, pur non conoscendo, capisco. Anche Beethoven, verso la fine della sua esistenza, riusciva a comporre senza poter sentire nulla, perché c'era qualcosa che sentiva per lui.
La persecuzione all'editoria e la censura, che durerà fino a tutto il Settecento, ha lasciato segni profondi nell'inconscio nazionale: il libro come possibile portatore di male, oggetto con il quale non si ha confidenza, di casta e necessariamente fazioso.
Molto di ciò che finora è andato sotto il nome di religione conteneva in sé un atteggiamento d'inconscia ostilità verso la vita. La vera religione deve insegnare che la vita è colma di gioie che rallegrano l'occhio di Dio, e che la conoscenza senza l'azione è vuota.
Scrutiamo le case abbandonate chiedendoci che vite le abitava, perché la nostra è sufficiente appena, ne mescoliamo inconsciamente il senso; siamo gli attori ingenui sulla scena di un palcoscenico misterioso e immenso.
Quando, in fondo al sonno, | il rimorso s'infiamma, | è in esso, inconscio, la coscienza: | così si attua la violenza d'amore | degli dei al tribunale dei cieli.
Una volta in un aereo di linea capitai di posto accanto a un giovane prete che volava per la prima volta. Era entusiasta e ciarliero. Mi disse che volando l'uomo realizza inconsciamente la sua più grande aspirazione spirituale, quella di essere assunto in cielo. Gli feci osservare che le assunzioni sono di prima classe o turistica.
Le razze esistono in quanto esseri umani nascono con attitudini ereditarie diverse e trasmettono ai loro eredi queste attitudini; che diventano filosofia, comportamento, modo di intendere la vita, la passione e il prossimo; e che di fronte a ogni situazione reagisce secondo la memoria ereditaria inconscia.
Frasi sul comportamentoFrasi sull'inconscio
DiEnnio Flaiano
Il miglior mezzo per sbarazzarsi di un nemico è dirne bene ovunque. Glielo riferiranno, e lui non avrà più la forza di nuocervi: avete spezzato la sua molla... Sarà sempre in guerra contro di voi ma senza vigore né costanza, giacché inconsciamente avrà smesso di odiarvi. È vinto, e ignora la propria disfatta.