J. D. Salinger... John Knowles... perfino James Kirkwood e quel tizio... Don Bredes, hanno distrutto il significato della parola adolescenza. Se hai sedici anni non puoi più parlare decentemente dei problemi e delle pene dell'adolescenza. Ne parli con la stessa finezza con cui glielo metteresti in culo a Ron Howard con uno spiedo.
Da adolescente sognavo di emulare Albert Schweitzer a curare i lebbrosi. Adesso nell'ultima tappa della mia vita ho potuto finalmente aiutare le popolazioni sfruttate per secoli.
Durante ladolescenza ossia nel crescere, luomo ha bisogno di molto nutrimento; per ladulto e specialmente pel vecchio la moderazione nel cibo è indispensabile virtù per prolungare la vita.
Poi, con il tempo, la ferita dell'adolescenza si era rimarginata. I lembi di pelle si erano avvicinati, con movimenti impercettibili ma continui. A ogni nuova abrasione la crosta cedeva, ma poi ostinatamente tornava a formarsi, più scura e spessa. Infine un nuovo strato di pelle, liscio ed elastico, era andato a sostituire quello mancante. Da rossa, la cicatrice era diventata bianca e aveva finito per confondersi con tutte le altre.
[Sulla sua malattia, osteomielite, un'infezione che sgretola le ossa e che le progura dolore a una gamba] Ormai è una parte di me, non lo vivo come un ostacolo. Ho deciso di parlarne solo per spronare gli adolescenti a sognare in grande, a osare come ho fatto io.
Un po' rimpiango di non avere vissuto l'adolescenza come i miei coetanei e di non avere avuto tempo per me stessa. Però ho scelto un percorso diverso e sono stata molto fortunata. "L'ultimo bacio" mi ha dato subito la popolarità. Grazie a quel film ho potuto viaggiare, trasferirmi a Roma e conoscere registi importanti: un'opportunità unica per me, che venivo dalla provincia.
L'aiutare a riflettere sulla vita rientra nella missione della Chiesa, che gode nel vedere gli adolescenti sbocciare come fiori al sole, primizia del frutto abbondante che verrà.
Frasi sugli adolescentiFrasi sui fioriFrasi sull'adolescenza
Mio padre è un medico illuminato che mi manda sms in latino maccheronico. Mia madre insegnava disegno e storia dellarte. Io ero una adolescente un po inquieta: mi ribellavo, scappavo di casa per andare alle feste, quelle robe lì. Eppure ho sempre frequentato le Orsoline. Anche Moana Pozzi andava a scuola dalle suore.
Partecipai al provino di una soap per adolescenti dove c'erano migliaia di ragazzi provenienti da tutta lArgentina. Lì ho capito che bisogna essere tenaci, crederci, avere fiducia in sé. Comunque feci il provino di sabato e il martedì dopo ero già sul set.
Fellini era un personaggio meraviglioso che aveva in sè la purezza e l'allegria dell'adolescenza unita alla saggezza da centenario, era un grande artista e conoscerlo è stato come aprire la finestra su un paesaggio che non si sapeva che ci fosse.
Sei anni fa, in campagna, guardando il sole che tramontava dietro nuvole che sembravano tratti di penna un po' spento, un po' strabico, come ingabbiato qualcuno disse: "Occhio di capra: domani piove". Non lo sentivo dire da molti anni. Annotai l'espressione su un foglietto; e così ogni volta da allora che ne sentivo o ne ritrovavo nella memoria altre di uguale originalità e lontananza. Foglietto su foglietto, le "voci" hanno fatto libro: esile quanto è (e quanto si vuole), ma per me "importante". Da un certo punto di vista lo si può considerare, come ora di dice in accademia, un lavoro "scientifico": per me lo è, ma di quella "scienza certa" che è l'amore al luogo in cui si è nati, alle persone, alle cose, alle parole di cui la nostra vita, nell'infanzia e nell'adolescenza si è intrisa.
Lotto per ogni adolescente che si è sentito come mi sono sentita io, e si sente ancora come mi sento io. Fa male sapere quanto sangue autentico e sincero scorra nel mio spirito e rendersi conto che la gente lo ignori... perché vedono ali e rossetti e basta, perché non capiscono. Voglio soltanto essere una regina per loro e a volte non mi sento tale. Non si tratta più di essere vincente per me stessa, ma di essere una vincente per loro.
Quando stai con una persona da 12 o 13 anni è un po come se il rapporto entrasse nelletà delladolescenza, senti il matrimonio una fatica, senti la fatica di portare giù i bidoni della spazzatura. Ma laccettazione di portare giù i bidoni della spazzatura è andare oltre. Perché il problema non è lì. Se non è lì allora è quella cosa che si supera, come ladolescenza appunto, ma devi dare il tempo anche allaltro di entrare in questa armonia. E allora devi cercare di starci dentro, ti può portare via soltanto un altro grande sentimento. Sennò rischi di scalpitare solo per scalpitare e quindi bruciare tutto.
Quella prima domanda, se ci sia in genere verità, potrebbe apparire comparabile con il primo tremante colloquio di un adolescente con una fanciulla, il cui risultato era la certezza che ella lo amava.
Si vedono ogni giorno innamorati che uccidono le amanti, mogli che uccidono i mariti, mariti che uccidono le mogli, padre che uccidono i figli, figli che uccidono i genitori, fratelli che ammazzano i fratelli, ladri che ammazzano i derubati, criminali che sopprimono i polizziotti, polizziotti che sopprimono i criminali e perfino fanciulli e adolescenti che per gioco o per gola di pochi soldi strangolano e sgozzano i loro coetanei. Gli stati non sono meno risolutamente omicidi dei cittadini che li compomgono: le guerre di sterminio sono ancora frequenti e in quasi tutti i paesi cristiani i codici ammettono solennemante il diritto di contravvenire a uno dei più antichi e perentori comandamenti di Dio. Anche ai tempi nostri come in quelli delle "Soirées de St. Petersbourg" di Giuseppe de Maistre c'è sulla terra un perenne "ruissellement de sang".
L'adolescenza mi illuse, la gioventù mi traviò, ma la vecchiaia mi ha corretto e con l'esperienza mi ha messo bene in testa che era vero quel che avevo letto tanto tempo prima; che i godimenti dell'adolescenza sono vanità.
Nell'arco della vita puoi incontrare un sacco di persone e di qualcuna diventare veramente amico. Ma chi ha passato con te il periodo dell'adolescenza conserva un posto speciale. Forse più ancora dei compagni dell'infanzia.
Mi piacevano i western. I film di cow-boy mostrano una concezione molto sintetica della giustizia: da una parte i buoni, dall'altra i cattivi. Era semplicistica, ma per gli adolescenti era anche il miglior modo di identificarsi con gli eroi che si muovevano sullo schermo. A quell'età si ha bisogno di una realtà bicolore, tutto nero o tutto bianco.
I film sono il mio album fotografico pubblico: immagini della mia infanzia, adolescenza e giovinezza che mi sono ritrovato a dividere con gli altri. Poi ci sono io, Daniel, con la mia vita. Perché ti giuro che io ho avuto e ho un mio privato. Mi mancherà, Harry? Come faccio a dirlo?! Non programmo il futuro. Cosa farò dopo?
Un tempo si rappresentava il somaro in piedi, dietro la lavagna, con in testa un cappello da asino. Questa immagine non stigmatizzava alcuna categoria sociale particolare, mostrava un bambino qualsiasi, messo nell'angolo perché non aveva studiato la lezione, non aveva fatto i compiti, oppure aveva fatto cagnara nell'ora di Daudet, alias Cosino. Oggi, e per la prima volta nella nostra storia, un'intera categoria di bambini e di adolescenti è quotidianamente, sistematicamente bollata come fatta da somari emblematici. [...] Non contenti di far loro subire qualcosa di molto simile a un apartheid scolastico, dobbiamo anche considerarli una malattia nazionale: sono tutti i giovani di tutte le 'banlieues.
Poco più che adolescente lasciai il Sudafrica per lavorare a Milano, come modella. All'epoca non avevo nulla, se non una piccola frase preziosa che mi aveva insegnato mia madre: "Qualsiasi cosa accada, pensa che potrai sopportarlo, superarlo, quindi scegliere ciò che vuoi davvero".
Frasi su MilanoFrasi sugli adolescentiFrasi sull'adolescenza
L'idea di concedere a un gruppo di adolescenti l'opportunità di giocare liberamente con un computer era nata al Club delle Mamme della Lakeside, la scuola privata che frequentavo. Le mamme avevano deciso che il ricavato di un'asta di oggetti usati venisse impiegato per installare un terminale e consentire agli allievi di utilizzarlo per alcune ore. Offrire la possibilità di usare un calcolatore era un'iniziativa a dir poco sorprendente per la Seattle della fine degli anni Sessanta, e per questo sarò sempre loro grato.
Credo che abbia male influito sulla mia infanzia e sulla mia adolescenza l'infiltrarsi progressivo in me di un'idea certo aberrante: quella dell'impossibilità di partecipare attivamente al gioco della vita in quanto io ne sarei stato presto escluso. Io soffrivo di varie forme di allergia e a quei tempi la diagnosi poteva essere abbastanza confusa, dubbia. L'asma, la pollinosi che mi tormentavano fin da piccolo erano talvolta interpretate come fatti che potevano aggravarsi, in teoria, anche a breve scadenza.