Dunque il sesso come fonte di vita e la vita come riproduzione dell'armonia. Il gesto sessuale, come gesto di creazione dove non ci si impiglia, come da noi, in nascite o aborti, ma dove in un punto si celebra il senso del cielo, della terra e delle diecimila cose che in composta armonia abitano il cielo e la terra. Perché noi occidentali crediamo nelle stelle e negli oroscopi che cadono dalle stelle e abbiamo dimenticato che i nostri gesti lenti, agili o violenti modificano le stelle, il loro equilibrio, la loro luce, il loro giro? Il gesto dell'uomo crea armonia o disarmonia nell'universo e il nostro sesso, da gesto che compone, può diventare dissolvenza non tanto di noi, ma del cosmo che non ci ignora.
Perché nessuno ci suggerisce i punti in cui fare attenzione? Qua il ghiaccio è più fino, là ha più spessore, procedere, deviare, arretrare, fermarsi, evitare. Perché dobbiamo sempre portarci dietro il peso dei gesti non fatti, delle frasi non dette? Quel bacio che non ho dato, quella solitudine che non ho abbracciato. Perché fin dalla nascita viviamo immersi in questa straordinaria ottusità?
Alla maggior parte degli uomini e delle donne non è data, né per nascita né coi propri sforzi, la possibilità di diventare ricchi e potenti, mentre il sapere è alla portata di chiunque.
La nascita implica la morte, la vittoria implica la caduta, la felicità implica l'infelicità. Viviamo in un mondo davvero triste e non degno di essere vissuto.
Io vedo te, poi qualcun altro, e così all'infinito. Dalla nascita alla morte non faccio altro che vedere oggetti. Ma colui che vede, che osserva questo processo, viene dimenticato, smarrito nella folla. La folla è costituita di oggetti e il soggetto va perduto.
Ogni essere umano viene programmato dalla nascita a essere cristiano, hindu, ebreo, mussulmano. Il bambino nasce innocente, ma immediatamente viene appesantito da migliaia di concetti, coi quali vive poi tutta la vita.
Frasi sulla nascita
DiOsho Rajneesh
Luomo potrebbe portare in collisione i pianeti, potrebbe creare i soli e le stelle, il suo calore e luce, potrebbe originare la vita in tutte le sue forme infinite. Generare, a suo piacimento, la nascita e la morte della materia sarebbe il più grande atto dell'uomo che gli darebbe il dominio della creazione fisica, rendendo possibile la realizzazione del suo fine ultimo.
Uno disse che in suo paese nasceva le più strane cose del mondo. Laltro rispose: "Tu che vi se nato, confermi ciò esser vero, per la stranezza della tua brutta presenza".
Alla nascita l'uomo è molle e debole, | alla morte è duro e forte. | Tutte le creature, l'erbe e le piante | quando vivono son molli e tenere | quando muoiono son aride e secche. | Durezza e forza sono compagne della morte, | mollezza e debolezza sono compagne della vita. | Per questo | chi si fa forte con le armi non vince, | L'albero che è forte viene abbattuto. | Quel che è forte e robusto sta in basso, | quel che è molle e debole sta in alto.
Avevo appena superato tutto un anno di castità basata sulla personale convinzione che la lussuria è la causa diretta della nascita la quale è la causa diretta del dolore e della morte e veramente senza esagerare ero giunto al punto di considerare la lussuria offensiva e addirittura crudele.
Oggi si assiste alla nascita di una nuova ondata di interesse per la speculazione filosofica. Per un certo periodo, nel diciannovesimo secolo, la dissoluzione di antiche dottrine sotto l'influenza della scienza, favorì la diffusione di un materialismo razionale, di cui furono cospicui esempi Huxley ed Haeckel, ma il successivo infrangersi degli standard morali, nella confusione della liberazione mentale, ha provocato un senso di inquietudine e di panico cerebrale, e per il momento assistiamo al divertente spettacolo di un brancolare alla ricerca di rifugio sotto l'ala di credenze soprannaturali concepite ciecamente al di fuori della riflessione intelligente, o tenuamente modificate così da accordare un sistema di origine extrarazionale con quante più verità scientifiche possibili.
[Su Gesù] La sua consegna nelle mani di Maria alla sua nascita e alla sua morte resta più centrale che non la sua consegna nelle mani del ministero. Prima che compaia nella Chiesa il ministero maschile, la chiesa è già in atto come donna ed ausiliatrice dell'uomo.
Il fatto che l'uomo sia capace d'azione significa che da lui ci si può attendere l'inatteso, che è in grado di compiere ciò che è infinitamente improbabile. E ciò è possibile solo perché ogni uomo è unico e con la nascita di ciascuno viene al mondo qualcosa di nuovo nella sua unicità.
Il miracolo che salva il mondo, il dominio delle faccende umane, dalla sua normale, 'naturale' rovina è in definitiva il fatto della natalità, in cui è ontologicamente radicata la facoltà dell'azione. È, in altre parole, la nascita di nuovi uomini e il nuovo inizio, l'azione di cui essi sono capaci in virtù dell'esser nati. Solo la piena esperienza di questa facoltà può conferire alle cose umane fede e speranza, le due essenziali caratteristiche dell'esperienza umana che l'antichità greca ignorò completamente. È questa fede e speranza nel mondo che trova forse la sua più gloriosa e stringata espressione nelle poche parole con cui il vangelo annunciò la 'lieta novella' dell'avvento: 'Un bambino è nato per noi'".
Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell'illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco.
Noi abbiamo spezzato la tirannia del privilegio, abbiamo posto fine ad antiche ingiustizie, cancellato titoli e poteri ai quali nessun uomo aveva diritto, abbiamo posto fine alle assegnazioni per censo e per nascita delle più alte, prestigiose e ambite cariche dello Stato, della Chiesa, dell'Esercito e in ogni singolo distretto tributario di questo nostro grande corpo politico: lo Stato di Francia.