Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: cera quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava linfinito... perché la lettura è unimmortalità allindietro.
Frasi sui libriFrasi sull'immortalitàFrasi sulla lettura
DiUmberto Eco
Le opere letterarie ci invitano alla libertà dell'interpretazione, perché ci propongono un discorso dai molti piani di lettura e ci pongono di fronte alle ambiguità e del linguaggio e della vita.
La dolorosa meraviglia che ci procura ogni rilettura dei grandi tragici è che i loro eroi, che avrebbero potuto sfuggire a un fato atroce, per debolezza o cecità non capiscono a cosa vanno incontro, e precipitano nell'abisso che si sono scavati con le proprie mani.
Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all'interno della nostra memoria. Ogni bel libro porta qualche elemento, un'aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro.
Non ho niente da insegnare. Voglio soltanto divertire. Ma divertendosi con le mie storie i bimbi imparano la cosa più importante: il gusto della lettura.
Le mie fotografie non vogliono andare al di là della superficie, sono piuttosto letture di ciò che sta sopra. Ho una grande fede nella superficie che, quando è interessante, comporta in sé infinite tracce.
La difesa della libertà di stampa significa salvare per le future generazioni il lascito immenso della lettura, da cui dipende tutta intera la trasmissione del patrimonio culturale della nostra civiltà e la possibilità che continui ad esistere un valido sistema di istruzione.
Le letture filosofiche sono conversazioni con intelligenze squisite, al calore delle quali le nostre idee germogliano. Sotto il sole di Platone, di Descartes, di Kant nascono ugualmente, a seconda del seme, rose o rape.
Lo studio è sempre stato per me il rimedio sovrano contro il disgusto della vita, e non ho mai provato un dolore che un'ora di lettura non sia riuscita a far svanire.
Io posso solo dire che i miei lavori partono da delle immagini, molteplici, pescate da non so dove. Inizio a pensarci, cerco di attaccarle e di limarle finché sono semplici ma allo stesso tempo aperte, ricche di tante possibili letture.
Mi piace pensare che ci sia la varietà necessaria per poter avere da ogni canzone una diversa chiave di lettura.
[Intervista, Raro!, n.° 223, luglio-agosto 2010]
La conquista del potere da parte del proletariato non conclude la rivoluzione, ma la apre soltanto.
[citato in "Prima di morire Appunti e note di lettura", Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1998]
Le carceri sono luoghi favorevoli alla lettura dei testi di filosofia. Silvio Spaventa, zio di Croce, spese, e spese bene, gli anni dell'ergastolo nella meditazione delle opere di Hegel.
È stata la lettura delle sue opere e la costante meditazione sulle sue idee che mi ha suggerito questo sistema. Nonostante gli ostacoli di ogni genere, Pestalozzi, sorretto da un grande incoercibile sentimento, l'amore per i poveri ed i diseredati, è riuscito a fare una scoperta intellettuale destinata a rivoluzionare il mondo. Egli ha previsto un tipo di istruzione adatto per il popolo; con la forza dell'ingegno e dell'amore, ha creato una vera educazione nazionale capace di risollevare i singoli Stati e tutta l'umanità dalle deplorevoli condizioni in cui sono caduti.
Il distacco dalla scuola fu una grande amarezza. Amavo molto la lettura e ogni pagina di libro era come una rivelazione per me. Avevo sete di quelle rivelazioni.
Da studente, la lettura dei classici, che di solito si subisce come una tortura, a me piacque molto. È nata forse lì una mia simpatia per Cicerone, che mi portò fino a presiedere un istituto di studi sul grande Arpinate.