I ragazzi che figurano a scuola non sono quelli che faranno la migliore riuscita quando saranno adulti ed entreranno nel mondo: è una cosa nota da sempre.
Mozart è il maestro della perfetta, incorrotta bellezza nella quale vibra, febbrile, anche un'enigmatica nota sinistra, l'elemento sulfureo, demoniaco. È il fanciullo prodigio che ha attraversato le corti europee, ha sintetizzato ogni esperienza musicale precedente, conosce i segreti risvolti dell'animo umano, i vertici e gli abissi, mantiene, anche da adulto, uno straordinario candore infantile.
Della disillusione siamo responsabili noi adulti, che, aderendo incondizionatamente al "sano realismo" del pensiero unico incapace di volare una spanna oltre il business, il profitto e l'interesse individuale, abbiamo abbandonato ogni vincolo di solidarietà, ogni pietà per chi sta peggio di noi, ogni legame affettivo che fuoriesca dallo stretto ambito familiare. Inoltre abbiamo inaugurato una visione del mondo che guarda alla terra e ai suoi abitanti solo nell'ottica del mercato.
Odio il punto esclamativo, questo gran pennacchio su una testa tanto piccola, questa spada di Damocle sospesa su una pulce, questo gran spiedo per un passero, questo palo per impalare il buon senso, questo stuzzicadenti pel trastullo delle bocche vuote, questo punteruolo da ciabattini, questa siringa da morfinomani, questa asta della bestemmia, questo pugnalettaccio dell'enfasi, questa daga dell'iperbole, quest'alabarda della retorica. Quando, come s'usa nei nostri tempi scamiciati, ne vedo due o tre in fila sul finir d'un periodo, che sembrano gli stecchi sul didietro di un'oca spennata, chiudo il libro perché lo sento bugiardo. Adesso v'è anche chi te l'accoppia con l'interrogativo, che par di veder Arlecchino appoggiato a Pulcinella. Tanto odio questa romantica lacrimuccia nera quando la vedo sgocciolare sulla povera candida pagina, che in essa mi immagino di scoprire or la causa or l'effetto, certo il chiaro simbolo di tutti i mali delle nostre lettere, arti e costumi. E se potessi far leggi, bandirei il punto esclamativo dalla calligrafia, dalle tipografie, dalle macchine da scrivere, dall'alfabeto Morse, con la speranza che a non vederlo più gli italiani se ne dimenticassero anche nel parlare e nel pensare, e pian piano espellessero dal loro sangue questo microbo aguzzo il quale dove arriva fa imputridire i cervelli e la ragione e rimbambisce gli adulti, accieca i veggenti, instupidisce i savi, indiavola i santi... Il punto esclamativo è il servo scemo dell'interiezione.
Queste due persone molto anziane sono il padre e la madre del signor Bucket.
Si chiamano Nonno Joe e Nonna Josephine.
Invece queste altre due persone molto anziane sono il padre e la madre della signora Bucket. Si chiamano Nonno George e Nonna Georgina.
Questo è il signor Bucket. E questa è la signora Bucket. Il signor Bucket e sua moglie hanno un figlio che si chiama Charlie Bucket.
Questo qui è Charlie. Piacere. Molto piacere. Molto, molto piacere. È molto lieto di conoscervi. Tutta la famiglia i sei adulti (contateli pure) e il piccolo Charlie Bucket viveva in una casetta di legno alla periferia di una grande città.
O guardo i crepuscoli, le mattine | su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo, | come i primi atti della Dopostoria, | cui io assisto, per privilegio d'anagrafe, | dall'orlo estremo di qualche età | sepolta. Mostruoso è chi è nato | dalle viscere di una donna morta. | E io, feto adulto, mi aggiro | più moderno d'ogni moderno | a cercare i fratelli che non sono più.
Durante ladolescenza ossia nel crescere, luomo ha bisogno di molto nutrimento; per ladulto e specialmente pel vecchio la moderazione nel cibo è indispensabile virtù per prolungare la vita.
Un bambino può insegnare sempre tre cose a un adulto: a essere contento senza un motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
A mano a mano che invecchia, l'uomo intelligente deve simulare la sicurezza dogmatica dell'adulto. Per proteggere l'adolescente che continua a vivere in lui.
Tienimi tra le braccia, sono un bimbo proprio come te! Ma la tua mamma ci vedeva qualcosa di sbagliato: non voleva che dormissi troppo a lungo con un ragazzo. È una cosa seria nel mondo degli adulti! Forse faresti meglio a dormire con una Barbie...
Hold me in your arms I'm just a boy like you! But your mama thought there was somethin' wrong: didn't want you sleeping with a boy too long. It's a serious thing in the grown-up world! Maybe you'd be better with a Barbie girl... [da Toy Boy]
Il primo effetto collaterale della democrazia in Iraq è la comparsa di migliaia di prostitute sulle strade polverose di Bagdad. Non sono arrivate coi carri armati americani. Lavoravano già al tempo di Saddam, però di meno e di nascosto, perché in un afflato di moralizzazione (altrui) il tiranno aveva preso l'abitudine di farle accoppare in pubblico con un colpo di scimitarra. Adesso si aggirano senza paura, mostrando abiti sgargianti e centimetri di carne al sole. Qualcuno dubita che si tratti di una grande conquista democratica. Lo pensano anche gli iracheni che non hanno soldi per pagarle: la democrazia, senza denaro, può diventare un affronto [...]. Si rivela così il segreto intimo delle democrazie. Mentre le dittature di ogni colore sorgono sempre dall'ambizione di modificare la natura umana (perciò sono tutte bigotte), esse si accontentano di prenderla così com'è, rinunciando alla pretesa di contenerne i vizi e cercando solo di limitarne gli orrori. Per questo la democrazia liberale è contestata dai giovani, che sognano un mondo migliore, e difesa dagli adulti, che hanno smesso di illudersi.
addimuru. Dal verbo "addimurari", ritardare, questa parola d'intesa tra adulti, a inganno dei bambini. Una madre tediata dai bambini mentre sbriga le faccende di casa, a liberarsene li manda da una parente o da una vicina a chiedere "tanticchia d'addimuru", un poco: quasi fosse un ingrediente da cucina. La parente o la vicina capisce che deve trattenerli, e inventare qualcosa che li trattenga. A meno che non abbia per sua parte da fare: e li rimanda alla madre dicendo che di "addimuru" è sprovvista.
Non si diventa adulti con troppi vizi o evitando di prendere decisioni da soli. Non dico di essere stata plagiata, ma quando mi sono ritrovata sola con me stessa sono stati dolori.
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I bambini vennero presto per assistere all'impiccagione.
Era ancora buio quando i primi tre o quattro uscirono furtivamente dai casolari, silenziosi come gatti nei loro stivali di feltro.
Uno strato di neve fresca copriva il paese come una nuova mano di colore e le loro ombre furono le prime a intaccarne la superficie immacolata. Passarono tra le casupole di legno camminando sul fango ghiacciato delle viuzze e raggiunsero la piazza del mercato dove attendeva la forca.
I bambini disprezzavano tutto ciò che gli adulti tenevano in considerazione. Spregiavano la bellezza e schernivano la bontà. Ridevano fragorosamente alla vista di uno storpio e se vedevano un animale sofferente lo uccidevano a sassate. Si vantavano delle loro ferite e ostentavano le cicatrici con orgoglio, e riservavano il massimo rispetto alle mutilazioni: un ragazzetto privo di un dito poteva essere il loro re. Amavano la violenza; erano capaci di percorrere miglia e miglia per vedere il sangue, e non mancavano mai a un'impiccagione.
Un giorno mi piacerebbe fare un libro fotografico con immagini di me insieme a bambini di tutto il mondo... I bambini sanno qualcosa che la maggior parte della gente ha dimenticato. I bambini subiscono una fascinazione per la loro esperienza quotidiana che è molto speciale e che sarebbe di grande aiuto agli adulti se potessero imparare a capirla e a rispettarla.
Esistono talune persone che, una volta diventate adulte, dimenticano quanto sia stato terribile il compito di imparare a leggere. Trattasi forse del più grande sforzo cui un essere umano possa accingersi, e deve essere compiuto da bambini. L'adulto riesce di rado nell'impresa... la riduzione dell'esperienza a una serie di simboli. Per mille volte mille anni gli uomini sono stati analfabeti e hanno imparato questo trucco - questa magia - soltanto negli ultimi diecimila anni dei mille volte mille.
Qualunque sia l'importanza della "grazia germinale", bisogna guardarsi da un giansenismo biologico che supporrebbe l'essere predeterminato nell'uovo che gli dette origine. L'ambiente interviene possentemente nella realizzazione umana. Ed è per ciò che sarebbe abusiva la pretesa di apprezzare, anche grossolanamente, il valore nativo degli individui, in una società come la nostra, dove infierisce una tale diversità di condizioni. Quanti esseri ben concepiti hanno avuto la fortuna di nascere male! L'uomo nasce differente dall'uomo, è vero, ma finché l'uomo non sarà trattato come l'uomo, sarebbe fuori luogo riferire le inuguaglianze apparenti alle inuguaglianze originali. Evitiamo di giudicare l'uovo dall'adulto.
Mi ricordo benissimo dei miei undici anni: a quell'età si è del tutto impotenti. Ma i bambini hanno un mondo segreto che per gli adulti sarà sempre impenetrabile.
Frasi sugli adultiFrasi sui bambini
DiJ.K. Rowling
Un vero scrittore non scrive in una lingua appresa da adulto, ma nella lingua che conosce sin dall'infanzia.