Io non credo in nessun Dio veramente pensante che prende nota della caduta di ogni uccello in Australia e ogni insetto in India, un Dio che registra tutti i nostri peccati in un librone d'oro e ci giudica quando moriamo... non voglio credere in un Dio che crei volontariamente persone cattive e poi volontariamente le spedisca ad arrostire nell'inferno che ha creato lui. Questo no. Però credo che ci debba essere qualcosa.
Sono stato in India per supportare un'associazione che avvia le donne al lavoro, togliendole dalla strada. È stata forse l'esperienza più edificante che abbia fatto in vita mia. Considerate che io da quando ho quindici anni giro con un jet privato per gli hotel più lussuosi del mondo; ritmi come questi possono distoglierti da quelle che sono le cose veramente importanti, nella vita. In India mi sono ritrovato in una realtà completamente diversa, tra persone che ogni giorno lottavano per sopravvivere: è stato molto salutare vivere questa esperienza, sia come uomo che come artista.
Nagarjuna fu uno dei più grandi Maestri che l'India abbia mai prodotto, del calibro del Buddha, Mahavira e Krishna. E Nagarjuna era un genio raro. A livello intellettuale non esiste paragone possibile con nessun altro al mondo. Capita raramente un intelletto così acuto e penetrante.
Se fossi un inglese, dovrei stimare l'uomo che ha consigliato una guerra con la Cina ad essere il nemico più grande del mio paese. Voi sareste stati battuti alla fine, e forse sarebbe seguita una rivoluzione in India.
Signori imperadori, re e duci e tutte altre genti che volete sapere le diverse generazioni delle genti e le diversità delle regioni del mondo, leggete questo libro dove le troverrete tutte le grandissime maraviglie e gran diversitadi delle genti d'Erminia, di Persia e di Tarteria, d'India e di molte altre province. E questo vi conterà il libro ordinatamente siccome messere Marco Polo, savio e nobile cittadino di Vinegia, le conta in questo libro e egli medesimo le vide. Ma ancora v'à di quelle cose le quali elli non vide, ma udille da persone degne di fede, e però le cose vedute dirà di veduta e l'altre per udita, acciò che 'l nostro libro sia veritieri e sanza niuna menzogna.
A far uso di cocaina ho cominciato da ragazzo. Perchè lo facevano gli altri, per divertimento, e soprattutto per la voglia di provare. Mi è sempre piaciuto provare di tutto, e l'ho fatto. E non parlo solo di droghe. Vale per il cibo: in India, ho mangiato le formiche e i grilli fritti. Mi sono fermato solo di fronte al cervello di scimmia, che mi hanno servito a tavola in Thailandia.
L'accento posto fin dall'inizio sull'individuo piuttosto che sul Tutto. Le stesse realtà globali, come lo Stato, nella tradizione europea sono al servizio dell'individuo, che è il protagonista. È un filo rosso che risale alla polis greca, al concetto stoico e cristiano di persona e continua con l'umanesimo, l'illuminismo, il liberalismo, la democrazia e il socialismo democratico. Per questo credo che le radici ebraico-cristiane facciano parte del patrimonio europeo. Credo che la differenza essenziale tra civiltà occidentale e orientale consista in questo. Grandissime civiltà, come l'India, sono diverse. Nella Bhagavad Gita, il testo sacro indiano, prevale il senso della totalità. [Corriere della sera, 14 novembre 2004]
La gente si aggrappava ciecamente a tutto quello che trovava: comunismo, macrobiotica, zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo, orge, ciclismo, erbe aromatiche, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana, India, pittura, scultura, composizione, direzione dorchestra, campeggio, yoga, copula, gioco dazzardo, alcool, ozio, gelato allo yoghurt, Beethoven, Bach, Budda, Cristo, meditazione trascendentale, succo di carota, suicidio, vestiti fatti a mano, viaggi aerei, New York City, e poi tutte queste cose sfumavano e non restava niente. La gente doveva trovare qualcosa da fare mentre aspettava di morire. Era bello avere una scelta: Io lavevo fatta da un pezzo la mia scelta.