L'elemosina dà solo al donatore l'impressione di fare qualcosa e chi raccoglie denaro mendicando non è motivato a migliorarsi. Mendicare priva l'uomo della sua dignità, togliendoli l'incentivo a provvedere alle proprie necessità con il lavoro, lo rende passivo.
Fare l'elemosina a un uomo nudo, per strada, non esaurisce gli obblighi dello Stato, che deve assicurare a tutti i cittadini la sopravvivenza, il nutrimento, un vestire dignitoso, e un modo di vivere che non contrasti con la sua salute.
- Uh! Il Drago!
Le due bambine, che s'erano messe a giocare presso il muricciolo del ponticello dove la zia le aveva appostate per chiedere l'elemosina ai passanti, alla vista del vecchio che arrivava a cavallo all'asino, s'erano subito rimesse a sedere, la maggiore sul muricciolo, la minore per terra; e ripetevano insieme sottovoce:
- Uh! Il Drago! Il Drago!
Voi lavorate per assecondare il ritmo della terra e l'anima della terra.
Poiché oziare è estraniarsi dalle stagioni e uscire dal corso della vita, che avanza in solenne e fiera sottomissione verso l'infinito.
Quando lavorate siete un flauto attraverso il quale il sussurro del tempo si trasforma in musica. Chi di voi vorrebbe essere una canna silenziosa e muta quando tutte le altre cantano all'unisono?
Sempre vi è stato detto che il lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che quando lavorate esaudite una parte del sogno più remoto della terra, che vi fu dato in sorte quando il sogno stesso ebbe origine.
Vivendo delle vostre fatiche, voi amate in verità la vita.
E amare la vita attraverso la fatica è comprenderne il segreto più profondo.
Ma se nella vostra pena voi dite che nascere è dolore e il peso della carne una maledizione scritta sulla fronte, allora vi rispondo : tranne il sudore della fronte niente laverà ciò che vi è stato scritto.
Vi è stato detto che la vita è tenebre e nella vostra stanchezza voi fate eco a ciò che è stato detto dagli esausti.
E io vi dico che in verità la vita è tenebre fuorché quando è slancio,
E ogni slancio è cieco fuorché quando è sapere,
E ogni sapere è vano fuorché quando è lavoro,
E ogni lavoro è vuoto fuorché quando è amore;
E quando lavorate con amore voi stabilite un vincolo con voi stessi, con gli altri e con Dio.
E cos'è lavorare con amore?
È tessere un abito con i fili del cuore, come se dovesse indossarlo il vostro amato.
È costruire una casa con dedizione come se dovesse abitarla il vostro amato.
È spargere teneramente i semi e mietere il raccolto con gioia, come se dovesse goderne il frutto il vostro amato.
È diffondere in tutto ciò che fate il soffio del vostro spirito,
E sapere che tutti i venerati morti stanno vigili intorno a voi.
Spesso vi ho udito dire, come se parlaste nel sonno:
Chi lavora il marmo e scopre la propria anima configurata nella pietra, è più nobile di chi ara la terra.
E chi afferra l'arcobaleno e lo stende sulla tela in immagine umana, è più di chi fabbrica sandali per i nostri piedi.
Ma io vi dico, non nel sonno ma nel vigile e pieno mezzogiorno, il vento parla dolcemente alla quercia gigante come al più piccolo filo d'erba;
E che è grande soltanto chi trasforma la voce del vento in un canto reso più dolce dal proprio amore.
Il lavoro è amore rivelato.
E se non riuscite a lavorare con amore, ma solo con disgusto, è meglio per voi lasciarlo e, seduti alla porta del tempio, accettare l'elemosina di chi lavora con gioia.
Poiché se cuocete il pane con indifferenza, voi cuocete un pane amaro, che non potrà sfamare l'uomo del tutto.
E se spremete l'uva controvoglia, la vostra riluttanza distillerà veleno nel vino.
E anche se cantate come angeli, ma non amate il canto, renderete l'uomo sordo alle voci del giorno e della notte.
Se non riuscite a lavorare con amore, ma solo con disgusto, è meglio per voi lasciarlo e, seduti alla porta del tempio, accettare l'elemosina di chi lavora con gioia.
Non ho bisogno di un vecchio. Questo non è un grande ranch, e io non posso permettermi di dar da mangiare a un vecchio e di pagargli il conto del dottore. Devi pur avere dei parenti o degli amici. Va' da loro. Andare dagli estranei è come chiedere l'elemosina.
Come può una persona fare l'elemosina a un povero uomo con un cuore pulito quando crede, e ha interesse a credere, che ci sia un Dio che tiene il punteggio in cielo, che guarda verso il basso e annuisce in segno di approvazione?
Nell'Italia settentrionale, nelle Prealpi vicine a Locarno, sorgeva una volta un castello di proprietà di un vecchio Marchese italiano: venendo dal Passo San Gottardo se ne scorgono ancora le rovine. Il castello aveva ampie stanze dagli alti soffitti e, in una di queste, un giorno la castellana, impietositasi per una vecchia inferma che si era presentata alla sua porta per chiedere l'elemosina, le aveva permesso di riposare su un pagliericcio che aveva fatto preparare per lei.
Nel bel mezzo dei disordini degli spiriti vi sono due cose da evidenziare per rassicurare i cristiani deboli:
la Chiesa è ancora la sola istituzione in cui si sono rifugiati l'eroismo e la devozione.
il Cattolicesimo è ancora in grado di rinnovare i prodigi dei suoi primi secoli.
Forse io mi appassiono molto per un progetto senza consistenza. Ma a dire il vero più vedo agire contro di noi, più vorrei vedere noi stessi agire per la difesa della verità e del bene. È impossibile che una città così caritatevole come Parigi non si associ ad un genere di elemosina che è al più sacra di tutte, l'elemosina della verità.
[A Dominique Meynis, Parigi, 12 luglio 1845]
Ahimè! Noi vediamo ogni giorno la scissione iniziata nella Società farsi più profonda: non sono più le opinioni politiche che dividono gli uomini; non si tratta delle opinioni, ma degli interessi; da una parte il campo dei ricchi, dall'altra il campo dei poveri. Nell'uno, l'egoismo che tutto vuole avere; nell'altro, l'egoismo che vorrebbe impadronirsi di tutto: tra loro un odio irriducibile, la minaccia di una prossima guerra, che sarà una guerra di sterminio. Rimane un solo mezzo di salvezza, ed è che, in nome della Carità, i Cristiani si frappongano fra i due campi, che vadano transfughi benefici, dall'uno all'altro campo, che ottengano dai ricchi molte elemosine, dai poveri molta rassegnazione, che portino ai poveri dei doni, ai ricchi parole di riconoscenza, che li abituino a guardarsi nuovamente come fratelli, che comunichino loro un po' di mutua Carità, e questa Carità, paralizzando, soffocando l'egoismo delle due parti, attenuando ogni giorno le antipatie, farà rimuovere i campi. Essi distruggeranno le loro barriere di pregiudizi, getteranno via le loro armi di collera e marceranno l'uno incontro all'altro, non per combattersi, ma per fondersi, abbracciarsi e fare un unico gregge sotto un solo pastore.
[A Leonce Curnier, Lione, 9 marzo 1837]
Attraverso l'esercizio della solitudine si coltiva la dignità: trovo estremamente più dignitoso chiedere l'elemosina che fare le scarpe al proprio collega in ufficio.
Si lamentano degli zingari? Guardateli come vanno in giro a supplicare l'elemosina di un voto: ma non ci vanno a piedi, hanno autobus che sembrano astronavi, treni, aerei: e guardateli quando si fermano a pranzo o a cena: sanno mangiare con coltello e forchetta, e con coltello e forchetta si mangeranno i vostri risparmi. L'Italia appartiene a cento uomini, siamo sicuri che questi cento uomini appartengano all'Italia?
[da Fondazione Fabrizio De André]
La religione cattolica è un'istruzione a elemosinare il cielo, visto che sarebbe troppo incomodo guadagnarselo. I preti sono gli intermediari di questa elemosina.
Il Maestro di tutte le cose è colui che comanda alle relazioni esterne tra gli uomini: l'amicizia, la pietà, l'elemosina, la fedeltà, la devozione, la generosità, il lavoro. I suoi poteri si fermano alla soglia di quel che qui in Europa intendiamo per metafisica o teologia ma, nel dominio della coscienza interna, vanno molto oltre i poteri di un qualsiasi capo politico europeo.