Non voglio a questa mia Vita far precedere né deboli scuse, né false o illusorie ragioni, le quali non mi verrebbero a ogni modo punto credute da altri; e della mia futura veracità in questo mio scritto assai mal saggio darebbero.
A me piace andar via senza dir niente perché quando saluto mi viene una tristezza pazzesca. Chiedo scusa e comprensione per questa faccenda. Volete mettermi tristezza? No. Voi volete darmi gioia no? Quindi, ecco lasciate che non vi saluti quando vado via, tanto torno.
L'animo umano è fin troppo pronto a scusare le proprie colpe.
Frasi sulle scuse
DiTito Livio
Molti avevano trovato scuse per le mie sconfitte incolpando persone a me vicine, ma io no. Mai. Bisogna essere onesti con se stessi. Me stesso. Non ce l'avevo fatta a superare ostacoli più grossi.
Scusa, scusa se ho portato anche lei, | ah, ah, ma mi si è attaccata al braccio cosa vuoi, | non temere non dà fastidio, | quando piange poi c'è il rimedio.
[da Resta vile maschio, dove vai?]
Qui giace l'Aretin, poeta Tosco. | Che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, | scusandosi col dir: "Non lo conosco"!
[Ironica epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio]
Qui giace il Giovio, storicone altissimo, | Di tutti disse mal, fuorché dell'asino, | Scusandosi col dire: egli è mio prossimo.
[Parafrasando la citazione precedente]
La fiamma dell'ansietà brucia il mio corpo. Verso la gente, mi vergogno profondamente della mia mancanza di discrezione. Vorrei scusarmi con i successivi imperatori e con la gente facendo del mio meglio per la ricostruzione della nazione e per la felicità della gente.
Del resto, previdenza e follia in me han fatto sempre tutt'uno, né ho mai rinunziato all'impossibile con la debole scusa che era, appunto, impossibile.
Sono una pappamolle quando ho a che fare con le persone che amo. Basta chiedermi scusa ed è fatta! È terribile, lo so, dovrei fare uno sforzo per essere più dura.