Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
Nel mondo non ci sono mai state due opinioni uguali. Non più di quanto ci siano mai stati due capelli o due grani identici: la qualità più universale è la diversità.
I lavoratori, senza distinzione di opinioni politiche, sindacali e di fede religiosa, hanno diritto, nei luoghi dove prestano la loro opera, di manifestare liberamente il proprio pensiero.
Essere positivi sempre è ignorare tutto ciò che è importante, sacro o di valore. Essere negativi sempre è essere minacciati dal proprio senso del ridicolo e dall'istantanea inaffidabilità. Tradurre le opinioni è una ricerca ovvia per la prova dell'intelligenza. L'abuso di parole descrittive ma oscure riflette la volontà disperata e sincera, per quanto idiota, di esprimersi.
Io sostengo che una delle caratteristiche di una società aperta sia di tenere in gran conto, oltre alla forma democratica di governo, la libertà di associazione, e di proteggere e anche incoraggiare la formazione di sotto-società libere, ciascuna delle quali possa sostenere differenti opinioni e credenze.
I comunisti non si abbassano a dissimulare le loro opinioni ed i loro fini. Essi proclamano altamente che questi fini non potranno essere raggiunti senza il rovesciamento violento d'ogni ordine di cose attuale. Che le classi dominanti tremino pure all'idea d'una rivoluzione comunista. I proletarii non hanno nulla a perdere, all'infuori delle loro catene: essi hanno un mondo da guadagnare. Proletari di tutti i paesi unitevi!(cap. III.4)
Credo che se si vuole la rigenerazione morale dell'umanità, etiche diverse da quelle di derivazione esclusivamente cristiana debbano coesistere con la morale cristiana; e che il sistema cristiano non costituisca un'eccezione alla regola secondo cui in uno stadio imperfetto dello sviluppo intellettuale umano gli interessi della verità esigono la presenza di opinioni diverse.
L'inclinazione degli uomini, siano essi governanti o semplici cittadini, a imporre agli altri, come norme di condotta, le proprie opinioni e tendenze è così energicamente appoggiata da alcuni dei migliori e dei peggiori sentimenti inerenti all'umana natura, che quasi sempre è frenata soltanto dalla mancanza di potere; e poiché quest'ultimo non è in diminuzione ma in aumento, dobbiamo attenderci che, se non si riesce a erigere una solida barriera di convinzioni morali contro di esso, nella situazione attuale del mondo il male si estenda.
La giovinezza non consiste nel cambiare continuamente opinioni e nella mutevolezza dei sentimenti, ma nel provare quotidianamente, a contatto con la vita, la forza e la tenacia di quelle idee e di quei sentimenti.
Come noi stimiamo le nostre opinioni, considerandole utili, nel caso che siano ammirate dagli altri ed anche quando non lo sono, nello stesso modo dobbiamo stimare le opinioni altrui, purché ne siano degne.
Continuerò a sostenere le opinioni liberali con lo stesso calore, senza sperare, né quasi desiderare di farmi un nome. Le sosterrò per amore della verità e per simpatia per l'umanità.
Che io dica sul serio si vede dal fatto che, se mai avessi aspirato al plauso dei miei contemporanei, avrei dovuto eliminare almeno una ventina di passi della mia opera che contrastano appieno con tutte le loro opinioni e che anzi, in parte, devono loro apparire scandalosi. Ma giudicherei un delitto il sacrificio d'una sola sillaba a quel plauso.