Nulla è cambiato. | Il corpo trema, come tremava | prima e dopo la fondazione di Roma, | nel ventesimo secolo prima e dopo Cristo, | le torture c'erano, e ci sono, solo la terra è più piccola | e qualunque cosa accada, è come dietro la porta.
Un giorno scaturirà dalla mente della scienza una macchina o una forza talmente spaventosa nella sua potenzialità, così assolutamente terribile, che perfino l'uomo, il combattente, colui che è disposto a sfidare la tortura e la morte per infliggere la tortura e la morte, sarà atterrito e allora abbandonerà per sempre la guerra.
Ululato di sirene, [...], grida della folla, ticchettio della pioggia e la sua povera anima torturata, che batteva le ali contro le pareti della testa spezzandole.
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo. Esso consuma, tortura, prostra la vita di milioni di poveri, costringe un intero mondo nelle ferree catene del dispotismo, senza riuscire a spezzare le catene d'oro del tiranno.
Mi pare impossibile, che l'usanza di tormentare privatamente nel carcere per avere la verità possa reggere per lungo tempo ancora.
[da Osservazioni sulla tortura]
Non abbiamo finito di estirpare in gran parte del mondo l'eredità del totalitarismo. Noi abbiamo compiuto l'opera di ricostruzione post-bellica, ma non abbiamo affrontato la ricostruzione morale dopo l'esperienza inaudita della violenza e della tortura che è ancora praticata nel mondo.
Gli animali hanno propri diritti e dignità come noi stessi. [...] Ci sarebbero meno bambini martiri se non ci fossero animali torturati, se non avessimo fatto l'abitudine ai furgoni dove gli animali agonizzano senza cibo e senza acqua diretti al macello. [...] Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi.
Ci sarebbero meno bambini martiri se ci fossero meno animali torturati, meno vagoni piombati che trasportano alla morte le vittime di qualsiasi dittatura, se non avessimo fatto l'abitudine ai furgoni dove gli animali agonizzano senza cibo e senz'acqua diretti al macello.
Frasi sugli animaliFrasi sui macellaiFrasi sull'agoniaFrasi sulla torturaFrasi sulle vittime
DiMarguerite Yourcenar
Perché questo poteva ora con più coscienza affermare, dopo aver subito per cinque volte la corda, per quarantotto ore la veglia, per sette volte il fuoco: che coloro che avevano concepito la tortura e coloro che la sostenevano erano degli stolti; gente che aveva del uomo, e della propria umanità, la nozione che ne può avere il coniglio selvatico, la lepre. Braccati dall'uomo, dalla loro stessa umanità, stoltamente ne facevano vendetta nella questione: il giurista, il giudice, il boia. "Forse il boia no, forse per il boia è che, considerato immondizia, dall'esercizio della crudeltà ottiene almeno, di umano, la coscienza di essere veramente immondo."
La guerra permette alla gente di essere veramente se stessa: i sadici diventano torturatori, gli psicopatici sono ottimi soldati da mandare in prima linea; sia i prepotenti che le vittime hanno la possibilità di giocare il proprio ruolo fino in fondo, e le puttane sono sempre occupate.
La guerra è tradimento e odio, pasticci di generali incompetenti, tortura, assassinio, disgusto, stanchezza, finché poi è finita e nulla è mutato, se non che c'è una nuova stanchezza, un nuovo odio.
Quelle orribili amazzoni di Roma mi hanno reso schiavo e costretto a danzare nel loro balletto della tortura, nel Circo - la gente assiste ridendo, battendo le mani - la danza sessuale - se non balli t'infilzano su una lancia - la bruna grande e grossa scatta in piedi, mi afferra, mi trascina, mi fa fare movimenti osceni suggestivi con lei, tutta una danza che segue un preciso rituale scritto ma io sono uno schiavo riluttante, amante infelice - la folla esulta felice - è anche una specie di campo da pallacanestro, il campo parrocchiale di St. Louis.
Si sono convinti che l'uomo, il peggior trasgressore di tutte le specie, sia il vertice della creazione: tutti gli altri esseri viventi sono stati creati unicamente per procurargli cibo e pellame, per essere torturati e sterminati. Nei loro confronti tutti sono nazisti; per gli animali Treblinka dura in eterno.
Tutte le torture, i patimenti, i terrori (per Némesis, imperdonabili) inflitti agli animali appartengono legittimamente al dolore infinito della storia e ne modificano il senso, se ne abbia uno (patire è essere modificati: tutta la storia, da quel pature oscuro, invendicato dalla parola, il più privo di giudici e tribunali, è modificata).
Una sola preoccupazione terrà l'animo mio, ed è questa: che io credo al bene piuttosto che al male; credo molti i buoni e pochi i tristi; credo più nel buon senso che nella dottrina; credo che le vittime vere sieno i persecutori. Queste credenze parranno strane e saranno strane per uno oramai pervenuto agli ultimi anni della gioventù; strane a chi sa che io mi sono, dilettato no, (chè il mordere in fondo non diletta neppure il cane) ma dato a pungere i vizi, gli errori e le storture del tempo.
Da studente, la lettura dei classici, che di solito si subisce come una tortura, a me piacque molto. È nata forse lì una mia simpatia per Cicerone, che mi portò fino a presiedere un istituto di studi sul grande Arpinate.
Credo che a nessun paese, a nessun popolo, piaccia essere occupato militarmente. Se domani mattina ci svegliassimo con mille militari qui nel centro di Milano, che arrestano, bombardano, sparano, torturano, deportano, uccidono chi vogliono, penso che non saremmo felici. Trovo invece sempre più strano che crediamo che quando lo facciamo noi di andare in altri paesi, quelli devono accettarlo, anzi debbono dirci grazie. E questa è una logica, profondamente colonialista, che ha la politica internazionale.
Le invenzioni di alcuni falsi testimoni sulle mie responsabilità in atti malvagi, torture e cose del genere sono un male veramente gratuito e quindi per me più doloroso. È propria questa cosa che più di ogni altra, ancora oggi mi fa soffrire. La ingiustizia della condanna all'ergastolo, rientra tutto sommato nella logica della vendetta, meccanismo questo che anche se aberrante è comprensibile alla mia mente. Le menzogne diffamanti però manipolano l'immagine della persona snaturandola agli occhi dei suoi simili, dei suoi amici e parenti, sono un'onta insopportabile, un male veramente raffinato contro il quale non mi stancherò mai di lottare.
In seguito alla primordiale angoscia che dobbiamo morire l'amore fa temere per l'altro: una sublimazione che di questo amore fa una tortura forse maggiore, poiché alberga in colui che rimane.
Dare significato alla vita può sortire follia, ma la vita senza significato è tortura dell'irrequietezza e del desiderio vago è una nave che anela il mare eppur lo teme.
La scrittura automatica è indegna come letteratura, interessante che possa essere per lo psicologo e il patologo... La mia facilità, come la chiamano, è in realtà un lavoro tremendamente duro. Scrivo alla velocità di due versi l'ora. Ho scritto centinaia di poesie e ognuna mi è costata ore e ore di dolore, sudore e tortura cerebrale.
Una persona con ubuntu è aperta e disponibile agli altri, solidale con gli altri, non si sente minacciata dal fatto che gli altri siano validi e buoni, perché ha quella sicurezza che deriva dal sapere di appartenere ad un tutto più grande, e che siamo feriti quando gli altri sono umiliati o feriti, torturati o oppressi.
La gente pensa che io sia pazzo che abbia scelto una vita di torture, anche se io direi che è proprio il contrario. Da qualche parte lungo la strada abbiamo confuso la comodità con la felicità. Dostoevskij aveva ragione: "La sofferenza è la sola origine della coscienza". Mai i miei sensi si trovano più attivi rispetto a quando si raggiunge il dolore. C'è una magia nella fatica. Provate a chiederlo a qualsiasi corridore.
Sono in causa da tre anni con Alessandro Caspoli, che dirige l'Antoniano, uno che neppure sotto tortura definirei frate, fratello e tantomeno padre: del frate ha soltanto l'abito. Quando è arrivato ha cancellato il passato considerandolo vecchiume, ha buttato via chi aveva costruito la manifestazione facendola diventare patrimonio dell'Unesco. Ha allontanato me, Topo Gigio e perfino padre Berardo, snaturando il programma. Aspetto la sentenza, voglio che i giudici rispondano a una domanda semplice: Chi ha inventato lo Zecchino?