I confini dividono lo spazio; ma non sono pure e semplici barriere. Sono anche interfacce tra i luoghi che separano. In quanto tali, sono soggetti a pressioni contrapposte e sono perciò fonti potenziali di conflitti e tensioni.
L'Atlantico rode le nostre scogliere. La pressione della corrente del polo deforma la nostra costa occidentale. La muraglia che noi abbiamo sul mare è minata; l'acqua travolge nugoli di sassi; i nostri porti si riempiono di sabbia e di pietre; le foci dei nostri fiumi s'ingorgano. Ogni giorno un lembo di terra normanna si stacca e sparisce nei flutti.
Sento di tante donne che soffrono di depressione post-partum, e ho un paio di amiche, mamme da pochi mesi, che non stanno vivendo bei momenti. Il lavoro per me è stata la salvezza: impegnare subito la testa in un'altra cosa mi ha aiutato. Tanto più che a Zelig l'ambiente è bellissimo. Stimolante e senza una pressione angosciante.
C'è stato un momento in cui la mia testa è esplosa. Erano quattro o cinque settimane che giocavo una finale ogni settimana, con partite molto dure e con molta pressione. Tutto il giorno pensando alla stessa cosa. Arriva il momento in cui uno è stanco.
[Su Lleyton Hewitt] Non sono il primo che ha dei problemi contro di lui, è un gran combattente e rimanda indietro tante di quelle palle che ti fa andare in tilt. Perché hai l'impressione di dominare lo scambio e poi, all'improvviso, se ne viene fuori che non t'aspetteresti mai, figurati sulla sua superficie preferita, con quelle gambe che ha. E così dopo aver cercato con pazienza l'occasione per andare a rete, cambi gioco, provi a giocare più profondo per mettergli pressione e, visto che non funziona neppure quello perché lui ha sempre la risposta giusta, snaturi il tuo sistema, come ho fatto io dopo il primo set, e cerchi, ancora invano, di prendere più spesso possibile la rete. Se giocherà così anche in finale, sarà ben difficile batterlo, chiunque si troverà davanti.
Bisogna anzitutto verificare con il più severo rigore che la richiesta [di eutanasia] non derivi da alcuna forma di pressione e di necessità, che sia assolutamente libera.
[L'espresso, 5 ottobre 2006]
Se si guarda bene dall'intervenire sulle ricerche di pertinenza delle scienze abiologiche come la fisica o la matematica, ben diverso è il caso che riguarda le scienze biologiche, o scienze della vita. Esempi recenti sono le pressioni [della Chiesa] su deputati e senatori che per la loro ignoranza scientifica hanno partorito la vergognosa legge 40 sulla fecondazione assistita, gli ostacoli posti al testamento biologico, cioè la dichiarazione consapevole di non volersi sottoporre all'accanimento terapeutico, l'impossibilità per un malato terminale di ottenere l'eutanasia, per non parlare poi degli ostacoli posti alla stesura di una legge per i diritti delle coppie di fatto, sia etero sia omosessuali.
Ogni ct ha la sua croce. Ognuno è libero di sponsorizzare il giocatore che vuole, è normale che ci siano pressioni da parte della stampa e dell'opinione pubblica.
Noi viviamo oggi il paradosso di una giustizia legale dissociata dal diritto, senza vero fondamento antropologico, che abbandona il Parlamento in balia dei gruppi di pressione.
Io ho una grande speranza, e cioè che, con la scomparsa del marxismo, noi riusciremo con successo ad eliminare la pressione delle ideologie come centro della politica.
Un mese senza corse non è la fine del mondo. Senza gare si può vivere. Qualche volta anzi bisogna staccare, la pressione della competizione va allentata.
[Sulla finale di Wimbledon 1981] Borg non aveva più lo stesso fuoco, era come se avesse bisogno di togliersi la pressione di dosso. Dopo cinque anni doveva averne abbastanza. sembrava che nella sua testa avesse accettato di farsi sconfiggere da me.
Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.
Oggi sono ben pochi coloro che riescono a scansare a lungo le prestazioni mediche. In Italia come negli Stati Uniti, in Francia o in Belgio, un cittadino su due è sorvegliato contemporaneamente da vari specialisti della salute, che lo curano, lo consigliano o, come minimo, lo tengono sotto osservazione. L'oggetto di questa assistenza specialistica è il più delle volte uno stato dei denti, dell'utero, del sistema nervoso, della pressione sanguigna o dell'attività ormonica di cui il «paziente» non patisce. Sicché oggi non sono più i pazienti a costituire la minoranza, ma quei devianti che in qualche modo restano fuori da tutte le classi di pazienti.
Un giocatore di calcio vuole vincere una FA Cup. Un attore ambisce all'Oscar. Uno chef vuole le tre stelle Michelin, non c'è risultato più grande. Spingersi all'estremo crea un sacco di pressione e un sacco di emozioni.
La pressione sui giovani cuochi di oggi è molto più grande rispetto al passato in termini di competenze sociali, capacità di marketing, tecniche di cottura, personalità e, soprattutto, di presentazione del piatto. È pertanto necessario essere forti. Fisicamente in forma. I miei cuochi vengono così pesati ogni volta che entrano in cucina.
In Italia non si può ottenere nulla per le vie legali, nemmeno le cose legali. Anche queste si hanno per via illecita: favore, raccomandazione, pressione, ricatto ecc.
Non si dovrebbe fare a meno di consigli avveduti, e l'organizzazione dell'università offre abbastanza occasioni di dispensarne, ma la minima traccia di obbligo, la più leggera pressione di un'autorità superiore è pregiudizievole.
Chiedo alla politica di essere garante anche nei miei confronti del diritto che ha ogni cittadino di poter svolgere una difesa efficace e di non subire, soprattutto nella fase iniziale dell'indagine, pressioni politiche o non politiche di alcun genere.
Quando si è l'uomo da battere tutti hanno più paura. Si ha tanta pressione addosso e maggiori responsabilità, ma se si è tranquilli, se si sta bene, allora non si teme nessuno.
Napoli-Parma è un po' la mia partita. Sono le prime due squadre nelle quali ho giocato da professionista, mi hanno segnato in serie A. A Napoli ero giovane, una promessa, mentre a Parma c'è stata la mia consacrazione. Lì abbiamo vinto con una squadra fortissima, soprattutto coppe. Un grande gruppo che viveva senza la pressione delle grandi squadre. Parma mi ha permesso di crescere ad altissimo livello.
Sono considerato tra i cantanti più famosi all'estero e sentirò sempre la pressione che ne deriva, perché è il mio carattere. Essere un po' la bandiera dell'Italia nel mondo, dare sempre il massimo e essere sempre a un buon livello è un peso che bisogna portare avanti, e gestirlo non è sempre facile.
Nel mondo arabo esistono fonti di informazione, a noi del tutto ignote, le quali sostengono l'idea che c'è bisogno di una pressione esterna per diffondere la democrazia.