I tipi di competenze richiesti per praticare occupazioni flessibili, nel complesso, non comportano un apprendimento sistematico e a lungo termine; più frequentemente, essi trasformano in svantaggio un corpo logicamente coerente e ben conformato di capacità e abitudini acquisite, che un tempo costituiva una risorsa.
Nessuno dei grandi viaggiatori avventurosi è stato tanto nel mio pensiero quanto Luigi Amedeo di Savoia, duca degli Abruzzi. Posso dire che dei maggiori esploratori del passato, dai quali ho tratto sempre ispirazione per le mie mete, è lui che più di tutti ho portato nell'animo durante i miei viaggi nel mondo più arduo e integro. Sulle Alpi e sull'Himalaya, in Alaska, nelle regioni polari, sui Monti della Luna, sul K2 in particolare, è in questo nobile eroe che, pur nella mia limitata condizione, ho potuto identificarmi. Ma ho avuto motivo di riconoscermi in lui anche attraverso le amarezze di un vivere colmo di contraddizioni e di inganni, dove la responsabilità, la coerenza, la dignità e infine, perché no, il successo, che malgrado tutto può giungere anche a chi tanto ha dovuto pagare sulla propria pelle, ostinatamente non sono mai perdonati.
È la prudenza che aiuta a evitare di confondere lessenziale e il rinunciabile, il desiderabile e il possibile, che aiuta a valutare i dati di fatto in cui lazione deve svolgersi, e consente il realismo più efficace nella coerenza dei valori ideali. La fortezza, contro le tentazioni tipiche della vita e della comunità politica e in connessione con la responsabilità delle scelte, della costanza e della pazienza che sono richieste a chi in tale comunità voglia vivere non da turista ma da costruttore.
E ogni volta che non sono coerente, | ogni volta che non è importante, | ogni volta che qualcuno si preoccupa per me... | ogni volta che non c'è, | proprio quando la stavo cercando... | Ogni volta, | ogni volta quando...
Pasolini mi faceva paura. In borgata giravano voci cattive su di lui, lo raccontavano come un depravato, un pervertito. Però cera chi gli voleva bene. Ho capito Pasolini solo quandè morto, in quel modo così coerente con la sua vita.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa e che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare larbitrarietà, la follia e il mistero.
Mattia lo faceva apposta a essere così silenzioso in ogni suo movimento. Sapeva che il disordine del mondo non può che aumentare, che il rumore di fondo crescerà fino a coprire ogni segnale coerente, ma era convinto che misurando attentamente ogni suo gesto avrebbe avuto meno colpa di questo lento disfacimento.
Il critico coglie nel segno con argomenti assurdi e prende cantonate con ragionamenti coerenti. La grande critica d'arte è un abuso efficace della ragione.
E invece tu sei qui | e mi hai dato tutto questo | e invece tu sei qui e hai rimesso al proprio posto | i più piccoli pezzi della mia esistenza | componendoli, dando loro una coerenza.
Oggi è fondamentale concentrare i finanziamenti pubblici sulle infrastrutture di trasporto, esistenti o da completare, anche in coerenza con le linee strategiche concordate a livello comunitario.
Al di là di come possa essere cambiata la Milano da bere o da mangiare, che oggi onestamente non mi interessa, è interessante constatare che Milano rimane coerente con la sua natura di sito produttivo. In tutto il mondo comanda la politica, tranne qui, dove invece comanda il denaro e la ricca borghesia ha un ruolo centrale nella vita pubblica. Fin dai tempi dei Beccaria si contano moltissimi personaggi della ricca borghesia che si sono adoperati per migliorare la città.
Non sono né di destra né di sinistra. Il San Raffaele non è un'istituzione ecclesiastica, destinata a sfasciarsi se non viene conferita alla curia di Milano o di Roma. È un'istituzione laica, e il mio successore sarà laico, scelto tra un gruppo di votati ai principi evangelici: i sigilli, nati con il San Raffaele, laici consacrati non con voti ma con promesse di coerente e perenne lealtà.
Ad ogni successivo incontro con Karol Wojtyla, si affermava in me la convinzione di trovarmi davanti a una persona totalmente coerente con la propria fede. Perfino dal punto di vista fisico reagiva in maniera differente. Ricordo un incontro, io e lui, nel 1987 a Danzica, in vescovado. Inciampò sul tappeto dello studiolo in cui ci trovavamo. Ebbi un attimo di paura, mi spaventai immaginando che finisse a terra. Cadde, in verità, ma si rialzò con tutta calma. Era di un vigore spirituale e fisico straordinario.
Le ideologie ritengono che una sola idea basti a spiegare ogni cosa nello svolgimento dalla premessa, e che nessuna esperienza possa insegnare alcunché dato che tutto è compreso in questo processo coerente di deduzione logica.
Avrei dovuto, sia pur con rammarico ma per coerente obiettività, rinunciare a partecipare a questa collana di meditazioni non avendo trovato tempo sufficiente per coordinare idee, controllare fonti e stendere senza fretta un presentabile testo. Tra i due mali - quello dell'inadempienza e quello della inadeguatezza - ho scelto tuttavia il secondo e sono qui lo stesso a dichiarare, senza esitazioni e scontando tutte le possibili critiche, che lascio aperte molte lacune e non approfondisco neppure a dovere i singoli punti che ho individuato come linee-guide di un discorso compiuto che in argomento andrebbe ben altrimenti fatto.
La natura e la storia, in Italia, sono così tanto apparentate fra di loro che sarebbe impossibile separarle. Il territorio nella sua configurazione naturale è praticamente inesistente; nel tempo, in tutto il paese, la natura è stata rimodellata o quanto meno segnata dal lavoro dell'uomo. [...] Questa fusione della natura e dell'intervento umano è evidente in tutta la sua bellezza, varietà e coerenza; ma il miracolo di questo equilibrio si è manifestato come tale solo al momento in cui è iniziata la sua distruzione prima sporadica e poi sistematica.
[Fragilità del territorio italiano, 1972]
Io non ho mai avuto intenzione di sapere cosa propriamente Kant abbia voluto dire con la sua filosofia, ma solo ciò che avrebbe dovuto dire secondo il mio punto di vista, se voleva dare intima coerenza alla sua filosofia.
Sento che vi è una virile verginità nel mio essere e nell'unione coniugale vi è una sorta di abnegazione e di vergogna. Può darsi che ci sia in ciò qualche ingiusto disprezzo per le donne. A queste figlie di Eva dichiaro che generalmente non le capisco. La loro sensibilità è qualche volta ammirevole, ma la loro intelligenza è di una incoerenza disperante.
[A Francoise Lallier, Pierre-Benite (LN), 5 ottobre 1837]
Se tu affermi di credere in Dio devi anche essere coerente, devi abbandonarti completamente e devi avere fiducia. E non devi neppure preoccuparti per l'indomani.
Fra le cose che la legge prescrive come giuste, quella che è comprovata come utile dalle necessità dei rapporti sociali reciproci deve esser considerata come avente il requisito del giusto, sia essa la stessa per tutti o no; ma se si ponga una legge che non risulti coerente all'utilità nei rapporti reciproci, essa non possiede la natura del giusto. Se poi ciò che era utile secondo giustizia viene a decadere, pur avendo per un certo tempo corrisposto alla prenozione del giusto, ciò non vuol dire che non lo fosse durante quel tempo, se non ci si vuole turbare per vane chiacchiere ma guardare sostanzialmente ai fatti.
Se in ogni circostanza non rapporterai la tua azione al fine secondo natura, ma, nella scelta o nel rifiuto, ti indirizzerai ad altro fine, le tue azioni non saranno in coerenza con le tue parole.
È necessario essere coerenti e soprattutto avere molta autocritica. E confrontarsi, ascoltare le canzoni degli altri, riprodurle con il proprio strumento. Studiare a fondo i grandi successi e carpirne i trucchi del mestiere. È necessario conoscere la musica degli altri e anche prestare attenzione agli altri strumenti che non suoni. Oltre all'autocritica è necessaria la follia quando ti esibisci e quando scrivi. Se sei totalmente razionale non scrivi tanto. Lasciarsi andare totalmente in fase di scrittura. Questa capacità è anche insita nel carattere, il riuscire a raggiungere uno stato di trance sul palco. Se sei troppo razionale finirai con il costruire musica troppo cerebrale, costruita. La razionalità serve a mantenere i piedi per terra.