1. Le probabilità che un gatto mangi non hanno alcuna relazione col costo del cibo nella sua scodella.
2. Il tempo che impiega un cucciolo a imparare dove deve fare i bisogni è direttamente proporzionale al costo del tappeto dei suoi padroni.
[Leggi di C.H. Fish sul comportamento animale]
Abbiamo oggi una mafia più civile e una società più mafiosa. Una mafia sempre più in giacca e cravatta e una società che cambiandosi abito troppe volte al giorno sceglie il travestimento. Insomma, abbiamo interi pezzi di società che hanno ormai introiettato i modelli comportamentali dei mafiosi. E lo si vede in tutti i campi.
Signor Presidente del Consiglio [Berlusconi], anzi signor Presidente Videla, lei è proprio un capo di Governo modello Argentina. Lei ha umiliato e umilia ogni giorno il Parlamento con colpi di mano che violano ogni regola di democrazia parlamentare. Proprio pochi minuti fa, lei ha promosso e realizzato l'ultimo atto provocatore e promotore di una deriva antidemocratica, ovvero la nomina a presidente della Commissione di vigilanza RAI di una persona scelta dalla sua maggioranza. Lo dico a chi ci ascolta in diretta: questa maggioranza parlamentare ha avuto l'arroganza di scegliere anche chi deve rappresentare l'opposizione. Si tratta di un comportamento tipico, appunto, delle dittature argentine.
Non dimenticate che il comportamento umano è il risultato dello stato danimo in cui ci si trova. Se almeno una volta in vita avete ottenuto un buon risultato potete rifarlo ripetendo le stesse azioni mentali e fisiche compiute allora.
La pianificazione della vita tiene conto di un 'pacchetto' di rischi piuttosto che calcolare le implicazioni di distinti segmenti di un comportamento rischioso. Prendere certi rischi nell'inseguimento di un dato stile di vita, in altre parole, e accettato per essere entro i confini dei 'limiti tollerabli' come parte del pacchetto complessivo.
Oggi la politica, a causa del comportamento invasivo dei mezzi di comunicazione, prende decisioni senza meditarle in una sede collegiale. Tanta televisione e poca partecipazione.
Chi sceglie la politica sia consapevole della misura e della sobrietà che viene richiesta. I comportamenti licenziosi e le relazioni improprie sono in se stessi negativi e producono un danno sociale a prescindere della loro notorietà.
C'è chi dice che adopero il siciliano come l'uva passa: ne lascerei cadere qualche chicco su una struttura italiana. Non è così. La cosa è più complessa. Io utilizzo le parole che mi offre la realtà per descriverla in profondità. Non potrei mai ambientare un mio libro in una città che non conosco. Non è un problema di topografia. Oggi esistono guide che ti dicono anche come si chiama il tabaccaio all'angolo. Nessuno però ti può dire come e cosa pensa chi vi entra: quali sono i codici di comportamento dei clienti di quel tabaccaio. Detto questo non ho la pretesa di innovare la lingua. Semplicemente utilizzo la mia, il mio modo di scrivere.
Un confronto tra Beethoven e i Beatles non è proponibile. Poi i Beatles sono un caso a parte. Prima che un fatto musicale furono un fenomeno sociale, nato in un momento in cui c'era bisogno di una rottura col passato, una domanda di novità nei comportamenti, negli atteggiamenti, nel modo di porsi, nel costume.
Il mondo non è diviso in pecore e capre. Non tutte le cose sono bianche o nere. È alla base della tassonomia che la natura raramente ha a che fare con categorie discrete. Soltanto la mente umana inventa categorie e cerca di forzare i fatti in gabbie distinte. Il mondo vivente è un continuum in ogni suo aspetto. Prima apprenderemo questo a proposito del comportamento sessuale umano, prima arriveremo ad una profonda comprensione delle realtà del sesso.
Ho una certa repulsione nell'utilizzo della parola "etico" perché mi sembra che troppa gente la usi a sproposito. Vedere che c'è una banca che si chiama "Banca etica" mi da fastidio perché credo che qualsiasi banca debba essere etica, chiunque debba avere dei comportamenti etici.
[Rispondendo alla domanda: Lei crede nel Dio di Spinoza?] Non posso rispondere con un semplice sì o no. Io non sono ateo e non penso di potermi chiamare panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino piccolo che entra in una vasta biblioteca riempita di libri scritti in molte lingue diverse. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri. Egli non conosce come. Il bambino sospetta che debba esserci un ordine misterioso nella sistemazione di quei libri, ma non conosce quale sia. Questo mi sembra essere il comportamento dell'essere umano più intelligente nei confronti di Dio. Noi vediamo un universo meravigliosamente ordinato che rispetta leggi precise, che possiamo però comprendere solo in modo oscuro. I nostri limitati pensieri non possono afferrare la forza misteriosa che muove le costellazioni. Mi affascina il panteismo di Spinoza, ma ammiro ben di più il suo contributo al pensiero moderno, perché egli è il primo filosofo che tratta il corpo e l'anima come un'unità e non come due cose separate.