Circa gli episodi di violenza negli stadi, spesso i responsabili sono ragazzi di tredici, quattordici anni... Secondo voi se questi ragazzi avessero in casa una figura paterna forte, un padre autoritario, non autoritario in maniera cieca, ma veramente rispettato, allora non accadrebbe di meno tutto questo? Io credo che andrebbe un po rimessa in discussione la figura del padre in questa società.
Una volta un ragazzo mi ha detto "grande, voglio essere come te, voglio essere il Renato Vallanzasca del Duemila". Gli ho risposto "come vuoi, ma prima guardami. Mi sono fatto quarantanni di galera, ed ecco come sono ridotto. Ora, se credi, fai pure.
Le massime di Benjamin Franklin erano piene d'animosità verso i giovani. Ancor oggi, un ragazzo non può obbedire a uno dei suoi istinti naturali senza imbattersi in uno di quegli imperituri aforismi.
Mi etichettano come un mostro perché la mia musica li spinge ad uccidere. Forse, ma io non ho mai venduto un fucile semiautomatico ad un ragazzo di 17 anni.
I ragazzi e le ragazze in America passano insieme momenti talmente tristi; una specie di snobbismo richiede ch'essi si sottomettano immediatamente al sesso senza adeguati discorsi preliminari.
Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riuscire un fior di birbone. Sicché tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano Malpelo; e persino sua madre col sentirgli dir sempre a quel modo aveva quasi dimenticato il suo nome di battesimo.
In cima alla strada, nella capanna, il vecchio si era riaddormentato. Dormiva ancora bocconi e il ragazzo gli sedeva accanto e lo guardava. Il vecchio sognava i leoni.
Quelli di Tienanmen erano veramente dei ragazzi poveretti, sedotti da mitologie occidentali, un poco come quelli che esultarono quando cadde il muro; erano dei ragazzi che volevano la Coca-Cola.
Io penso una cosa. Io penso che la gente mi ama perché, in fondo, nonostante tutto questo successo che mi è capitato, io penso di essere rimasto il ragazzo di sempre. Io, vedete, lo dico con modestia, Io penso di essere il miglior cantante degli ultimi 150 anni. E questo la gente lo avverte.
Il lusso, la spensieratezza e lo spettacolo consueto della ricchezza fanno quei ragazzi così belli, che si direbbero d'una pasta diversa da quella dei figli della mediocrità e della povertà.
Questo paese, dove sono nato, ho creduto per molto tempo che fosse tutto il mondo. Adesso che il mondo l'ho visto davvero e so che è fatto di tanti piccoli paesi, non so se da ragazzo mi sbagliavo poi di molto.
A tavola noi ragazzi sedevamo in tre reparti. Io dovevo sempre sedere in fondo e mangiare coi più poveri. Potrei forse dimenticare le formiche nel pane della terza classe. Ma che noi bambini fossimo divisi in classi, mi brucia ancora nell'anima!
Le persone più inusuali con cui ho passato il Natale sono state le truppe impegnate in Iraq, lo scorso anno. Ero in Medio Oriente, è stato senza dubbio uno strano Natale, difficile. Vedere quei ragazzi lavorare duro, con la paura di saltare in aria ad ogni momento, è stata una difficile esperienza.