«Veniamo alla nostra ultima domanda: per trenta denari lei deve dirci dove si trova ora esattamente Gesù il Nazareno.» «Nell'orto dei Getsemani.» «La risposta è esatta!» (Applausi) «Andiamo, guardie!»
Auguri di buon lavoro, caro Bilenchi, e di scrivere presto qualcosa di così bello come La siccità. Non potrei dirle qualcosa di più bello, perché davvero mi pare difficile. Voglio dire, Lei potrà raccontare molte altre cose, ma in questo libro possiede il senso ideale di come le cose vanno raccontate. Se il mio entusiasmo per questo libro Le potesse venire significato in modo tangibile, Lei si troverebbe addirittura in mezzo a un teatro, fra migliaia di applausi.
Masse statiche di tipo molto più passivo si formano nei teatri. [ ] Dalla sola forza dell'applauso possiamo dedurre quanto una massa si sia costituita; l'applauso è la sola misura di ciò, ed è valutato così dagli stessi attori. [ ] Stare comunitariamente dinanzi a Dio è un esercizio diffuso in alcune religioni.
Due applausi per la democrazia: uno perché ammette la diversità, due perché permette di fare critiche. Due applausi sono sufficienti perché non ci sarà occasione di farne tre. Solo l'amore e l'Amata Repubblica si riservano il terzo.
Adesso Beppe Grillo esalta la democrazia di internet con la stessa foga con cui dieci anni fa sul palco spaccava un computer con una mazza per opporsi alla nuova schiavitù moderna inventata da Gates. La gente applaudiva estasiata allora, così come applaude estasiata ora. Si applaude l'enfasi.
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un'opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca priva di applausi.
È ora di cominciare a capire, a prendere confidenza con le parole. Non dico con la Parola, non col Verbo, ma con le parole; invece il linguaggio vi fotte. Vi trafora. Vi trapassa e voi non ve ne accorgete. Voi sputate su Einstein, voi sputate sul miglior Freud, sull'aldilà dei principi di piacere; voi impugnate e applaudite l'ovvio, ne avete fatto una minchia di questo ovvio, in cambio della vostra. Ma io non vi sfido: non vi vedo!
Allo stadio parigino del Parco dei Principi... Fischia la fine l'arbitro e c'è il 3 a 0 dell'Inter nei confronti della Lazio che va comunque accomunato con i nerazzurri in un applauso per essere arrivata fino alla finalissima della prestigiosa competizione europea... Mentre vediamo l'esultanza di Ronaldo.
[Inter-Lazio, 6 maggio 1998, fischio finale]
Il puro intrattenimento non è una donna egoista che canta canzoni noiose sul palco per due ore con la gente in smoking che applaude se gli piace o no. Il puro intrattenimento sono gli artisti reali che sulle strade possono attirare e mantenere l'attenzione della gente impedendo loro di allontanarsi.
[Su Tommy Haas] Uno che non ha mai avuto abbastanza applausi, men che meno fortuna. Rotto, sfibrato, incazzoso. Pure antipatico. Nei forum più surreali, qualche esperto di ramino l'ha definito "Il peggior numero 2 nella storia del tennis". Quante se ne sono lette, sentite, viste. Blasfemie inaccettabili.
Sono un po' egocentrica, mi piace avere le attenzioni su di me, amo gli applausi del pubblico, andare in video mi carica di adrenalina. Se non fossi così, non potrei fare il mestiere che faccio in tv.
Fin da bambino cantavo tutte le canzoni di Modugno e di Claudio Villa. Mio padre aveva comprato una radio e tutte le canzoni che trasmettevano io ci cantavo sopra. Una spece di karaoke. Quando finivo la gente di fuori applaudiva.