Hai provato a chiamarlo? E non lo hai trovato? Perché non provi a chiamarlo alle tre di notte? Almeno sei sicura di trovarlo in casa... Io faccio sempre così con i miei amici e li trovo sempre. È anche vero che non ho più amici.
Non posso fare a meno di pensare che nell'amore ci sia qualcosa di essenzialmente sbagliato. Tra amici si litiga o ci si perde di vista, e anche tra parenti stretti, ma non c'è questo spasimo, questo pathos, questa fatalità che sta attaccata all'amore. L'amicizia non ha mai l'aspetto della condanna. Perché dunque l'amore è così misteriosamente esclusivo? Si possono avere mille amici, ma si deve amare una sola persona.
Il simile è amico al simile: che, cioè, il solo buono è amico al solo buono, mentre il cattivo non contrae mai una vera amicizia né col buono né col cattivo.
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
È il vostro campo che seminate con amore e mietete con più riconoscenza.
È la vostra mensa e la vostra dimora.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo cercate per la vostra pace.
Se l'amico vi confida il suo pensiero, non nascondetegli il vostro, sia rifiuto o consenso.
Quando lui tace, il vostro cuore non smette di ascoltare il suo cuore;
Poiché nell'amicizia ogni pensiero, desiderio, speranza nasce in silenzio e si divide con inesprimibile gioia.
Se vi separate dall'amico, non provate dolore;
Poiché la sua assenza può schiarirvi ciò che più in lui amate, come allo scalatore la montagna è più chiara dal piano.
E non vi sia nell'amicizia altro intento che scavarsi nello spirito, a vicenda.
Poiché l'amore che non cerca soltanto lo schiudersi del proprio mistero, non è amore, ma il breve lancio di una rete in cui si afferra ciò che è vano.
La parte migliore sia per il vostro amico.
Se egli dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che conosca anche il flusso.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché egli può colmare ogni bisogno, ma non il vostro nulla.
E dividetevi i piaceri, sorridendo nella dolcezza amica.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore scopre il suo mattino e si conforta.
Il massimo che posso fare per un amico è di essere semplicemente suo amico. Non ho ricchezza da donargli. Se lui sa che sono felice nel volergli bene, non vorrà altra ricompensa. Non è divina in ciò l'amicizia?
Gli amici si dicono sinceri, ma in realtà sinceri sono i nemici: bisognerebbe perciò utilizzare il loro biasimo per la conoscenza di se stessi, come una medicina amara.