È la natura surreale di Hollywood: innamorarsi istantaneamente di idee che almeno sulla carta sono pessime. E non si può non amarla proprio per questa ragione.
Ogni volta che un film ha successo, tutti a Hollywood cercano di copiare la formula che riempie le sale. Non importa che sia un film religioso, di sesso, guerra o spazio: un hit è sempre destinato ad essere il nonno di tanti cloni.
A Hollywood puoi venire da qualsiasi posto, non hai bisogno di un diploma. Nessun diploma mi ha fatto avere un ingaggio come attore o uno come regista. A loro non interessa chi sei e da dove vieni: devi riuscire ad avere il primo lavoro, è dura ma allora sei sulla buona strada. Il resto sta a te, qualunque cosa hai da offrire.
L'unica semplice cosa da tenere a mente di Hollywood, quando sei a Hollywood, è che Hollywood è una città orientale. Finchè lo pensi puoi sopravvivere. Se provi a confrontarla con qualsiasi altra cosa, perirai.
Io mi ero proposta come annunciatrice per la radio, quando ancora la televisione ancora non cera, e per questo avevo fatto un corso a Firenze con fior di personaggi. Questo poi mi è stato poi utilissimo quando cè stata la selezione, con fior fiore di bellissime ragazze non dimentichiamoci che allora Roma era la Hollywood sul Tevere ma non in possesso di una dizione ed una voce, diciamo così, educata. Fui scelta, molto probabilmente, per questo.
Se è vero che vali quanto il tuo ultimo film, come vorrebbe la spietata legge di Hollywood, io ero un attore finito. Poi esce "The Bourne Identity", guadagna un sacco di soldi e io ricevo subito una trentina di offerte differenti.
Il sogno sarebbe già quello di continuare le belle cose che sto vivendo adesso. Poi c'è ne uno in particolare, si chiama Hollywood. Speriamo, chissà... Certo andrei in America anche a piedi!
Non mi dispiace affatto avere 50 anni e penso che il cinema mi darà ruoli anche quando i capelli saranno bianchi e potrò essere me stessa sino in fondo. Il privilegio di diventare vecchi, significa che non si è morti giovani. Forse riuscirò a rifiutare la dorata prigione di un'immagine, che per Hollywood resta quella della Monroe.
A Hollywood potresti anche essere un attore shakespeariano, ma se la tua etichetta è quella di sex symbol, nessuno ti offre ruoli alternativi. L'unica speranza sono i registi, quelli che hanno il coraggio di rischiare, s'intende. Bisogna cercare i registi, non i produttori.
Frasi su Hollywood
DiKim Basinger
In questo business sono passata attraverso molti alti e bassi. Un anno prima firmavo un assegno per pagare l'affitto e subito dopo scrivevo i versi "Please God Please". Ma non mi sono buttata giù dall'insegna della collina di Hollywood. Alla fine tutto si sistema.
Ho imparato che sono felice solo da quando divido nettamente la vita privata dal lavoro, sono felice quando giro pochi film, quando lavoro con registi simpatici e intelligenti, la mia vita privata è al primo posto. Ho iniziato a lavorare a tre anni, il mio punto di vista è cambiato con il tempo e la mia famiglia viene prima di tutto, è una lezione che Hollywood ti insegna.
Appena arrivato a Hollywood, uno dei primi provini che mi hanno fatto è stato per "La buona terra"... e sai che personaggio era? Un cinese! Mi truccano - ci è voluta una mattinata intera - e mi mettono insieme a Paul Muni. C'era solo un dettaglio sbagliato: ero troppo alto! Così scavano una trincea e mi ci fanno camminare dentro, mentre Paul Muni camminava lungo il fosso. Non ho avuto la parte. L'hanno data a un cinese vero!
Il temporale era cominciato poco prima di mezzanotte e aveva spazzato via il concerto dei clacson e tutto il frastuono che normalmente annuncia l'anno nuovo sulla Strip. Nella sottostazione di West Hollywood, il 1950 si era presentato sotto forma di un'ondata di appelli urgenti, ciascuno dei queli seguito dall'intervento di ambulanze e altri automezzi.
Ho intenzione di diventare il più grande golfista del mondo, il produttore dei più bei film di Hollywood, il più grande pilota al mondo e l'uomo più ricco del mondo.
Io adoro mia sorella; lei ha intrapreso una carriera a Hollywood molto diversa dalla mia, ora è più interessata al teatro. Ad ogni modo viviamo insieme e ci confidiamo sempre tutto, qualsiasi desiderio.
Anche se ho ricevuto l'Oscar, la mia vita non è cambiata più di tanto. Uno si immagina che ti arriveranno le migliori sceneggiature e ti offriranno i migliori ruoli, ma non è così. L'industria di Hollywood è molto competitiva ed è difficile lavorare per noi donne, che siamo spesso in lotta per un ruolo. Il fatto è che le sceneggiature le scrivono gli uomini e i ruoli più importanti sono ancora per loro.
Chaplin ha speso tutto il suo genio per comprare sesso [...]. Seppe addirittura fingersi ebreo, cosa difficilissima, per accattivarsi il potere finanziario a Hollywood... Un amabile cinico, creatore di un personaggio umanitario.
Mio papà mi ha mandato a lavorare a Milano. Appena arrivato a Milano... sono passato dall'Hollywood... Oh fratelli spettacolo! Non sono ancora uscito, eh eh eh... sono cinque anni che vivo lì.
Della cinematografia americana, apprezzo di più i film vecchi di quelli nuovi. Il mio modo di lavorare è un po particolare, lavoro sotto traccia, non vivo a Hollywood e non mi interessa tanto conoscere quello che è particolarmente popolare nel presente
Uno dei motivi della brutta aria che tira a Hollywood è che si stanno facendo troppi remake. È quasi sempre materiale poco coraggioso, troppo prudente.
[Nel 1938, sulla scelta di Clark Gable per il ruolo di protagonista, che lui aveva rifiutato] Via col vento sarà il fiasco più clamoroso della storia di Hollywood.
[Ultime parole famose]
Frasi su HollywoodFrasi sui rifiuti
DiGary Cooper
Come attore, sono esclusivamente un prodotto di Hollywood. Alle spalle non ho nessuna formazione né nessun altro metodo tradizionale per affermarmi in quella che chiamano arte drammatica.
E chi a Hollywood poteva recitare la parte dell'onesto e umile "poeta campagnolo" Mr. Deeds? Un solo attore: Gary Cooper. [...] Non ci volle grande intelligenza per affidare a Cooper la parte di Longfellow Deeds. Lui "era" Longfellow Deeds. Ogni linea della sua faccia suggeriva onestà. La sua integrità era così innata che poteva recitare ruoli di impostori senza che lui sembrasse mai un impostore.