L'umanità rischia un effetto a catena distruttivo: esaurimento di energia, di acqua potabile, di alimenti base per soddisfare consumismi alimentari errati.
Chiudere un'anima in uno scatolone buio non è giusto. È quello che accade quando muori, ma finché vivi, finché ti resta dentro un po' di energia, hai l'obbligo verso te stesso e verso tutto quanto c'è di più sacro al mondo di non cedere a queste umiliazioni.
Dove appare una bella donna, tutte le energie umane zampillano dalle loro fonti schierate in battaglia: tutto ciò che l'uomo ha di meglio e di peggio balza per portarle omaggio o per oltraggiarla con invidia.
L'energia è sempre in movimento verso l'esterno o verso l'interno. Non può mai restare ferma: se fosse ferma non sarebbe energia, ma non esiste nulla che non sia energia. Quindi, tutto si sta muovendo in qualche modo.
Essere innamorati dà energia. Quando ami spacchi il mondo, riesci a fare tutto! Il successo professionale invece ti porta molto spesso ad isolarti e questo non è sempre un bene.
È proprio durante la guerra che il potere esecutivo dispiega la sua terribile energia ed esercita una specie di dittatura, la quale atterrisce la libertà.
C'è chi comprende e chi non comprende, caro signore. Sta molto peggio chi comprende, perché alla fine si ritrova senza energia e senza volontà. Chi comprende, infatti, dice: «Io non devo far questo, non devo far quest'altro, per non commettere questa o quella bestialità». Benissimo! Ma a un certo punto s'accorge che la vita è tutta una bestialità, e allora dica un po' lei che cosa significa il non averne commessa nessuna: significa per lo meno non aver vissuto, caro signore.
La volontà è lo sprigionarsi dell'energia infinita che c'è dentro il cuore. Il cuore è un'energia infinita: è sete d'infinito! È un'energia infinita che si pone come esigenza che ha in sé la capacità di riconoscere ciò che le corrisponde, cioè la strada, e di manipolare la realtà secondo il suo destino.
Sovente, gli uomini trovano di aver interesse a non pensare o non hanno l'energia e la costanza intellettuale occorrenti per pensare sul serio. Ma se pensano, vincendo gli ostacoli pratici che si frappongono al pensare, possono giungere al vero.
Le parole fanno schifo. Voglio dire, tutto è già stato detto. Non ricordo l'ultima volta che ho avuto una vera conversazione. Le parole non sono importanti come l'energia che viene dalla musica, soprattutto se dal vivo. [...] La musica è energia. Una sensazione, un'atmosfera. Sentimento.
Le riserve di petrolio dureranno ancora diecimila giorni.
[Giornalista]: Vuoi dire che ci restano diecimila giorni per trovare una fonte d'energia alternativa?
No, voglio dire che ci rimangono ancora diecimila giorni per fare rock and roll.
Ho vissuto a lume di candela per due anni perché non potevo permettermi di pagare la luce elettrica. È stato bello e romantico a quel tempo, ma se non puoi permetterti l'energia elettrica sei quasi finito.
Si libererà l'energia dell'atomo, si viaggerà fra gli astri, si prolungherà la vita, si guarirà la tubercolosi e il cancro, ma non si troverà il segreto da farsi governare da uomini meno indegni.
Noi mettiamo energia, perché per noi la musica è unesplosione di energia. Scendiamo dal palco fradici, ma ci fa piacere che ci sia sempre un bel po di gente ad attenderci e con cui condividere parte del nostro tempo.
Dove c'è architettura c'è Italia. Essere conservatori italiani in architettura significa solo conservare l'antica energia italiana di trasformarsi continuamente.
Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo? Se si mettessero insieme le lagrime versate nei cinque continenti per colpa dell'ortografia, si otterrebbe una cascata da sfruttare per la produzione dell'energia elettrica.
Se fai teatro vivi la dimensione di fantasia delle quattro pareti, la quarta non cè. Quindi hai uno spazio che varia e che tutti gli spettatori vedono in maniera diversa, se sei a destra vedi una cosa, a sinistra unaltra e in galleria unaltra ancora, per cui luso della voce e dei tuoi movimenti è in funzione del palcoscenico. La macchina da presa, invece no, coglie anche le cose più piccole e tutti gli spettatori vedono la stessa immagine. Poi cè una differenza di energia. Un film lo fai in due o tre mesi, uno spettacolo in due-tre ore sul palcoscenico, quindi la distribuzione della tua energia fisica è diversa. Un personaggio cinematografico può essere molto più energetico di uno teatrale, proprio perché giorno per giorno hai la possibilità di infondere energia anche in un primo piano, per esempio. Sono differenti modi espressivi. La tv è librido tra i due, anche se oggi si fanno anche film per la televisione che sono come film normali.