Al di là dello steccato, fra i rampicanti, potevo vederli giocare. Procedevano verso la bandiera, ed io li seguivo, lungo lo steccato,. Luster frugava fra l'erba, sotto l'albero in fiore. Sfilavano la bandiera e colpivano la palla. Poi rimettevano a posto la bandiera, andavano sul terrapieno, prima tirava uno, poi l'altro. Procedevano ancora, ed io ancora a seguirli, lungo lo steccato. Luster si allontanava dall'albero in fiore, avanzavano lungo lo steccato, si fermavano, ci fermavamo anche noi, mi mettevo a guardare fra i rampicanti, mentre Luster frugava nell'erba. "Attento, caddie". Tir. Si allontanarono, attraversando il prato,. Aggrappato ai pali dello steccato, li guardavo che si allontanavano.
Si dice che in America tutto è ricco, tutto è nuovo, puoi salire in teleferica sui grattacieli e farti un uovo; io invece cerco il rock'n'roll al bar e nel metrò, cerco una bandiera diversa, senza sangue, sempre tersa.
Non avrei mai immaginato che il Movimento Free Software avrebbe generato un'alternativa annacquata, il movimento Open Source, diventata poi così ben nota che la gente mi pone domande riguardo l'"open source", pensando che io lavori sotto quella bandiera.
[Dopo la caduta di Mussolini e la sua scarcerazione da Ponza] Arriviamo a Terracina dopo ore di viaggio. Bandiere alle finestre, striscioni acclamanti l'esercito, scritte di " Viva Badoglio": è il solito volto dell'Italia festeggiante; l'Italia che non mi piace, quella che ha sempre pronto l' applauso per ogni vincitore [...]. Anche qui è tutto da rifare.
Sono un uomo-bandiera. Quando ero in Rai mi sentivo parte integrante del canone, a La7 di un telefono. Ora mi sento parte di Mediaset. Ma credo sia perché è unimpresa a conduzione familiare.
La vittoria più emozionante. Le tre coppe Uefa, la prima perdendo il ritorno a Roma per 1-0 e soffrendo terribilmente. Il giorno dopo mia figlia lesse sui giornali: Aggredito Peppino Prisco. Arrivai a casa e quasi si stupì che fossi vivo. In realtà mi avevano tirato un'asta di una bandiera, roba da nulla.
Voglio che mia figlia possa andare a testa alta e sapere che sua madre mai e poi mai ha abusato del suo ruolo di deputato e mai e poi mai ha calpestato la bandiera cui si inchina ogni mattina quando entra nel suo uffici.
[17 gennaio 2014, discorso in Parlamento]
C'è a sinistra un'etica e un'estetica della sconfitta e della bella morte, ti infilzano ma con la bandiera rossa che ti cade addosso come un sublime sipario: che palle!
Santo Corona della Val Martin era nato il 21 settembre 1879 a mezzodì. Figlio di Giulian Fupietro e Alba Caterina Carrara, ebbe subito il destino segnato. Da secoli la sua era stirpe di boscaioli e boscaiolo dové diventare anche lui. Del resto, a quei tempi, lassù i mestieri eran quelli: artigiano, contadino, boscaiolo, bracconiere o contrabbandiere. Spesso tutti insieme. Infatti Santo faceva anche l'artigiano e il falciatore sui pascoli alti. Ma era arte di rincalzo, robe di quando non era tempo da tronchi: un mese d'estate e uno d'inverno. Il resto dell'anno Santo era boscaiolo, e di quelli in gamba.
Mi impedirono di vederlo durante la malattia, non mi permisero di dargli un ultimo bacio. E tutto per far morire Renato in odore di santità, proprio lui, un ateo che non aveva mai messo piede in chiesa, neanche il giorno del suo matrimonio. Ce l'hanno fatto entrare da morto con la forza. Un'accozzaglia di sante comunioni e bandiere rosse per avvalorare una conversione impossibile. Chiesa e Pci hanno celebrato il compromesso storico sulle sue spoglie. Predatori di cadaveri.
In vent'anni di Rai sono stata scavalcata così spesso da uomini nella media meno bravi e meno preparati di me, ma più abili nella ricerca degli sponsor politici giusti e insuperabili nella loro capacità di cambiare bandiera al momento giusto.
"Il popolo" sogghignò il vecchio "il popolo... Il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera sola alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l'appenda da sé, del colore che gli piace, alle proprie corna... [...]"
[Sull'armistizio del 1917] Abbiamo alzato ora la bandiera bianca della resa; innalzeremo più tardi, su tutto il mondo, la bandiera rossa della nostra rivoluzione.
Gli uomini che intendevano uccidere Ahmet Yilmaz facevano sul serio. Erano studenti turchi in esilio che vivevano a Parigi, e avevano già assassinato un addetto diplomatico dell'ambasciata di Turchia, e distrutto con una bomba incendiaria la casa di un dirigente della compagnia di bandiera turca. Avevano scelto Yilmaz come prossimo bersaglio perché era un ricco sostenitore della dittatura militare e perché abitava a Parigi.
Invece del motto conservatore, "Un giusto salario giornaliero per una giusta giornata lavorativa!" dovrebbero scrivere sulle loro bandiere la parola d'ordine rivoluzionaria: "Abolizione del sistema del lavoro salariato!"
Era un settembre di quelli in cui l'estate pare non dover mai finire. Le cinque miglia del lungomare di Royal-les-Eaux, dietro il quale si stendevano prati ben tenuti, ravvivati ad intervalli da aiuole tricolori di salvia, alisso e lobelia, erano rallegrate dalle bandiere e, sulla spiaggia più lunga della Francia settentrionale, le tende variopinte scendevano allegramente fino alla riva, in folti, redditizi battaglioni.
Il mondo non è una casa d'affitto a Brighton che si debba lasciare perché è miserabile: è il castello di famiglia, con la bandiera sventolante sul torrione, e più è miserabile meno dobbiamo abbandonarlo.
Quando si farà qualche passo nella via della libertà e dell'uguaglianza, qualche progresso nella via dell'emancipazione religiosa, qualche cammino nella via dell'educazione nazionale, certo voi, nella vostra giustizia, guarderete lì in fondo, e vedrete l'uomo che aveva levato quella bandiera, lo ricorderete con rispetto, e direte: «Ecco il precursore!» Questo è il vero carattere, questa è la vera importanza e la vera gloria di Mazzini.
Non ce la faccio più a sentir recitare la solita solfa "Dì qualcosa di sinistra". Era la bellissima battuta di un vecchio film, non può diventare l'unica bandiera delle anime belle di oggi. Proviamo piuttosto a dire qualcosa di sensato, di importante, di nuovo. Magari scopriremo che è anche di sinistra.
Dove sono i generali | che si fregiarono nelle battaglie | con cimiteri di croci sul petto? | Dove i figli della guerra | partiti per un ideale, | per una truffa, per un amore finito male? | Hanno rimandato a casa | le loro spoglie nelle bandiere | legate strette perché sembrassero intere.
Sono considerato tra i cantanti più famosi all'estero e sentirò sempre la pressione che ne deriva, perché è il mio carattere. Essere un po' la bandiera dell'Italia nel mondo, dare sempre il massimo e essere sempre a un buon livello è un peso che bisogna portare avanti, e gestirlo non è sempre facile.
Forse non è lontano il giorno in cui tutti i popoli, dimenticando gli antichi rancori, si riuniranno sotto la bandiera della fraternità universale e, cessando ogni disputa, coltiveranno tra loro relazioni assolutamente pacifiche, quali il commercio e le attività industriali, stringendo solidi legami. Noi aspettiamo quel giorno.
Avevo quindici anni, ero in Germania a Mannheim per un torneo giovanile, una delle prime uscite lontano da casa come giocatore di basket. Io e i miei compagni fummo travolti dallaffetto dei nostri connazionali emigrati per lavoro. Ogni volta che giocavano eravamo attorniati da decine di tricolori. Dopo aver vinto il torneo ci accompagnarono al treno sventolando le bandiere italiane.
Le storie che si scriveranno, i quadri che dipingeranno, le musiche che si comporranno, le stolte pazze e incomprensibili cose che tu dici, saranno pur sempre la punta massima dell'uomo, la sua autentica bandiera [...] quelle idiozie che tu dici saranno ancora la cosa che più ci distingue dalle bestie, non importa se supremamente inutili, forse anzi proprio per questo. Più ancora dell'atomica, dello sputnik, dei razzi intersiderali. E il giorno in cui quelle idiozie non si faranno più, gli uomini saranno diventati dei nudi miserabili vermi come ai tempi delle caverne.