Sotto il padiglione, una banda vestita del blu orizzonte dell'esercito suonava Massenet e Skrjabin, e Berlioz come una leggera spalmatura di torturato Čajkovskij su una fetta di pane stantio, mentre il crepuscolo si dissolveva in umidi barlumi dai rami, sul padiglione e sui funghi severi degli ombrelli. Ricchi e sonori gli ottoni si abbattevano e morivano nello spesso crepuscolo verde, rotolando su di loro in tristi onde opulente. Temple sbadigliò al riparo della mano, poi tirò fuori uno specchietto e lo aprì su un visino in miniatura imbronciato, scontento e triste. Suo padre le sedeva accanto, le mani incrociate sul pomo del bastone, la rigida barra dei baffi perlata di umidità come argento ghiacciato. Tempie richiuse lo specchietto, e da sotto l'elegante cappellino nuovo parve inseguire con gli occhi le onde della musica dissolversi negli ottoni morenti, al di là della vasca e dell'antistante semicerchio di alberi dove, a severi intervalli, meditavano le morte, tranquille regine di marmo maculato, e via verso il cielo che giaceva prono e vinto nell'abbraccio della stagione della pioggia e della morte.
Ho sempre inseguito il mito della sconfitta, cercando dentro di lei la possibilità di aver vinto comunque. Da qui il valore del podio e dei suoi gradini apparentemente diversi, da qui il fascino dell'argento, da qui il valore del secondo. Arrivare secondo è un atto di coraggio, significa ammettere il proprio limite, significa avere uno stimolo eterno a correre dietro il primo. Significa essere piccolo, ma più incombente nei confronti del primo, perché gli starai sempre col fiato sul collo, e nei confronti del terzo, che se è terzo lo è perché ha il mito di arrivare primo.
Un soldato deve confidare sulla sua spada e sul suo coraggio, non perdere tempo ad adornarsi di oro e argento. [ ] Un soldato deve adornarsi del suo valore.
Sofia non riusciva a prender sonno.
Un raggio di luna che filtrava tra le tende andava a cadere obliquamente proprio sul suo cuscino.
Nel dormitorio gli altri bambini sognavagno già da tempo. Sofia chiuse gli occhi e rimase immobile tentando con tutte le sue forze di addormentarsi. Ma niente da fare. Il raggio della luna fendeva l'oscurità come una lama d'argento e andava a ferirla in piena faccia.
Nel 2001 ho avuto l'idea dell'EBRI [European Brain Research Institute]. Mi sono chiesta: in che cosa l'Italia ha sempre primeggiato? Nelle neuroscienze. Nel Settecento Galvani e Volta scoprirono l'elettricità animale; a fine Ottocento Golgi inventò la colorazione con l'argento delle cellule nervose; Vittorio Erspamer riuscì a isolare la serotonina e altri neurotrasmettitori e Giuseppe Levi, il mio professore, fu tra i primi a sperimentare la coltura in vitro.
Si guardavano l'un l'altro, si carezzavano, si palpavano in tutte le parti della persona, si baciavano negli occhi, e nella faccia, e nel petto, e nel ventre, e nelle cosce, e nei piedi che parevano d'argento: poi si stringevano forte, e si avviticchiavano, e uno metteva la lingua nella bocca dell'altro, e così suggevano il nettare degli Dei, e stavano lungo tempo a suggere quel nettare: ed ogni tanto smettevano un po' e sorridevano, e si chiamavano a nome, e poi nuovamente a stringere il petto al petto e suggere quella dolcezza. E non contenti di stringersi cosi petto a petto l'uno abbracciava l'altro a le spalle, e tentava di entrare fra le belle mele, ma l'altro aveva dolore, e quei si ritraeva per non dare dolore al suo diletto.
Quelle stelle che nel Nord, nelle notti chiare, sono lacrime ghiacciate tra miliardi di altre, la via lattea di gennaio come caramelle d'argento, veli di gelo nell'immobilità, che lampeggiano, pulsando al ritmo lento del tempo e del sangue dell'universo.
Gli uccelli e gli animali francescani assomigliano davvero a uccelli e animali araldici, non perché fossero favolosi, ma nel senso che erano considerati come realtà, chiare e positive, scevre dalle illusioni dell'atmosfera e della prospettiva. In tal senso egli vide un uccello color sabbia in campo azzurro e una pecora d'argento in campo verde. Ma l'araldica dell'umiltà era più ricca dell'araldica dell'orgoglio, perché giudicava tutte le cose che Dio aveva creato come qualcosa di più prezioso e di più unico dei blasoni che i principi e i nobili avevano dato soltanto a se stessi.
Alzan gli occhi i pescatori verso il cielo così livido / le onde sembra che si fermino, non si sente che il silenzio / e le reti sono piene di cadaveri d'argento.
Come la carta moneta al posto dell'argento, così hanno corso nel mondo, al posto della vera stima e della vera amicizia, le dimostrazioni esteriori di esse e i gesti mimati con la massima naturalezza possibile.