Buonu facisti ca ti nni isti. Bene hai fatto ad andartene. Frase di approvazione e congratulazione verso chi ha lasciato un impegno, un incarico, un posto di lavoro. Si è sempre e da tutti approvati (tranne, a volte, dai parenti più stretti) quando si esce dal fare (dal peccato del fare diceva il principe di Lampedusa). Ma la si pronuncia, oggi, accentuando ironicamente la rima tra "facisti" e "isti": segno forse di un mutato sentimento riguardo al fare.
Cercavo un'anima che mi somigliasse e non riuscivo a trovarla. Frugavo ogni angolo della terra; la mia perseveranza era inutile. Eppure non potevo rimanere solo. Occorreva qualcuno che approvasse il mio carattere; occorreva qualcuno che avesse le mie stesse idee.
Chi sta sulla punta dei piedi non si tiene ritto, | chi sta a gambe larghe non cammina, | chi da sé vede non è illuminato, | chi da sé s'approva non splende, | chi da sé si gloria non ha merito, | chi da sé s'esalta non dura a lungo.
Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di affermare di essere perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano.
Non cercare il favore della moltitudine: raramente esso si ottiene con mezzi leciti e onesti. Cerca piuttosto l'approvazione dei pochi; ma non contare le voci, soppesale.
Come può una persona fare l'elemosina a un povero uomo con un cuore pulito quando crede, e ha interesse a credere, che ci sia un Dio che tiene il punteggio in cielo, che guarda verso il basso e annuisce in segno di approvazione?
La sua testa acquistava sempre il massimo valore quando egli la perdeva: in quei momenti sommava due più due e otteneva quattro milioni. Spesso la Chiesa Cattolica (che è sposata al buonsenso) non l'approvava, spesso egli stesso non si approvava. Ma era una vera ispirazione, importante in rare crisi... quando chi perde la testa la salva.
Se si parte dal presupposto che le istituzioni sono di tutti sarebbe opportuno, quando si parla di riforme, di non seguire la via dell'approvazione a maggioranza, ma quella di riforme condivise.
Un fatto è disapprovare le idee politiche di uno scrittore; altra cosa, non necessariamente incompatibile con la prima, è disapprovare "lui" perché ti costringe a pensare.
La gente crede quasi sempre che tutti provino per essa sensazioni molto più violente di quelle che provano in realtà: crede che l'opinione degli altri oscilli sotto grandi archi di approvazione o disapprovazione.
Il Presidente Bush ha detto di non aver bisogno dell'approvazione dell'ONU per iniziare la guerra. Io penso, che cazzo, non ha neanche avuto bisogno dell'approvazione degli elettori americani per diventare presidente.
Il pessimo costume di abbandonarsi al turpiloquio (a partire dal "me ne frego" fascista) si sta diffondendo ovunque, molto meno disapprovato della diffusione degli anglismi, che se non altro non feriscono il buon gusto. Forse si teme che questa disapprovazione sia considerata bacchettoneria; si dovrebbe invece formulare una condanna esclusivamente estetica. Anche qui, molti giovani si mettono alla testa del peggioramento. Pensiamo all'uso di punteggiare qualunque discorso con invocazioni al fallo maschile, naturalmente nel registro più basso, che inizia con la c. Un marziano giunto tra noi penserebbe che il fallo sia la nostra divinità, tanto ripetutamente viene nominato dai parlanti. Insomma, una vera fallolatria.
L'approvazione della Costituzione Ue è la condizione necessaria ad assicurare la governabilità all'Europa 25. La riforma dell'ONU agirà nell'interesse comune solo se affronterà il funzionamento dell'insieme degli organi societari e con largo consenso.
La dialettica euristica è l'arte di disputare, e precisamente l'arte di disputare in modo da ottenere ragione, dunque per fas et nefas [con mezzi leciti ed illeciti]. Si può infatti avere ragione objective, nella cosa stessa, e tuttavia avere torto agli occhi dei presenti e talvolta perfino ai propri. Ciò accade quando l'avversario confuta la mia prova, e questo vale come se avesse confutato anche l'affermazione, della quale però si possono dare altre prove; nel qual caso, naturalmente, per l'avversario la situazione si presenta rovesciata: egli ottiene ragione pur avendo oggettivamente torto. Dunque, la verità oggettiva di una proposizione e la validità della medesima nell'approvazione dei contendenti e degli uditori sono due cose diverse (a quest'ultima è rivolta la dialettica).
Berlusconi ed i suoi ministri fanno solo annunci senza poi mettere in pratica nulla. La vicenda della banda larga è emblematica: un sacco di promesse ma, nella pratica, zero risultati. Il Cipe non ha mai approvato i fondi per rimuovere il digital divide. L'Italia sta accumulando ritardi inaccettabili su Internet.