Le scienze biologiche e sociali non credono nell'esistenza di entità fisse e immutabili che definiscano dati caratteri, come quelli della donna, dell'Ebreo o del Negro; esse considerano il carattere una reazione secondaria a una situazione. Se oggi la femminilità è scomparsa è perché non è mai esistita. [...] il fatto è che ogni essere umano concreto ha sempre la sua particolare situazione. Respingere le nozioni di eterno femminino, di anima negra, di carattere giudaico non significa negare che vi siano, oggi Ebrei, Negri e donne: questa negazione non ha per gli interessati un significato di libertà ma una fuga dall'autenticità.
La differenza fra la scienza e gli elementi che necessitano una spiegazione è che la scienza richiede ragionamento mentre il resto richiede una mera educazione scolastica.
Ai giovani auguro la stessa fortuna che mi ha condotto a disinteressarmi della mia persona, ma di avere sempre una grande attenzione nei confronti di tutto ciò che mi circonda, a tutto quanto il mondo della scienza, senza trascurare i valori della società.
Il cervello arcaico ha salvato l'australopiteco ma porterà l'homo sapiens all'estinzione. La scienza ha messo in mano all'uomo potenti armi di distruzione. La fine è già alla portata.
Ogni arricchimento dei nostri mezzi di conoscenza grazie a strumenti e a scienze specialistiche dimostra solo la decadenza delle nostre facoltà naturali di conoscenza; certo le epoche primitive (brahmani, ecc.) avevano meno mezzi, ma sensi più acuti. Così gli occhiali sono la prova che abbiamo rovinato i nostri occhi.
È chiaro che altri problemi come il fondamentalismo religioso, la sovrappopolazione, i danni all'ambiente e il dominio del business su governi, scienza, pensiero e società sono molto più grandi del software non libero. Ma molta altra gente ci già sta lavorando, e io non ho nessuna grande capacità o idee per indirizzarle. Così sembra che sia meglio che io continui a lavorare sul problema del software libero. Ad ogni modo, il software libero contrasta uno degli aspetti del dominio dell'economia sulla società.
Volendo seriamente ricercare la verità delle cose, non si deve scegliere una scienza particolare, infatti esse sono tutte connesse tra loro e dipendenti l'una dall'altra. Si deve piuttosto pensare soltanto ad aumentare il lume naturale della ragione, non per risolvere questa o quella difficoltà di scuola, ma perché in ogni circostanza della vita l'intelletto indichi alla volontà ciò che si debba scegliere; e ben presto ci si meraviglierà di aver fatto progressi di gran lunga maggiori di coloro che si interessano alle cose particolari e di aver ottenuto non soltanto le stesse cose da altri desiderate, ma anche più profonde di quanto essi stessi possano attendersi.
Poiché dunque il pensiero di un dio si nutre di intelletto e di scienza pura, anche quello di ogni anima che abbia a cuore di accogliere quanto le si addice, quando col tempo abbia scorto l'essere, ne gioisce e, contemplando la verità, se ne nutre e si trova in buona condizione, finché la rotazione circolare non riconduca allo stesso punto. Durante l'evoluzione esso vede la giustizia in sé, vede la saggezza, vede la scienza, non quella alla quale è connesso il divenire, né quella che è diversa perché è nei diversi oggetti che noi ora chiamiamo enti, ma quella che è realmente scienza nell'oggetto che è realmente essere. E dopo aver contemplato allo stesso modo le altre entità reali ed essersene saziata, si immerge nuovamente nell'interno del cielo e torna a casa. E una volta arrivata, l'auriga, arrestati i cavalli davanti alla mangiatoia, li foraggia di ambrosia e dopo questa li abbevera di nettare.
La storia è la scienza delle cose che non si ripetono.
Frasi sulla scienza
DiPaul Valéry
Alcuni storici della scienza sostengono che ormai è molto difficile stabilire il punto di distinzione e connessione fra il livello sperimentale e quello della cosiddetta teoria. In realtà, la loro relazione include molti elementi arbitrari, le cosiddette approssimazioni.
Bisogna, dunque, essere più precisi. Non si può parlare genericamente di scienza e mito, poiché ci sono diversi tipi di mito, come ci sono diversi tipi di scienza. Questioni generali come "scienza o mito" non hanno molto senso. Eppure proprio di questo genere sono le questioni di cui si occupano i filosofi.
Frasi sulla scienza
DiPaul K. Feyerabend
A leggerlo con attenzione, il mio libro intitolato "Contro il metodo" è indirizzato principalmente contro la cosiddetta "filosofia della scienza" che pretende di rendere semplice quanto di complesso è affermato dagli scienziati. In quel libro cerco di individuare il metodo delle scienze e scopro che, in realtà, non ne hanno uno. Non si trattava di una scoperta sconvolgente: lo era solo per la comunità filosofica.
L'ignoranza non può essere mai una scusa legittima per dimenticare i propri doveri, né la scienza più profonda pretesto per disprezzare l'ultimo, il più insignificante fra gli obblighi morali.
Vivere è di tutti, viver bene di pochi; viver con scienza e conoscenza di pochissimi.
Frasi sulla scienza
DiPaolo Mantegazza
Benché l'umana fantasia, gettando lo scandaglio nell'oceano del pensiero, possa cavarne l'ardita parola che tutto quanto esiste intorno a noi è vivo, sta pur sempre il fatto che la scienza non ha saputo ancor dare a questa idea sublime il battesimo del vero, e noi fino al giorno d'oggi possiamo ancora dividere nettamente i corpi in vivi e non vivi. La vita non è un'astrazione del pensiero, che è un segno stenografico del nostro linguaggio, ma di un fatto.
Le Upanishad dicono che il mondo è illusorio, la materia è illusoria, ma solo dopo cinquemila anni la scienza può fare la stessa affermazione. Le Upanishad affermano che in profondità l'energia è consapevole: la scienza impiegherà altri cinquemila anni. Il misticismo è un salto, la scienza un movimento molto lento.
La vita non è un problema, ma un mistero. Per la scienza la vita è un problema, ma per la religione è un mistero. Un problema può essere risolto, un mistero no: può essere vissuto, ma non risolto. La religione non offre soluzioni né risposte. La scienza offre risposte, la religione non ne ha alcuna.
La poesia è, fra le scienze, la giovinezza. Da fanciulla avrà avuto l'aspetto dell'angelo sotto la Madonna il quale si preme il dito sulle labbra come a dire che non si fida di questa leggerezza.
Lo specialista asseconda la propensione delle scienze a trasformarsi in ideologie. Al fine di occupare posizioni di comando, lo specialista attribuisce alla propria specialità una superiorità fittizia che il profano, intimidito dall'esoterismo di ogni specializzazione, non osa contestare.
Basta innamorarsi follemente e sentire il brontolio del proprio intestino, perché l'unità di corpo e anima, questa lirica illusione dell'età della scienza, svanisca di colpo.
Nella loro battaglia di autodifesa gli ebrei si sono sempre distinti. Ci sono duecento ebrei che hanno vinto premi Nobel. Cristo, Marx ed Einstein erano ebrei. Gli ebrei hanno dato molto alla scienza, all'arte ed alla musica. Hanno in mano la finanza mondiale. Tutto ciò dà loro un senso di superiorità.
Oggi il movimento omosessuale ha più bisogno di un'arte del vivere che di una scienza o di una conoscenza scientifica (o pseudoscientifica) di cosa sia la sessualità. La sessualità fa parte dei nostri comportamenti, fa parte della libertà di cui godiamo in questo mondo. La sessualità è qualcosa che siamo noi stessi a creare – è una nostra creazione assai più di quanto non sia la scoperta di un aspetto segreto del nostro desiderio.