Lo chiamiamo granello di sabbia. | Ma lui non chiama se stesso né granello, né sabbia | Fa a meno di nome | generale, individuale, | instabile, stabile, | scorretto o corretto.
"Ragione per cui" scriveva Betty Flanders, affondando sempre più i calcagni nella sabbia "ragione per cui non restava che andarsene".
Lentamente, scaturendo dalla paura del beccuccio d'oro, il pallido inchiostro turchino si effuse sul punto: lì, infatti, la sua penna si fermò, i suoi occhi si fissarono e lentamente si riempirono di lacrime. Tutto il golfo tremava, il faro oscillò, e l'illusione fu che l'albero del piccolo vascello di Mr. Connor pendesse come una candela di cera nel sole. Subito essa batté le palpebre: le disgrazie sono sempre orrende. Daccapo batté gli occhi. L'albero si ergeva diritto, le onde si succedevano regolarmente, il faro era perpendicolare: ma la macchia d'inchiostro s'era sparsa.
L'Atlantico rode le nostre scogliere. La pressione della corrente del polo deforma la nostra costa occidentale. La muraglia che noi abbiamo sul mare è minata; l'acqua travolge nugoli di sassi; i nostri porti si riempiono di sabbia e di pietre; le foci dei nostri fiumi s'ingorgano. Ogni giorno un lembo di terra normanna si stacca e sparisce nei flutti.
Sette distorte figure stavano arrivando dal deserto, ogni tanto confondendosi coi cespugli di saggina, mascherate dalla sabbia scura che la tempesta di vento sollevava a quintali. I tre federales, madidi nelle loro uniformi, erano in attesa ai bordi del villaggio di Sonoyita, nel Messico settentrionale. Gli asinelli legati lì accanto scalpitavano, resi isterici dall'arsura e dalla sensazione che stesse giungendo gente sconosciuta. Le sette figure erano ormai vicinissime, quasi alle prime casupole del lugubre, deserto villaggio. Il sole divampava alto a mezzogiorno, però rosso come il sangue, o come la scritta Coca Cola che sovrastava l'entrata a un'osteria lì accanto. Il primo a emergere dal turbinio sabbioso fu un uomo alto sul metro e ottanta, che salutò i tre gendarmi messicani con un rapido cenno del capo e con una salve di domande in uno spagnolo scolastico. «Siamo i primi ad arrivare?» Gli occhiali alla Rommel che portava e il fazzoletto che gli proteggeva il volto non consentivano di capire quale fosse la sua nazionalità. «Siamo i primi?» ripeté.
Presi un pugno di sabbia e glielo porsi, scioccamente chiedendo un anno di vita per ogni granello; mi scordai di chiedere che fossero anni di giovinezza.
Innumerevoli come i granelli di sabbia sono le passioni umane, e tutte diverse l'una dall'altra; e tutte quante, meschine e nobili, da principio stan soggette all'uomo, e diventano poi le sue terribili tiranne.
Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare allAmerica lurgenza appassionata delladesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dalloscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia.; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dellingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. Sarebbe la fine per questa nazione se non valutasse appieno lurgenza del momento. Questa estate soffocante della legittima impazienza dei negri non finirà fino a quando non sarà stato raggiunto un tonificante autunno di libertà ed uguaglianza.
Per te, con amore, | la sabbia del deserto ho scavato, | piramidi ho aperto, | labirinti ho penetrato | finché, col batticuore, | piccolo messaggero | dal pensiero alato, | la tua traccia ho scoperto.
I viaggiatori possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero.
E la perla si adagiò nella dolce acqua verde e precipitò verso il fondo. I rami ondeggianti delle alghe la chiamarono, le fecero cenno, e sulla superficie le luci apparvero verdi e delicate. Si posò sulla sabbia fra pianticelle simili a felci. Sopra, il velo dell'acqua era come uno specchio verde. E la perla giacque in fondo al mare. Un granchio che zampettava sul fondo sollevò una nuvoletta di sabbia, ed ecco, era sparita. La musica della perla si consumò in un sussurro e svanì.
Dal giorno in cui gli uomini hanno affermato il loro dominio sul mare, tre Stati, degni d'essere ricordati, sono sorti sopra le sue sabbie: Tiro, Venezia e Inghilterra. Della prima di queste grandi potenze non rimane che la memoria, della seconda le rovine; in quanto alla terza che è oggi l'erede delle due prime, se dimentica il loro esempio può essere condotta, quantunque di più orgogliosa grandezza, ad una fine meno rimpianta.
Ho paura e chiamo il tuo nome | Amo la tua voce e la tua folle danza | Ascolto le tue parole e conosco il tuo dolore | La tua testa tra le mani e il suo bacio sulle labbra di un altro | I tuoi occhi al suolo | E il mondo intorno che ruota per sempre | Addormentato nella sabbia con l'oceano che tutto cancella...
Gli uccelli e gli animali francescani assomigliano davvero a uccelli e animali araldici, non perché fossero favolosi, ma nel senso che erano considerati come realtà, chiare e positive, scevre dalle illusioni dell'atmosfera e della prospettiva. In tal senso egli vide un uccello color sabbia in campo azzurro e una pecora d'argento in campo verde. Ma l'araldica dell'umiltà era più ricca dell'araldica dell'orgoglio, perché giudicava tutte le cose che Dio aveva creato come qualcosa di più prezioso e di più unico dei blasoni che i principi e i nobili avevano dato soltanto a se stessi.
Il terzo giorno di pioggia avevano ammazzato tanti granchi dentro casa, che Pelayo dovette attraversare il suo cortile allagato per buttarli nel mare, perché il bambino aveva passato la notte con e caldane e si pensava fosse a causa del fetore. Il mondo era triste fin dal martedì. Il cielo e il mare erano una stessa cosa di cenere, e le sabbie della spiaggia, che in marzo sfolgoravano come polvere di mica, si erano trasformate in una broda di fango e di molluschi putrefatti. La luce era così moscia a mezzogiorno che, mentre Pelayo stava tornando a casa dopo aver buttato via i granchi, gli costò fatica vedere ciò che si moveva e si lamentava in fondo al cortile. Dovette avvicinarsi molto prima di scoprire che era un uomo molto vecchio, che era rovesciato bocconi nella fangaia, e nonostante i suoi sforzi non poteva sollevarsi, perché glielo impedivano le sue enormi ali.
Non è l'uomo invecchiato, sfiorito, non è egli come una foglia staccata, che non ritrova più il suo albero e che ora viene sbattuta qua e là dai venti, finché la sabbia non lo seppellisce?
Una volta mi son presentato ad un compleanno senza regalo. Senza perdermi d'animo ho raccolto della semplice sabbia dal mare e l'ho regalata alla festeggiata. La cosa che conta è il pensiero.
Protettore dei supplici, Giove, | volgi l'occhio benevolo a questa | nostra schiera, che giunge per mare | dalle foci e le sabbie del Nilo. | La divina contrada finitima | della Siria fuggiamo; né bando | contro noi per delitto di sangue | decretava la nostra città. | Ma spontanee fuggiamo da sposi | consanguinei, schiviam l'abominio | d'empie nozze coi figli d'Egitto.
Ho gridato il tuo nome sull'oceano | Ma i flutti furiosi l'hanno riportato a riva | Ho scritto il tuo nome sulla sabbia | Ma le conchiglie l'hanno cancellato.
Credo che la responsabilità venga insieme alla notorietà, ma non penso mai ad essa come potere. È più simile a qualcosa che si tiene come granelli di sabbia in una mano. Se si mantiene la mano chiusa si può tenere e possedere, ma se si aprono le dita in qualsiasi modo, la si può rapidamente perdere.
Tutto procede come al solito. Le onde sono roche a forza di ripetere il loro mistero; la sabbia si ammucchia sulla riva; gli uccelli marini si librano nell'aria e volteggiano,; venti e nuvole continuano il loro volo che non lascia tracce; nel chiarore lunare i bracci bianchi rivolgono un cenno al paese invisibile e lontano.
I pensieri messi per iscritto non sono nulla di più che la traccia di un viandante nella sabbia: si vede bene che strada ha preso, ma per sapere che cosa ha visto durante il cammino bisogna far uso dei suoi occhi.
La vita non è in ordine alfabetico come credete voi. Appare... un po' qua e un po' là, come meglio crede, sono briciole, il problema è raccoglierle dopo, è un mucchietto di sabbia, e qual è il granello che sostiene l'altro? A volte quello che sta sul cocuzzolo e sembra sorretto da tutto il mucchietto, è proprio lui che tiene insieme tutti gli altri, perché quel mucchietto non ubbidisce alle leggi della fisica, togli il granello che credevi non sorreggesse niente e crolla tutto, la sabbia scivola, si appiattisce e non ti resta altro che farci ghirigori col dito, degli andirivieni, sentieri che non portano da nessuna parte, e dai e dai, stai lì a tracciare andirivieni, ma dove sarà quel benedetto granello che teneva tutto insieme... e poi un giorno il dito si ferma da sé, non ce la fa più a fare ghirigori, sulla sabbia c'è un tracciato strano, un disegno senza logica e senza costrutto, e ti viene un sospetto, che il senso di tutta quella roba lì erano i ghirigori.