Lo si schiaccia dolcemente tra lingua e palato; lentamente fresco e delizioso, comincia a fondersi: bagna il palato molle, sfiora le tonsille, penetra nellesofago accogliente e infine si depone nello stomaco che ride di folle contentezza.
Eravamo saliti da poco sull'autobus quando ci fu lo scontro. Prima avevamo preso un altro autobus, solo che io avevo perso un ombrellino. Scendemmo a cercarlo e fu così che salimmo su quell'autobus che mi rovinò. L'incidente avvenne su un angolo, di fronte al mercato di San Juan, esattamente di fronte. Il tram procedeva con lentezza, ma il nostro autista era un ragazzo giovane, molto nervoso. Il tram, nella curva, trascinò l'autobus contro il muro.
Fiumi di parole, torrenti di eventi che lenti insidiano le menti delle genti, rendendole impotenti, sterili e incoscienti come salici piangenti in mezzo al turbine dei venti.
Come vedi tutto è usuale, solo che il tempo stringe la borsa e c'è il sospetto che sia triviale l'affanno e l'ansimo dopo una corsa, l'ansia volgare del giorno dopo, la fine triste della partita, il lento scorrere senza uno scopo di questa cosa che chiami... vita.
Da noi a Napoli il tempo si chiama tiempo, come in spagnolo, perché Napoli ha avuto secoli spagnoli. La i infilata nel tempo lo scombina, gli leva l'andatura inesorabile. [...] O' tiempo è irregolare. Può mettersi a correre e far correre tutti con lui, l'ho visto nelle lotte politiche del decennio settanta, ma per il resto delle ore 'o tiempo è assai più lento del ticchettio degli orologi che lo vogliono misurare.
La maggioranza degli uomini, che sono anche i meno provveduti intellettualmente e moralmente, si lascia invadere dalla propaganda, lentamente e inavvertitamente, e finisce per "pensare in serie".
La maggior parte dei sogni muoiono di una morte lenta. Sono concepiti in un momento di passione, con la prospettiva di possibilità infinite, ma spesso languono e non sono perseguiti con la stessa intensità di quando hanno visto la luce. Lentamente, sottilmente, un sogno diventa sfuggente ed effimero. Le persone che hanno perso i loro sogni diventano pessimiste e ciniche. Si sentono come se il tempo e la devozione spesi per inseguire i loro sogni fossero sprecati. Le cicatrici emotive durano per sempre.
Strano, lo sguardo del cane che spinge. È sempre una faccenda che lo assorbe molto. Preferirebbe non essere visto, vorrebbe tanto guardare altrove, ma la cosa richiede tutta la sua concentrazione. Si tratta di ottenere un equilibrio pendolare del treno posteriore, di calcolare un'esatta verticale, di non farsela sulle zampe e di non caderci seduto dentro. Un gran numero di parametri da valutare contemporaneamente. Si vorrebbe fare in fretta e con discrezione, ma l'evento richiede lentezza, esige applicazione. La fronte si corruga, il sopracciglio si aggrotta. Se c'è una circostanza della sua vita in cui il cane sembra pensare, un momento di pura introspezione, è quando spinge.
Sapete che scrivo lentamente. Questo accade soprattutto perché non sono mai soddisfatto finché non ho detto il più possibile in poche parole, e scrivere in breve costa molto più tempo che scrivere in lungo.
Scrissi il mio primo programma di software all'età di tredici anni. Serviva per giocare a tris. Il computer che usavo era grosso, ingombrante, lento e assolutamente irresistibile.
Secondo è l'argomento [di Zenone di Elea] detto Achille. Questo sostiene che il più lento non sarà mai raggiunto nella sua corsa dal più veloce. Infatti è necessario che chi insegue giunga in precedenza là di dove si mosse chi fugge, di modo che necessariamente il più lento avrà sempre un qualche vantaggio. Questo ragionamento è lo stesso della dicotomia, ma ne differisce per il fatto che la grandezza successivamente assunta non viene divisa per due. Dunque il ragionamento ha per conseguenza che il più lento non viene raggiunto ed ha lo stesso fondamento della dicotomia (nell'un ragionamento e nell'altro infatti la conseguenza è che non si arriva al termine, divisa che si sia in qualche modo la grandezza data; ma c'è di più nel secondo che la cosa non può essere realizzata neppure dal più veloce corridore immaginato drammaticamente nell'inseguimento del più lento), di modo che la soluzione sarà, per forza, la stessa.
Si decide in fretta di essere amici, ma l'amicizia è un frutto che matura lentamente.
Frasi sulla frettaFrasi sulla lentezza
DiAristotele
Il romanzo con la erre maiuscola [...] lavora, lentamente, nella memoria del lettore. Se leggi "Il Gattopardo" non lo scordi più, come se leggi, da adulto però, "I Promessi sposi".