Si tratta di un indovinello, avvolto in un mistero all'interno di un enigma. (circa le intenzioni dell'Unione Sovietica, dopo la spartizione militare della Polonia insieme alla Germania di Hitler)
[Sul dominio statunitense nelle Filippine] Non so come fu, ma avvenne: 1) che non potevamo restituirle alla Spagna: sarebbe stato vile e disonorevole; 2) che non potevamo cederle alla Francia o alla Germania nostre concorrenti commerciali in Oriente : sarebbe stato un cattivo affare e indegno; 3) che non potevamo abbandonarle a se stesse: non erano in grado di autogovernarsi, e ben presto vi sarebbe stata l'anarchia e il malgoverno, peggio di quelli della Spagna; 4) che non ci rimaneva niente altro da fare che prenderle in blocco, educare i filippini, ed elevarli e civilizzarli e cristianizzarli, e con la grazia di Dio farne il meglio che si poteva, considerandoli nostri fratelli in quanto Cristo mori anche per loro. E poi andai a letto, e mi addormentai e dormii sodo.
Sono convinto che lo Stato sia povero e gli italiani ricchi. Mangiano meglio, si vestono meglio, vivono meglio di tutti gli altri europei. In Germania alla sera cenano con pane e formaggio giallo. Per me di giallo c'è solo la polenta. Invece da noi ristoranti, trattorie, pizzerie a ogni angolo, sempre pieni. Il problema semmai è il Sud che non riesce a integrarsi.
L'uomo è stato condotto sulla Luna, praticamente condotto come se fosse stato accompagnato da un personaggio fantomatico. In sostanza il contributo individuale di Armstrong, il primo uomo sceso sulla Luna, non è un granché: sì, doveva avere sangue freddo, doveva avere la calma, avere tutti i requisiti fisici necessari per fare lui quello che però avrebbero potuto fare molte altre persone. Von Braun invece era unico, era il solo preparato. Von Braun veniva dalla Germania. Sì, è stato onorato, ma poi... Oggi credo che lo abbiano anche dimenticato, in parte.
Otto von Bismarck-Shonhausen per l'unità germanica | si annette mezza Europa.
[da Sfiorivano le viole]
Frasi sulla Germania
DiRino Gaetano
Sono in molti a pensare che l'Europa (così come la conosciamo oggi) abbia i giorni contati. Bassam Tibi, un immigrato siriano, tra i più autorevoli rappresentanti dell'islamismo dialogante in Germania, ha dichiarato sul "Welt am Sonntag" che "il problema non è se la maggioranza degli europei diventa musulmana, ma piuttosto quale forma di Islam è destinata a dominare in Europa: l'Islam della sharia o l'euroislam".
Uno sguardo alla statistica professionale di un paese di confessioni miste ci mostra con sorprendente frequenza un fenomeno che fu discusso più volte e vivacemente nella stampa, nella letteratura, e nei congressi cattolici della Germania: il carattere prevalentemente protestante della proprietà e dell'impresa capitalistica e delle élites operaie più colte, e specialmente del più alto personale tecnico o commerciale delle imprese moderne.
Tre sono i personaggi di questa istoria d'amore: Paolo Herz, Luisa Cima e Chérie. Malgrado il suo cognome tedesco, Paolo Herz è italiano, di madre e di padre italiani, delle provincie meridionali. Veramente, non è inutile aggiungere che l'avo paterno di Paolo era tedesco. Questo nonno aveva lasciato la Germania in piccolissima età, emigrando in Italia: qui era cresciuto, aveva lavorato ad accrescere la sostanza famigliare e il decoro del nome Herz: qui si era ammogliato con una italiana, e aveva procreato dei figli. Così i legami con la patria di origine, almeno quelli esteriori, si eran venuti col tempo, con la lontananza, rallentando e poi, più tardi, sciogliendosi: tanto che gli Herz sembrava non conservassero più nessuna traccia nordica nel temperamento e nel carattere.
Walter Mosca avvertì una certa eccitazione e l'ultimo opprimente senso di malinconia prima del ritorno. Conosceva le poche rovine fuori Parigi ed erano punti di riferimento familiari, Nell'ultima parte del viaggio gli pesava l'attesa prima di arrivare alla sua destinazione nel cuore del continente devastato, alla città distrutta che non aveva mai pensato di rivedere. I punti di riferimento verso la Germania gli erano più familiari che non quelli verso la sua terra. Verso la sua città.
La velocità imprimeva al treno forti scossoni. Era un convoglio militare con rimpiazzi per il presidio di Francoforte, ma metà del vagone era occupato da personale civile proveniente dagli Stati Uniti. Mosca toccò la cravatta di seta e sorrise. Gli sembrava strano. Avrebbe dovuto sentirsi più in famiglia con G.I. all'altro capo del vagone e, logicamente, altrettanto la maggior parte dei venti civili che viaggiavano con lui.
Quello che in Italia non c'è mai stato, una bella botta, una bella rivoluzione, Rivoluzione che non c'è mai stata in Italia... c'è stata in Inghilterra, c'è stata in Francia, c'è stata in Russia, c'è stata in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, trecento anni che è schiavo di tutti.
Con l'Europa non si afferma unidea di pace, ma di guerra: paesi l'un contro l'altro armati. Io non ce l'ho con la Germania: difende i suoi interessi. Dovremmo farlo tutti.
La percentuale del PIL dedicata alla ricerca è inferiore a quella di tutti i maggiori Paesi europei e il numero di ricercatori su 1000 abitanti è meno della metà di Francia, Gran Bretagna e Germania. Questi dati da soli dimostrano lo scarso interesse e apprezzamento verso la ricerca, eppure il numero di pubblicazioni sulle principali riviste internazionali e le citazioni delle stesse regge bene il confronto con la produzione dei ricercatori di questi Paesi, a riprova che, nonostante gli scarsi finanziamenti e le lentezze burocratiche, molte nostre università producono buona ricerca.
Noi abbiamo il sole ma non abbiamo il solare, in Germania non hanno il sole, ma hanno il solare. Sarà colpa della Merkel o sarà colpa dei cialtroni dai quali ci facciamo governare da non so più neanche quanti anni?
Non capisco perché i gay debbano avere difficoltà a dichiararsi. Non siamo aperti abbastanza, all'estero non è così. In Inghilterra o in Germania, per esempio, le cose sono molto più limpide e cercano di combattere l'omofobia anche nello sport. Non si dovrebbe avere alcuna paura. Poi forse in Italia sarebbero criticati, ma questo è un problema di chi lo critica, non certo di uno sportivo gay.
La gente non vuole la guerra. Nè in Russia, nè in Inghilterra, America o Germania. Sono i leader delle nazioni a determinare le regole. La questione è semplicemente quella di trascinare la gente, viva essa in democrazia, o in qualsiasi altro regime.
È nella natura della politica ideologica e non un semplice tradimento commesso per interesse personale o smania di potere che il vero contenuto dell'ideologia (la classe operaia o i popoli germanici), originariamente alla base dell'"idea" (la lotta di classe come legge della storia o la lotta delle razze come legge della natura), venga distrutto dalla logica con cui tale "idea" è attuata.
Attraverso la somma dei sacrifici e dei dolori sopportati, col grandioso apporto dato alla causa della libertà, con i risultati militari ottenuti, il movimento partigiano è riuscito ad assumere un significato morale di valore altissimo. Ha riscattato dinnanzi al mondo, insieme a coloro che nei campi di Germania tennero fede alla loro patria, la dignità del popolo italiano; ha dimostrato ben altrimenti, che generiche e facili affermazioni verbali, la sua volontà di essere un popolo libero degno di essere riammesso nella vita delle libere nazioni.
In Germania è in corso un dibattito perché nella Nazionale di calcio giocano molti di nazionalità tedesca ma di genitori nati altrove. È la riprova del fatto che una società che deve affrontare il futuro ha l'obbligo di porsi il problema dell'integrazione dello straniero soprattutto se questi riconosce pienamente alcuni valori, giurando fedeltà a quella Costituzione e, divenendo figlio di quella comunità, arriva magari perfino alla maglia della Nazionale.
La ricostruzione europea è stata gravemente ritardata dal fatto che due anni dopo la fine delle ostilità non è stato possibile mettersi d'accordo sulle condizioni di pace con Germania e Austria. In questo modo si va rapidamente evolvendo una situazione che non promette nulla di buono per il mondo.
Se la Germania perde siamo perdenti, se la Germania vince siamo perduti.
Frasi sulla Germania
DiGaleazzo Ciano
La guerra a fianco della Germania non deve farsi e non si farà mai: sarebbe un crimine e una idiozia. Contro, non ne vedo per ora le ragioni. Comunque, caso mai, contro la Germania. Mai insieme. Questo è il mio punto di vista. Quello di Mussolini è esattamente il contrario: mai contro e, quando saremo pronti, insieme per abbattere le democrazie, che, invece, sono i soli Paesi con cui si può fare una politica seria e onesta.
Il 30 marzo 1933, il ministro della Propaganda in Germania, Joseph Goebbels, mi convocò nel suo ufficio [...] e mi propose di diventare una sorta di "Fuhrer" del cinema tedesco. Io allora gli dissi: "Signor Goebbels, forse lei non ne è a conoscenza, ma debbo confessarle che io sono di origini ebraiche" e lui: "Non faccia l'ingenuo signor Lang, siamo noi a decidere chi è ebreo e chi no!". Fuggii da Berlino quella notte stessa.
L'unità cattolica non è mantenibile senza il potere temporale. Conseguenza necessaria del re d'Italia sul Quirinale è la partenza del Papato. È certo che il successore di Pio IX lascerà Roma e che il governo italiano, spalleggiato dalla Germania, insidierà in Vaticano un antipapa che trarrà dietro di sé metà della Chiesa.