Anche se ampi territori d'Europa e molti antichi e famosi stati sono caduti o stanno per cadere nelle grinfie della Gestapo e sotto le odiose norme dell'apparato nazista, noi non demorderemo né verremo meno. Noi procederemo fino alla fine. Noi combatteremo in Francia, noi combatteremo sui mari e sugli oceani, noi combatteremo con crescente fiducia e crescente forza nell'aria. Noi difenderemo la nostra Isola, a qualunque costo. Noi combatteremo sulle spiagge, noi combatteremo nei luoghi di sbarco, noi combatteremo sui campi e sulle strade, noi combatteremo sulle colline; noi non ci arrenderemo mai.
[dal Discorso tenuto il 4 giugno 1940 al Parlamento britannico, dopo il rimpatrio della BEF dal porto e dalle spiagge di Dunkerque]
Il re Giovanni è il prologo, come l' Enrico VIII è l'epilogo degli otto drammi nazionali che succedendonsi l'uno all'altro, e formano, per così dire, la grande epopea della nazione britannica. Nel re Giovanni si cominciano a trattare tutti i soggetti politici e patrii che si svolgono poi così ampiamente; e vi si veggono guerre e negoziati colla Francia, una usurpazione e la tirannide che necessariamente ne deriva, l'influenza del clero e i litigi dei Grandi. È probabile che Shakespeare componesse questo dramma e l' Enrico VIII dopo tutti gli altri, ed abbia ciò fatto per meglio rannodarli insieme.
O voi che state ad ascoltar, voi puri | Spirti del ciel, cui veggio al rio pensiero | Farsi i bei volti per pietade oscuri; | Che cor fu il vostro allor che per sentiero | D'orrende stragi inferocir vedeste | E stugger Francia un solo, un Robespiero?
[Canto III]
Negli altri Paesi europei il genere del reportage è molto più coltivato. Penso soprattutto alla Francia, ad Antenne 2, dove va in onda 'Inviato speciale', un programma che nessuno si sognerebbe mai di spegnere.
Ci è venuta voglia di passare la serata e la notte in un castello. In Francia molti sono stati trasformati in alberghi: un fazzoletto di verde sperduto in una distesa di squallore senza verde; un quadratino di viali, alberi, uccelli al centro di un'immensa rete di strade. Sono al volante e osservo nello specchietto retrovisore una macchina dietro di me. La freccia di sinistra lampeggia e tutta la macchina emette onde di impazienza. Il guidatore aspetta il momento giusto per superarmi: come un rapace che fa la posta a un passero.
È un mistero come si possa essere una comunità che supera ogni pericolo e rimane fedele alle proprie origini. Guardi alla Francia, per esempio. In Francia c'è una grande comunità di ebrei, ma gli ebrei diventano francesi? No. Loro parlano perfettamente il francese. Hanno successo nel lavoro. Ma non sono francesi. Loro pensano solo a tornare a Gerusalemme.
[Parlando ai giudici della condanna a morte di Luigi XVI di Francia] Non c'è nessun processo da fare, Luigi non è un accusato. Voi non siete dei giudici. Voi siete soltanto, e non potete essere altro, degli uomini che rappresentano la Nazione. Non dovete emettere una sentenza contro od a favore di un uomo, ma dovete prendere un provvedimento di salute pubblica, dovete compiere l'atto che salverà la nazione. Un re detronizzato in una repubblica può servire solo a due scopi: o a turbare la tranquillità dello Stato e mettere a rischio la libertà o a consolidarle entrambe. (discorso del 3 dicembre 1792 di Robespierre ai giudici in occasione del processo a Luigi XVI)
Tutti gli uomini nati e domiciliati in Francia sono membri di quella società politica che chiamiamo nazione francese; cioè sono cittadini francesi. Essi lo sono per la natura delle cose e per i princípi primi del diritto delle genti. I diritti connessi a quel titolo non dipendono né dalla fortuna che ciascuno di essi possiede, né dalla quota di imposta a cui è sottoposto, poiché non è certo l'imposta che ci rende cittadini; la qualità di cittadini ci obbliga soltanto a contribuire alla spesa comune dello Stato secondo le proprie possibilità. Ora, voi potete dare delle leggi ai vostri cittadini: ma non potete annientarli.
Frasi sui francesiFrasi sulla Francia
DiMaximilien de Robespierre
Quello che in Italia non c'è mai stato, una bella botta, una bella rivoluzione, Rivoluzione che non c'è mai stata in Italia... c'è stata in Inghilterra, c'è stata in Francia, c'è stata in Russia, c'è stata in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, trecento anni che è schiavo di tutti.
La percentuale del PIL dedicata alla ricerca è inferiore a quella di tutti i maggiori Paesi europei e il numero di ricercatori su 1000 abitanti è meno della metà di Francia, Gran Bretagna e Germania. Questi dati da soli dimostrano lo scarso interesse e apprezzamento verso la ricerca, eppure il numero di pubblicazioni sulle principali riviste internazionali e le citazioni delle stesse regge bene il confronto con la produzione dei ricercatori di questi Paesi, a riprova che, nonostante gli scarsi finanziamenti e le lentezze burocratiche, molte nostre università producono buona ricerca.
Se soltanto il popolo si rendesse conto di quanto è diventata grande nella disgrazia, dovrebbe riverirla e amarla invece di credere a tutte le cattiverie e le menzogne che sono state messe in giro dai suoi nemici.
C'era una volta un Re e una Regina, che avevano una figlia unica, e le volevano più bene che alla pupilla de' loro occhi.
Mandò il Re di Francia per domandarla in sposa.
Il Re e la Regina, che non sapeano staccarsi dalla figliuola, risposero:
- È ancora bambina.
Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori,
le cortesie, l'audaci imprese io canto,
che furo al tempo che passaro i Mori
d'Africa il mare, e in Francia nocquer tanto,
seguendo l'ire e i giovenil furori
d'Agramante lor re, che si diè vanto
di vendicar la morte di Troiano
sopra re Carlo imperator romano.
Da noi i film sono catalogati per genere: commedia o dramma. In Francia, invece, esiste un genere indefinibile e che io preferisco, e che si situa tra i due estremi: Coeurs di Resnais, per esempio, è un film malinconico ma anche molto buffo.
È all'opinione pubblica che io domando protezione e la domando anche contro di essa, se ce ne fosse bisogno.
[Memoria per il ristabilimento in Francia dei Frati Predicatori, 1839]
Mia patria, nel mentre che voi perseguite con gioia e dolore alla formazione della società moderna, uno dei vostri nuovi figli, cristiano per fede e prete secondo la consacrazione tradizionale della Chiesa cattolica, viene da voi a reclamare la sua parte della libertà che avete conquistato, e che anche lui ha pagato [...] Mi rivolgo ad un'autorità che è la regina del mondo, la quale da tempo immemore, ha proscritto le leggi, ne ha stabilite delle altre, da lei dipendono le costituzioni, e le sue sentenze, un tempo sconosciute, vengono presto o tardi eseguite.
[Memoria per il ristabilimento in Francia dei Frati Predicatori, 1839]
Silenzio, ho detto! Arte moderna! Oscenità, arte degenerata! Il Führer col suo genio ha proibito questo schifo. Cose del genere non servono ad altro che a devirilizzare una nazione: ecco perché la Francia si è prostituita, trasformandosi in un paese di effeminati.
L'ironia per la squadra italiana è di trovarsi in Francia e di avere un allenatore francese. Durante il Sei Nazioni gli italiani hanno dimostrato di essere in forma e, quindi, non potete sottovalutarli. Sono molto più forti di quanto non siano mai stati e non è necessariamente garantita la vittoria contro di loro. Sono un avversario molto scomodo, stanno giocando un buon rugby e giocheranno fino al fischio finale. Dovete rispettarli. Con Pierre Berbizier come allenatore, è piacevole vedere i progressi dei ragazzi della nazionale italiana. [Settembre 2007]