A differenza dell'animale l'uomo sa di dover morire. Questa consapevolezza lo obbliga al pensiero dell'ulteriorità che resta tale comunque la si pensi abitata: da Dio o dal nulla. Ciò fa del futuro l'incognita dell'uomo e la traccia nascosta della sua angoscia segreta. Non ci si angoscia per "questo" o per "quello", ma per il nulla che ci precede e che ci attende. Ed essendoci il nulla all'ingresso e all'uscita della nostra vita, insopprimibile sorge la domanda che chiede il senso del nostro esistere. Un esistere per nulla o per Dio?
L'importanza di Heidegger sta nel fatto che egli qualifica la sua filosofia come "oltrepassamento della metafisica". Visto che con metafisica si intende tutto il pensiero filosofico da Platone in poi, ciò significa porsi in una posizione-cardine, di cui Heidegger ha piena consapevolezza.
Frasi sulla consapevolezza
DiUmberto Galimberti
Ogni storia d'amore mette a nudo la natura della nostra anima che si affida al linguaggio per esprimere il malanimo, l'invidia, la gelosia, i baci avvelenati dall'odio, la tenerezza simulata al punto da sembrar vera, la consapevolezza di conoscere i reciproci segreti: tutti anelli di quella pesante catena che attorciglia la nostra anima nelle trame che solo il linguaggio sa tessere.
L'arte è il concreto articolo di fede e aspettativa, la realizzazione di un mondo che altrimenti sarebbe poco più di un velo di inutile consapevolezza teso su un golfo di mistero.
Il razzismo è un odio di classe inconscio. Si confronti il razzismo americano: esso è stato appunto, fino a oggi e ancora oggi, un odio di classe inconscio. Ma dal momento che i negri hanno incominciato a lottare e avere consapevolezza di sé come classe povera, l'odio razzistico, oscuro e indecifrabile, di sta trasformando in un chiarissimo e decifrabilissimo odio di classe. L'odio cioè che un borghese italiano prova per un comunista, non per un "terrone" o un carcerato (che è ancora oscuro e indecifrabile).
È arte somma: il mondo è orribile. Una summa perfetta. È per questo che paghiamo compositori e pittori e grandi scrittori: perché ce lo dicano. Si guadagnano da vivere grazie al fatto di essere arrivati a questa consapevolezza. Quale comprensione geniale, incisiva. Quale penetrante intelligenza. Un topo di fogna potrebbe dirti la stessa cosa, se sapesse parlare. Se i topi sapessero parlare, io farei tutto quello che dicono.
Credo che il metodo più sicuro per giudicare un quadro, sia quello di non riconoscervi, in principio, nulla, e di fare successivamente tutta la serie d'induzioni imposta da una presenza simultanea di macchie di colore in metafora, di supposizione in supposizione, la comprensione del soggetto, e talvolta solo la consapevolezza del piacere, consapevolezza che non sempre si ha inizialmente.
Prova, innanzitutto, a comprendere che cos'è un'onda, e poi potrai capire in che modo tale consapevolezza delle onde può aiutarti a entrare in meditazione.
Attenzione implica esclusivamente una cosa. La consapevolezza è molto diversa, non è esclusiva. Non è fare attenzione: è essere attenti, è semplicemente essere coscienti. Sei cosciente quando sei inclusivamente cosciente.
Quando sorge il desiderio, proprio all'inizio, al primo bagliore, al primo accenno che un desiderio sta nascendo, osservalo con la tua consapevolezza totale, con la totalità del tuo essere. Non fare nulla. Non occorre altro: in presenza della totalità dell'essere l'osservazione è così vivida che il seme viene incenerito, senza alcuna lotta, né conflitto o antagonismo.
Frasi sulla consapevolezza
DiOsho Rajneesh
Il problema autentico è risvegliare nell'individuo quel tanto di consapevolezza capace di generare in lui il desiderio di divenire libero, intelligente, autorealizzato e pienamente consapevole.
[da L'immortalità dell'anima]
Frasi sulla consapevolezza
DiOsho Rajneesh
Tutti quelli che hanno corso e che corrono in macchina hanno questa consapevolezza: quando si vince, il 30 per cento di merito va alla macchina, il 40 per cento al pilota, il restante 30 per cento alla fortuna.
L'uomo è il più disgraziato degli animali: insieme alla imbecillitas corporis, comune a tutti i viventi, possiede anche la inquietudo animi, ovvero la consapevolezza di dover muorire.
È solo la consapevolezza della condivisione della sofferenza umana da parte di Dio, che può impedire alla sofferenza d'essere un aumento della negatività dell'uomo.
La nostra ferma convinzione che la nostra è una causa giusta e che dobbiamo trovare un modo pacifico per raggiungere i nostri obiettivi, ci ha dato la forza e la consapevolezza dei limiti oltre i quali non dobbiamo andare.
Se cerco di modellare la mia vita su quella di qualcun altro, finisco per sprecarla riproducendo le cose per puro e vacuo spirito di accettazione. Ma se vivo la vita a modo mio e faccio in modo che gli altri artisti mi influenzino solo come riferimenti esterni o come punti di partenza, posso costruire una consapevolezza ancora maggiore invece di restarmene qui inattivo. Se sarò in grado di capire questo e di metterlo in pratica mi sarà d'aiuto, ma ho di nuovo paura.
L'autocoscienza empirica, ossia la consapevolezza di una qualsivoglia determinazione presente in noi, non è possibile se non presupponendo un Non-Io. Questo Non-Io deve esercitare un'azione sulla capacità elettiva dell'uomo che noi chiamiamo sensibilità. L'uomo, dunque, in quanto è qualcosa, è un ente sensibile.
Sinceramente quando ho giocato la mia prima partita con questa maglia non avrei mai pensato che sarebbe potuta essere la prima di 800, giocate con la stessa maglia, con la stessa società. Questo mi riempie di orgoglio, soprattutto all'interno di un grande ambiente e di una grande famiglia come quella nerazzurra. Ho attraversato diversi momenti, ma sempre con la consapevolezza di essere il capitano di una grande squadra.
Lunica grande rivoluzione avvenuta nel nostro mondo occidentale è quella di Cristo il quale dette alluomo la consapevolezza del Bene e del Male, e quindi il senso del peccato e del rimorso. In confronto a questa tutte le altre rivoluzioni compresa quella francese e quella russa fanno ridere.
Il dubbio al contrario del radicale scetticismo, presuppone l'afferrabilità delle cose umane, ma, insieme, l'insicurezza di averle afferrate veramente, cioè la consapevolezza del carattere necessariamente fallibile o mai completamente perfetto della conoscenza umana, cioè ancora la coscienza che la profondità delle cose, pur se sondabile, è però inesauribile.
Più è forte la consapevolezza di aver sbagliato tutto nella propria vita, più l'anima ne riceve cura di consolazione. Fa bene anche pensare che la vita di tutti non è che una successione di errori e che la storia del mondo non è che apparenza e follia. Fa bene pensare che tutto poteva andare diversamente e che c'è un oscuro peccato d'origine, che la rivoluzione industriale è stata un crimine e che il dominio attuale della tecnica è la perdita di ogni autenticità e sostanza umana, una sottomissione a un potere mostruoso. Fa bene e illumina, fa vivere e morire un po' meglio.
Ogni tanto il Signore dà un segno della sua presenza e consapevolezza. All'improvviso muore un ammalato, che non si è saputo attrarre e circondare di cure affettuose. Speriamo che il Signore gli sia vicino, nel momento estremo.
Forse sono narciso, ma è una cosa che riesco a gestire. Ho sempre avuto la consapevolezza che è lei [la televisione], non sono io, la matrice della fama.