[Su Martin&Lewis] La cosa più bella della nostra coppia è che potevo scrivere o inventare qualsiasi cosa, senza la minima paura. "Dai facciamolo!" "Si ma siamo in diretta, stasera ci guardano cinquanta milioni di persone. Vuoi fare questo numero senza provare?" "È già pronto. E cosa vuoi che mi succeda se la sbaglio? La prossima settimana sarò di nuovo qui." "E va bene." Ecco la bravura di Dean era che reagiva come se avessimo provato per quattro anni. Non mi ostacolava mai, sapeva sempre quando darmi la battuta, quando farsi da parte, dove volevo arrivare io e dove doveva portarmi lui. A volte, sulla scena, restavo a bocca aperta davanti a questa sua straordinaria bravura. E pensare che nel 97 % dei casi neanche si rendeva conto di essere così bravo.
Savićević, sta giocando in maniera impeccabile Savićević. Boban, Tassotti, Boban... largo a cercare Donadoni... eh, quelli del Milan si ritrovano alla meraviglia. Bravura loro ma chiara difficoltà da parte del Barcellona. Donadoni, Donadoni in penetrazione vuole Massaro... gol! Gol del Milan! Strepitosa azione e gol di Massaro! Ancora lui, ma stavolta è stato bravissimo Donadoni!
Non è la perfezione che bisogna cercare. La perfezione è un pretesto per non muoversi più. Qui sta l'errore della Scala di Milano, d'un teatro come quello. La perfezione matura cogli anni e s'isola nello spazio e nel tempo. Ma quando la perfezione si vuol fabbricarla su misura, bravura ed esperienza non servono. Soltanto nell'innocenza e in un ardore che contraddice i dogmi e l'esperienza si trova qualche volta il germe di una nuova perfezione.
Guglielmo Schlegel notava in lui, al luogo della poesia, "epigrammi tragici" ed "arie di bravura", pompa e non grandezza; lo sentiva gelido nelle scene d'amore un amore che di solito non era amore, ma un ben calcolato aimer par politique, secondo la parola dell'eroe Sertorio, e lo vedeva assai rigirato e machiavellico, e per ciò stesso ingenuo e puerile, nel concepire le cose della politica; e la più parte delle tragedie definiva nient'altro che trattati sulla ragion di stato in forma di dibattiti, con mosse non da poeta ma da giocatore di scacchi.
Stavano arrivando i bombardamenti su Milano e quindi in fretta e furia mi hanno anche laureato. Non ho preso la laurea per bravura, ma una laurea di guerra.