Tecnicamente lo swing è la comunione di ritmo binario e ternario. Quel 3 accentuato è difficile da controllare ma dà al musicista una tremenda flessibilità ritmica. E limprovvisazione collettiva, quando funziona, ha un effetto catartico.
Parla di quanto hai già scritto, se vuoi, ma non farne lettura finché il lavoro è in corso. Ogni soddisfazione che in tal modo ti procurerai rallenterà il tuo ritmo. Seguendo questa regola, il desiderio crescente di comunicare diverrà alla fine uno stimolo al compimento.
Superba musica della tempesta,
raffiche che andate così veloci e libere,
sibilando per le praterie
forte frusciare delle vette degli alberi nella foresta -
vento delle montagne
fosche forme personificate - voi nascoste orchestre,
serenate di fantasmi dai vigilanti strumenti,
che mescolate col ritmo della Natura tutte le lingue delle nazioni
voi accordi lasciati come da vasti musicisti - voi cori,
voi danze religiose informi, libere - voi dall'Oriente
tu mormorio dei fiumi, ruggito delle cataratte,
voi suoni di distanti fucili con la cavalleria che galoppa,
echi degli accampamenti con tutti i differenti richiami
del trombettiere,
affollandovi in tumulto, riempiendomi la tarda
mezzanotte, assoggettandomi impotente,
entrando nella mia solitaria camera da letto, perché mi
avete afferrato così?
Non ho alcun pregiudizio di genere, ascolto veramente di tutto, mi piacciono molto i suoni moderni con delle ritmiche potentissime e delle accordature molto basse.
Oggi l'economia è fatta per costringere tanta gente a lavorare a ritmi spaventosi per produrre delle cose perlopiù inutili, che altri lavorano a ritmi spaventosi, per poter comprare, perché questo è ciò che dà soldi alle società multinazionali, alle grandi aziende, ma non dà felicità alla gente.
In Italia è difficile essere atleti professionisti e allo stesso tempo studenti, non ci sono delle strutture adatte a permettere anche agli atleti di intraprendere un percorso di studio. È un peccato perché a me sarebbe piaciuto studiare ma con i ritmi di vita che ho, mi risulta molto difficile. In altri Paesi sono più attrezzati in tal senso.
Sono stato in India per supportare un'associazione che avvia le donne al lavoro, togliendole dalla strada. È stata forse l'esperienza più edificante che abbia fatto in vita mia. Considerate che io da quando ho quindici anni giro con un jet privato per gli hotel più lussuosi del mondo; ritmi come questi possono distoglierti da quelle che sono le cose veramente importanti, nella vita. In India mi sono ritrovato in una realtà completamente diversa, tra persone che ogni giorno lottavano per sopravvivere: è stato molto salutare vivere questa esperienza, sia come uomo che come artista.
Sono sempre stato un televisivo radiofonico. Anche in televisione ho sempre curato i contenuti e pochissimo l'immagine. Questo l'ho imparato alla radio dove per attrarre l'attenzione devi utilizzare parole e ritmo.
Lo "stride piano" è uno stile pianistico che si sviluppa in America tra la fine degli anni Dieci e gli anni Quaranta del secolo scorso [...] Il termine "to stride" fa riferimento ai grandi passi veloci, agli spostamenti che compiono le mani tra i registri gravi, medi e acuti dello strumento. È uninterazione tra quello che rappresenta lassimilazione del bagaglio culturale europeo trasposto nella tradizione americana e appunto le origini di questa stessa tradizione americana, i ritmi dello swing feel e tutto il contesto presente agli inizi del Novecento. Io non ho mai ascoltato questo genere in maniera filologica ma lho sempre interpretato e fuso con generi moderni come il rock e il funk, il pop e i ritmi latini. Il mio è uno stride piano personalizzato.
Ritengo che il jazz soprattutto nelle sue forme originarie rappresenti lassimilazione della cultura europea dentro quello che era il costume e la situazione ritmico-musicale afroamericana.
[Su Harry Potter e la sua saga] Credo che i fan si siano riconosciuti nei valori che rappresenta, nellamicizia, nellamore, nei ritmi della vita scolastica, cè unintera generazione che è cresciuta con lui e che con lui si è completamente identificata.
Ho ascoltato il balletto Sylvia di Leo Delibes. In effetti, l'ho davvero ascoltato, perché è il primo balletto dove la musica non costituisce non solo una parte primaria, ma l'unico interesse. Che carisma! Che eleganza! Che ricchezza di melodie, ritmi e armonie! Mi vergogno. Se avessi conosciuto questa musica solamente poco dopo, certamente non avrei scritto Il lago dei Cigni.
Il testo delle leggi, e anche i costumi andavano progressivamente corrompendosi ad un ritmo impressionante, a tal punto che uno come me, all'inizio pieno di entusiasmo per l'impegno nella politica, ora, guardando ad essa e vedendola completamente allo sbando, alla fine fu preso da vertigini.
Sento i corni profondi e le trombe militari | ritmare la volata dei remi; il chiaro canto | dei curvi vogatori incatena il tumulto, || e gli Dei, sulla rupa eroica esaltati | nell'antico sorriso che la schiuma insulta | tendono a me le braccia indulgenti e scolpite. (da Elena)
La tv così come la società e tutto il resto è cambiata. Anche il calcio banalmente è diventato veloce, con un ritmo insostenibile. Una partita di calcio di dieci anni fa non è come una partita giocata oggi. Ora nessuno molla più un centimetro, né in televisione né nella vita.
Nel nostro mondo la bruttezza ha una sua funzione positiva. Nessuno ha voglia di fermarsi da nessuna parte, la gente ha fretta di lasciare ogni posto che incontra, e in tal modo nasce il ritmo necessario della vita.
"Larena" racconta lattualità con la forza di un linguaggio moderno e con ritmo dialettico. Il programma crea una dialettica forte e appassionata, ma io privilegio sempre il confronto allo scontro.
È un paradosso: la danza e la poesia sono tanto simili quanto profondamente diverse, ma al di là di struttura e contenuti emotivi sono unite dal ritmo. D'altronde il ritmo è sovrano di tutte le cose che hanno senso a questo mondo.
Quando il cuore senza un pezzo il suo ritmo prenderà, quando l'aria che fa il giro i tuoi polmoni beccherà, quando questa merda intorno sempre merda resterà riconoscerai l'odore perché questa è la realtà.
Ci son macchine nascoste e però nascoste male e le vedi dondolare al ritmo di chi è li dentro per potersi consolare, godendo sui clacson fra i fantasmi di Elvis; ci son nuvole in certe camere e meno ombrelli di quel che pensi.
Tira su col naso tutta la notte qui intorno. Figurati se le stelle non hanno odore. Figurati se non hanno ritmo. Tira dentro la puzza morbida del cielo...
Gira, gira e non si ferma mai ad aspettare. Sorge e poi tramonta con un delfino dal mare. Vola nella sua orbita leggero e irregolare. Distribuisce sogni e ritmo buono da danzare.
Della musica black mi piaceva tutto: ritmo, armonia, ma soprattutto mi piaceva lo swing, a cui mi rifacevo e mi rifaccio ancora adesso, se devo fare qualcosa.
Quando salgo sul palco, durante i primi tre minuti ho dei seri problemi di tachicardia, poi però il cuore segue il ritmo della musica, così mi lascio andare. Canto e mi lascio trascinare da ciò che verrà.
Non credo nella sociologia del personaggio e non sono una patita dei metodi. La recitazione per me è una questione di ritmo, è un'arte musicale come la scrittura.
Voi lavorate per assecondare il ritmo della terra e l'anima della terra.
Poiché oziare è estraniarsi dalle stagioni e uscire dal corso della vita, che avanza in solenne e fiera sottomissione verso l'infinito.
Quando lavorate siete un flauto attraverso il quale il sussurro del tempo si trasforma in musica. Chi di voi vorrebbe essere una canna silenziosa e muta quando tutte le altre cantano all'unisono?
Sempre vi è stato detto che il lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che quando lavorate esaudite una parte del sogno più remoto della terra, che vi fu dato in sorte quando il sogno stesso ebbe origine.
Vivendo delle vostre fatiche, voi amate in verità la vita.
E amare la vita attraverso la fatica è comprenderne il segreto più profondo.
Ma se nella vostra pena voi dite che nascere è dolore e il peso della carne una maledizione scritta sulla fronte, allora vi rispondo : tranne il sudore della fronte niente laverà ciò che vi è stato scritto.
Vi è stato detto che la vita è tenebre e nella vostra stanchezza voi fate eco a ciò che è stato detto dagli esausti.
E io vi dico che in verità la vita è tenebre fuorché quando è slancio,
E ogni slancio è cieco fuorché quando è sapere,
E ogni sapere è vano fuorché quando è lavoro,
E ogni lavoro è vuoto fuorché quando è amore;
E quando lavorate con amore voi stabilite un vincolo con voi stessi, con gli altri e con Dio.
E cos'è lavorare con amore?
È tessere un abito con i fili del cuore, come se dovesse indossarlo il vostro amato.
È costruire una casa con dedizione come se dovesse abitarla il vostro amato.
È spargere teneramente i semi e mietere il raccolto con gioia, come se dovesse goderne il frutto il vostro amato.
È diffondere in tutto ciò che fate il soffio del vostro spirito,
E sapere che tutti i venerati morti stanno vigili intorno a voi.
Spesso vi ho udito dire, come se parlaste nel sonno:
Chi lavora il marmo e scopre la propria anima configurata nella pietra, è più nobile di chi ara la terra.
E chi afferra l'arcobaleno e lo stende sulla tela in immagine umana, è più di chi fabbrica sandali per i nostri piedi.
Ma io vi dico, non nel sonno ma nel vigile e pieno mezzogiorno, il vento parla dolcemente alla quercia gigante come al più piccolo filo d'erba;
E che è grande soltanto chi trasforma la voce del vento in un canto reso più dolce dal proprio amore.
Il lavoro è amore rivelato.
E se non riuscite a lavorare con amore, ma solo con disgusto, è meglio per voi lasciarlo e, seduti alla porta del tempio, accettare l'elemosina di chi lavora con gioia.
Poiché se cuocete il pane con indifferenza, voi cuocete un pane amaro, che non potrà sfamare l'uomo del tutto.
E se spremete l'uva controvoglia, la vostra riluttanza distillerà veleno nel vino.
E anche se cantate come angeli, ma non amate il canto, renderete l'uomo sordo alle voci del giorno e della notte.