Truccata e messa davanti ad una macchina da presa a tredici anni non ti rendi conto di quello che fai; mi chiedo spesso cosa sarei oggi se non avessi fatto l'attrice, però è più una curiosità che un rimpianto.
LAmerica non è mai stata innocente. Abbiamo perso la verginità sulla nave durante il viaggio di andata e ci siamo guardati indietro senza alcun rimpianto.
Il nostro amore non si muove | Testardo come un mulo | Vivo come il desiderio | Crudele come la memoria | Stupido come i rimpianti | Tenero come il ricordo | Freddo come il marmo | Bello come il giorno | Fragile come un bambino.
Hai dato a Ron il Deluminatore. L'avevi capito... gli hai dato un modo per tornare...
E avevi capito anche Codaliscia... sapevi che c'era un briciolo di rimpianto da qualche parte dentro di lui...
E se conoscevi loro... cosa sapevi di me, Silente?
Il mio destino è sapere, ma non cercare? Sapevi quanto mi sarebbe stato difficile? È per questo che l'hai reso così complicato? In modo che avessi il tempo di capirlo?
Di amiconi nei miei anni ne ho visti una caterva | in coda per un free drink o per scroccarmi l'erba | pensavano ero babbo natale | con la barba | pensavano un nababbo totale | con la barca | poi c ha pensato la vita | a sta gente fallita zio | che incolpa la gente che invece è riuscita | cioè io | chi è andato è andato e spero a fanculo | cio che è stato è stato | il passato lo rimpiange chi non ha il futuro | non serve il leccaculo | a dire che spacco | se canto se rappo | sono cosi avanti che ho già la play 4 | col suono mai visto resisto e mi stacco | da voi che siete tutti amici | amici un cazzo.
[da Amici un cazzo]
Penso che il rimorso non nasca dal rimpianto di una mala azione già commessa, ma dalla visione della propria colpevole disposizione. La parte superiore del corpo si china a guardare e giudicare l'altra parte e la trova deforme. Ne sente ribrezzo e questo si chiama rimorso. Anche nella tragedia antica la vittima non ritornava in vita e tuttavia il rimorso passava. Ciò significava che la deformità era guarita e che ormai il pianto altrui non aveva alcuna importanza.
Ho sempre rimpianto di aver interrotto la mia educazione in quinta elementare. È piuttosto dura quando ti trovi lì nel gran mondo e cerchi di affettare un atteggiamento sofisticato. La padrona di casa potrebbe snocciolare teorie di Schopenhauer e Kafka. Tu al massimo potresti spingerti alla tabellina del sette.
C'era sempre il dolore del ricordo; il rimpianto per la gioventù perduta, eppure... non avrebbe saputo dire perché la battaglia valeva la pena di essere combattuta... tese le braccia al cielo cristallino, splendente. "Conosco me stesso" esclamò "ma nient'altro!"
Non c'è mai un perché a un ricordo. Arriva all'improvviso, così, senza chiedere permesso. E non sai mai quando se ne andrà. L'unica cosa che sai è che purtroppo tornerà di nuovo. Ma di solito sono attimi. E ormai so come fare. Basta non fermarsi troppo. Appena arriva quel ricordo, allontanarsene velocemente, farlo subito, senza rimpianti, senza concessioni, senza metterlo a fuoco, senza giocarci. Senza farsi male.
Il mio cuore oppresso
con l'alba avverte
il dolore del suo amore
e il sogno delle lontananze.
La luce dell'aurora porta
rimpianti a non finire
e tristezza senza occhi
del midollo dell'anima.
Il sepolcro della notte
distende il nero velo
per nascondere col giorno
l'immensa sommità stellata.
Che farò in questi campi
cogliendo nidi e rami,
circondato dall'aurora
e con un'anima carica di notte!
Che farò se con le chiare luci
i tuoi occhi sono morti
e la mia carne non sentirà
il calore dei tuoi sguardi!
Perchè ti persi per sempre
in quella chiara sera?
Oggi il mio petto è arido
come una stella spenta
La pagina scritta esercita al meglio la fantasia, è addirittura meglio del cinema, spesso fa persino più paura. Non ne faccio una questione di rimpianti o di moralismi. È così e basta. Lo spazio per la lettura è una cosa che si impara a trovare piano piano.
Puo darsi che per colpa del mio dannato carattere, io muoia solo come un cane in fondo ad un vecchio e deserto corridoio. Eppure una persona quella sera inciamperà nella gobbetta cresciuta nel suo giardino e inciamperà anche la notte successiva e ogni volta penserà, perdonate la mia speranza, con un filo di rimpianto, penserà ad un certo tipo che si chiamava Dino Buzzati.
Tra i miei rimpianti anagrafici, oltre a non avere avuto il tempo di vedere De André con la Pfm, Gaber in Polli di allevamento e i Led Zeppelin che si trippavano copiosamente in Galles, c'è quello di aver potuto godere soltanto degli scampoli finali di SuperBrat. L'Era del Moccioso l'ho solo studiata nei libri di testo (Tommasi). Il giorno in cui perse a Parigi con Lendl, terrificante Duce Sadico, fu un giorno tragico. L'11 settembre del tennis. McEnroe è stato uno dei più grandi geni del Novecento. Quello era tennis.
Lo so come ti senti. È come essere dietro un vetro, non puoi toccare niente di quello che vedi. Ho passato tre quarti della mia vita chiuso fuori, finché ho capito che l'unico modo è romperlo. E se hai paura di farti male, prova a immaginarti di essere già vecchio e quasi morto, pieno di rimpianti.