Credo che i testi, nelle canzoni, siano molto importanti, e credo anche molto nell'opportunità che il testo della canzone sia sfumato, articolato, favolistico, e si presti insomma a più significati - ma d'altra parte mi piacciono anche le canzoni semplici e immediate.
Innanzitutto Marceline Desbordes-Valmore era del Nord e non del Mezzogiorno, sfumatura importante più di quanto si pensi. Del Nord crudo, del Nord nostrano (il Mezzogiorno, sempre arso, è sempre meglio, ma questo meglio potrebbe senza dubbio essere il nemico del vero bene), e questo ci piacque, a noi del Nord ugualmente crudi, infine!
Perché vogliamo la sfumatura ancora, | Non Colore, ma solo la sfumatura! | Oh! la sfumatura solo accoppia | il sogno al sogno e il flauto al corno!
Frasi sulle sfumature
DiPaul Verlaine
Se sei un regista europeo e la tua prima lingua non è l'inglese è ancora difficile catturare ciò che le sfumature della lingua americana sono esattamente. Anche dopo cinquanta o sessant'anni si è fondamentalmente una sorta di ritardati.
Non dubitare dei nostri propositi è il modo migliore per sopprimere le sottigliezze dell'intelligenza e le sfumature della sensibilità, ossia gli aspetti più interessanti della vita.
In greco, «ritorno» si dice nóstos. Álgos significa «sofferenza». La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare. Per questa nozione fondamentale la maggioranza degli europei può utilizzare una parola di origine greca (nostalgia, nostalgie), poi altre parole che hanno radici nella lingua nazionale: gli spagnoli dicono añoranza, i portoghesi saudade. In ciascuna lingua queste parole hanno una diversa sfumatura semantica. Spesso indicano escusivamente la tristezza provocata dall'impossibilità di ritornare in patria. Rimpianto della propria terra. Rimpianto del paese natio. Il che, in inglese, si dice homesickness. O, in tedesco, Heimweh. In olandese: heimwee. Ma è una riduzione spaziale di questa grande nozione. Una delle più antiche lingue europee, l'islandese, distingue i due termini: söknudur: «nostalgia» in senso lato; e heimfra: «rimpianto della propria terra». Per questa nozione i cechi, accanto alla parola «nostalgia» presa dal greco, hanno un sostantivo tutto loro: stesk, e un verbo tutto loro; la più commovente frase d'amore ceca: stýská se mi po tobě: «ho nostalgia di te»; «non posso sopportare il dolore della tua assenza». In spagnolo, añoranza viene dal verbo añorar («provare nostalgia»), che viene dal catalano enyorar, a sia volta derivato dal latino ignorare. Alla luce di questa etimologia, la nostalgia appare come la sofferenza dell'ignoranza.
La Chiesa, che per prima ha il compito di soddisfare questi bisogni [di conoscenza], oggi non può più contare, colla sua esigenza di assoluta dedizione ad una fede, gli animi dubbiosi. Perciò questi ricorrono spesso a surrogati alquanto sospetti e si gettano con entusiasmo in braccio a qualcuno dei numerosi profeti annunciatori di nuovi sicuri messaggi di salvazione. Stupisce il vedere quante persone proprio delle classi colte siano in tal modo capitate nell'orbita di queste nuove religioni, che sfavillano in tutte le sfumature, dalla mistica più astrusa fino alla più crassa superstizione.
Monicelli, che stimo molto e al quale voglio molto bene, disse in un'intervista che ero un'attrice drammatica con una bella sfumatura comica. Chissà perché tutti mi considerano un'attrice impegnata: per anni ho sofferto di claustrofobia perché non mi lasciavano far ridere.
Conversare mi annoia, preferisco ascoltare e cogliere negli altri sfumature inedite. Rimanere in silenzio mi ha aiutato a superare la timidezza, non quella fisica perché sono una ex atleta e ho un buon rapporto col mio corpo, ma quella della parola: per me dire ti amo era, ed è, ancora complicato, mentre "je t'aime" in fondo non significava nulla
Credete che io ami soltanto materialmente e che subordini una singola sfumatura di quell'"esprit de coeur", che solo può trafiggermi, alla forma di due occhi, collocati sopra un bel nasino? Se lo credete, non mi conoscete. Se lo temete, ancora non mi conoscete. Se non credete quello che vi dico, allora non mi amate. (Lettera alla Contessa di Lieven)
Quella parte di immagine che gli altri chiamano rosso a me appare poco più come un ombra o un difetto della luce. Mentre l'arancione, il giallo e il verde sembrano tutte diverse sfumature di giallo dal più intenso al più tenue.
C'era sicuramente qualcuno che si chiedeva come trovare il tempo per venirsi a comperare quella giacca, mentre qualcun altro si chiedeva come trovare il denaro. Erano il bianco e il nero, due categorie estreme, in mezzo alle quali si stendeva una serie impressionante di sfumature di grigio. Molti a vivere con l'unico scopo di buttare fumo negli occhi, altri cercando di buttarlo via.
Patty Pravo canta bene, ha raggiunto una certa padronanza dei suoi mezzi vocali che ora sfrutta in tutte le sfumature. Più che una cantante è diventata un'interprete sensibile e sofisticata.
«Cathia ha il più bel culo d'Europa.» Il rosso graffito splende in tutta la sua sfacciataggine su una colonna del ponte di corso Francia.
Vicino, un'aquila reale, scolpita tanto tempo fa, ha sicuramente visto il colpevole, ma non parlerà mai. Poco più sotto, come un piccolo aquilotto protetto dai rapaci artigli di marmo, c'è seduto lui.
Capelli corti, quasi a spazzola, sfumatura dietro il collo alta come quella di un marine, un giubbotto Levi's scuro.
Il colletto tirato su, una Marlboro in bocca, i Ray-Ban agli occhi. Ha un'aria da duro, anche se non ne ha bisogno. Un sorriso bellissimo, ma sono pochi quelli che hanno avuto la fortuna di apprezzarlo.
Se si votasse oggi, dice il sondaggio, il 65 per cento degli interpellati dà la vittoria al centrodestra, solo il 12 al centrosinistra. Si possono certo opporre a questo sondaggio altri con esiti alquanto diversi, ma la visione comune è quella di un paese agitato, percorso da emozioni e incertezze, speranze e paure. Domina così mi sembra un'attesa di palingenesi con sfumature vagamente messianiche. Quanto di peggio.
Tutto è; niente è. L'una e l'altra formula arrecano uguale serenità. L'ansioso, per sua disgrazia, rimane a mezza strada, tremebondo e perplesso, sempre alla mercé di una sfumatura, incapace di insediarsi nella sicurezza dell'essere o dell'assenza di essere.
La distinzione fra potere e forza è anche evidente in una sfera del tutto diversa: quella della devozione religiosa, nelle sue molteplici sfumature. Ogni fedele sta costantemente in balìa della forza del dio e ne è a suo modo soddisfatto. [ ] Le religioni di questo tipo accentuano il concetto di predestinazione divina [ ] l'Islam e il Calvinismo sono specialmente noti per questa tendenza. I loro fedeli anelano alla forza divina.
Prima c'è stata quella frase che mi ha attraversato la mente: "La morte è un processo rettilineo". Il genere di dichiarazione poco sfumata che uno si aspetta piuttosto di trovare in inglese: "Death is a straight on process"... o giù di lì.
[...] il misterioso atout della fotogenia. Un mistero che si nasconde nel modo di catturare la luce, grazie a una sfumatura, un dettaglio: incarnato, forma degli zigomi, calore del sorriso, profondità dello sguardo. Ci sono ragazze sublimi che sulla carta si dissolvono, altre che non degneresti di uno sguardo, che al contrario si illuminano in fotografia. Non si può pronosticare nulla di definitivo, prima di aver visto il risultato su un giornale. È per questo che le modelle viaggiano sempre con i loro book, strane rappresentanti di commercio che si vendono in fotografia anche se sono presenti in carne e ossa.
Per essere uno scrittore istintivamente fai ciò che nutre te e le parole, che ti protegge contro la morte in vita. Per ognuno è una cosa diversa. E per ognuno è una cosa che cambia. Per me una volta significava bere tantissimo, bere fino a uscire pazzo. Mi affilava le parole, le portava fuori. E avevo bisogno di pericolo. Avevo bisogno di mettermi in situazioni pericolose. Con gli uomini. Con le donne. Con le automobili. Con il gioco. Con la fame. Con qualsiasi cosa. Nutriva le parole. Per decenni è stato così. Ora è cambiato. Ora ho bisogno di qualcosa di più sottile, di più invisibile. È una sensazione nell'aria. Parole dette, parole sentite. Cose viste. Qualche bicchiere mi serve sempre. Ma ora cerco le sfumature e le ombre. Le parole mi vengono da cose di cui sono quasi inconsapevole. Va bene. Ora scrivo porcherie di genere diverso. Qualcuno se n'è accorto.
"Hai sfondato il muro," è ciò che mi dicono quasi sempre.
Capisco perfettamente quello che sentono. Lo avverto anch'io. Le parole sono diventate più semplici ma allo stesso tempo più calde, più scure. Mi alimento a nuove fonti. La vicinanza con la morte rinvigorisce. Ho tutti i vantaggi. Riesco a vedere e sentire cose che ai giovani sono nascoste. Sono passato dall'energia della gioventù a quella della vecchiaia.
La verità | sta | nelle sfumature.
[da La canzone dei folli]
Frasi sulle sfumature
DiCharles Bukowski
Non che odiassi particolarmente la vita, eppure la visuale che si rifletteva nei miei occhi era sempre lontana e sfumata come in un sogno. Percepivo le cose in modo innaturale, estremamente vicine o remote.
In quel periodo, l'unica persona che nel mio mondo riuscisse a vedere a colori, l'unica che parlasse una lingua che le mie orecchie erano in grado di decifrare senza fatica, era Hachi.
Pertanto, i momenti che trascorrevo in sua compagnia nell'arco della giornata erano anche gli unici in cui riuscivo a stare con me stessa.
L'artista è il confidente della natura; i fiori portano avanti un dialogo con lui attraverso la graziosa piega dei loro steli e le sfumature armoniosamente tinte dei loro petali. Ogni fiore ha una parola cordiale che la natura dirige verso l'artista.
[Il romanzo storico] È uno strumento letterario essenziale, che permette di raccontare la realtà nel suo divenire processuale, dialettico, di cogliere e delineare le sfumature dell'esistenza, di prospettare e sviluppare sui piani diversi la storia umana.