[Su Hitler] ...genio diabolico emerso dagli abissi della miseria, infiammato dalla sconfitta, divorato da odio e spirito di vendetta ed ossessionato dal suo disegno di fare di quella tedesca la razza dominante dell'Europa e forse del mondo intero.
Che cos'è che ci fa così spavento della morte? Quello che ci fa paura, che ci congela davanti a quel momento è l'idea che scomparirà in quell'attimo tutto quello a cui noi siamo tanto attaccati. Prima di tutto il corpo. Del corpo ne abbiamo fatto un'ossessione.
Il semplice desiderio di aiutare tutti gli esseri viventi non basta per riuscirvi. Può anche trasformarsi in un'ossessione e servire soltanto ad aumentare le nostre inquietudini. Di conseguenza, l'altruismo deve associarsi alla saggezza.
Se lo chiedete a mia madre, lei vi dirà che il mio programma televisivo preferito in assoluto era "Batman", ne ero ossessionato. Adesso non mi piace un granché, ma ricordo che quando ero piccolo ne andavo pazzo.
Canto motivi sempre nuovi anche se non posso esimermi dal fare i successi più amati dal pubblico. Come "Pata Pata", un brano che per me è diventato quasi un'ossessione.
Report è nato dall'idea di fare gruppo con alcuni freelance che credevano molto nel senso del mestiere di giornalista e non erano ossessionati dai soldi.
L'ossessione del presente è caratteristica delle persone che vivono e pensano in modo convenzionale, dominati dalla moda. E così non si accorgono che tutto quello che è davvero importante nella nostra vita è uguale, ieri come oggi.
Ognuno di noi ha i propri mostri, i propri fantasmi: si possono chiamare ossessioni, paure, condizionamenti, senso di inadeguatezza, aspettative e chissà in quali altri modi ancora. Sappiamo, però, che sono vivi e sono il filtro attraverso cui chiunque matura la propria, personale visione del mondo.
A guardare questa umanità confusa, convinta che la ricetta della felicità stia in quello che hai in mezzo alle gambe, ho cominciato a pensare che il mondo perfetto non è quello dove tutti hanno diritto a farsi operare per diventare uomo o donna. Il mondo perfetto sarebbe quello in cui, davvero, chi ha un disturbo d'identità come l'ho avuto io possa vivere serenamente, senza essere condizionato da questo manicheismo maschi o femmine, femmine o maschi perché, alla fine, se ci pensi, tutta questa ossessione per i genitali è limitata e superficiale. Gli esseri umani sono molto di più di un pene o una vagina.
[Raccontando della sua esperienza circa l'operazione per cambiare sesso]
E non c'è rimedio | per la memoria | dei volti come una melodia, | non vuole lasciare la mia testa | il tuo spirito mi sta ossessionando | e mi dice che va tutto bene | ma vorrei essere morta. [da Dark Paradise]
"Era come se qualcuno mi avesse acceso un fuoco nella testa, e i Dissennatori non potevano spegnerlo... non era una sensazione piacevole... era un'ossessione... ma mi diede forza, mi snebbiò la mente. [...] Credimi. Credimi, Harry. Non ho mai tradito James e Lily; sarei morto piuttosto che tradirli."
[Sirius Black]
Così cerco di codificare in modo nobile l'ossessione per l'Arte e l'incapacità da parte di uno scrittore di smettere di scrivere, di rapportarsi con gli altri, di vedere senza rancore il mondo come una gemma, al tempo stesso pura e perfetta. Ma queste sono scemenze. Scrivo perché scrivo. Non so fare altro.
Grazie a lei affrontai per la prima volta il mio essere naturale mentre trascorrevano i miei novant'anni. Scoprii che l'ossessione che ogni cosa fosse al suo posto, ogni faccenda a suo tempo, ogni parola nel suo stile, non era il premio meritato di una mente in ordine, ma tutto il contrario, un intero sistema di simulazione inventato da me per nascondere il disordine della mia natura. Scoprii di non essere disciplinato per virtù, ma per reazione alla mia negligenza; di sembrare generoso per nascondere la mia meschinità, di passare per prudente solo perché sono malpensante, di essere arrendevole per non soccombere alle mie collere represse, di essere puntuale solo perché non si sappia quanto poco mi importa del tempo altrui.
Nella mente sempre lei | come un ossessione lei | che mi accende i sensi e la fantasia | e m'immagino di averla qui | e m'immagino di stringerla | fra le mie braccia di stringerla così.
La mia infanzia è stata caratterizzata dal rifiuto di quei miti religiosi che avevo ereditato senza aver mai praticato. La mia comunità, essendo minoritaria nel quartiere di Sarajevo in cui vivevo, è sempre stata ossessionata da un sentimento di minaccia; è per questo che nel mio quartiere le persone con cui ho giocato, lavorato, vissuto possedevano un temperamento più tenace.
Trasportandoci al di qua del nostro passato, l'ossessione della nascita ci fa perdere il gusto del futuro, del presente, e del passato stesso.
Frasi sulle ossessioni
DiEmil Cioran
Non ho mai avuto l'ossessione di sembrare giovane a tutti i costi. Le donne che ammiro e che mi hanno ispirato nel mio lavoro erano famose per la loro eleganza, indipendentemente dalla loro età.
Il Novecento mi sembra segni la rottura di un equilibrio non ancora ricostituito, una tensione convulsa fra totalità un impulso buono ad una vita unitaria pervasa di senso, ma pervertito in tanti tentativi di realizzazione politica e frammentazione, anch' essa buona nella rivendicazione dell' individualità, ma pervertita nell' ossessione particolaristica. [Corriere della sera, 2 aprile 2010]
[Sulla sua interpretazione in The Prestige] Di Borden mi piace l'idea che ha della purezza dei suoi numeri, non gli interessa lo spettacolo, vuole solo creare l'illusione perfetta. È ossessionato da questa cosa. Come molti veri artisti non sa vendersi bene.
L'importante nella vita è essere sereni e felici. Tutti sappiamo quali sono le regole per star bene, ma non sempre le seguiamo. Ma non si può essere ossessionati dalle regole, altrimenti la vita diventa insopportabile.
Da ragazzina ero ossessionata dall'idea di non essere normale, ma quando ho visto le immagini dei film di Dario Argento ho sentito che mi veniva concessa la possibilità di stare al mondo. Sono numerosi i suoi sostenitori che, come me, dopo aver visto i suoi film hanno addirittura rinunciato all'idea di suicidarsi.
[Tratta da un'intervista a LibriAlice del 27 febbraio 1998]