C'è stata un'altra gara e altre palme di vittoria. | Grazie al cuore umano che dà vita, | grazie alle sue tenerezze, alle sue gioie, e paure, | il più umile fiore mi può dare | pensieri a volte troppo sommersi per il pianto.
Le tue vaghe alme pupille, | I celesti tuoi sembianti | Già t'acquistano, o mia Fille, | I sospir di cento amanti. | Ciascheduno i merti suoi | Spiega in pompa lusinghiera, | E su i cari affetti tuoi | Ciaschedun gareggia e spera.
Non ho segreti, solamente cerco di stare da sola e isolarmi prima di una gara importante per favorire la concentrazione. Sono momenti molto delicati e devo arrivare al trampolino pronta mentalmente.
Ho sempre amato viaggiare fin da piccola, gareggiare per me è sempre stata una passione. Certo, i sacrifici ci sono, ma vivo serenamente questi miei anni
In una società profondamente cinica come la nostra, che allo stesso tempo è nemica della vita e rimuove la morte, le tragedie fanno scattare impreviste gare di solidarietà. Quegli uomini così lontani dal nostro mondo, per cultura, tradizioni e stili di vita, uomini che sembrano appartenere quasi ad altre epoche storiche, diventano improvvisamente persone da soccorrere. E questo sentimento ci rende consapevoli di qualcosa di misterioso che ci unisce tutti e che si chiama natura umana. È questa natura che ci permette di soffrire per le persone che soffrono, è questa stessa natura che ci rende felici quando possiamo alleviare la sofferenza altrui.
La soluzione è arrivata quando le persone stavano facendo cose in cui non mi sento abbastanza competente per farle io stesso. Non sto facendo il modesto. Ho avuto la fortuna di avvistare ciò che ho fatto quando l'ho fatto, ma si arriva ad un punto in cui ci si rende conto che quello che si sta facendo non sta per essere una cosa molto buona.
[Novembre 2007: spiegando come è arrivato a seguire la gara per la scoperta del bosone di Higgs da dietro le quinte, senza intervenire direttamente]
Mi sono un po' estraniato, non giro il mondo per seguire il ciclismo, ma lo seguo moltissimo in tv. Quando le gare passano vicino alla mia regione, l'istinto e l'amore per il ciclismo mi riportano ai bordi della strada per ammirare i corridori venuti dopo di me.
Lo sviluppo del trasporto ferroviario nel nostro Paese si gioca tutto sul piano della competitività. Di conseguenza, la qualità di ciò che viene prodotto deve essere di primissimo livello, altrimenti si rischia lespulsione dal mercato. Chi lavora per noi sa che esigiamo il meglio; sappiamo che questo richiede uno sforzo difficile ma apre le porte dei mercati esteri, con lopportunità di partecipare a gare internazionali e la possibilità di vincerle.
Volersi bene è importante per chiunque. Per un atleta sicuramente è fondamentale: se non ti vuoi bene non riuscirai mai a dare il massimo durante gli allenamenti e in gara e quindi non riuscirai mai raggiungere una prestazione che ti porti alla vittoria.
La domanda di scioglimento della società proprietaria del Corriere della Sera intimatami dai fratelli Crespi porta al mio distacco da questo giornale. Avrei avuto il diritto in sede di liquidazione di entrare in gara con essi per l'acquisto dell'azienda; ma era il mio un diritto teorico che in pratica non potevo esercitare. Non potevo esercitarlo, sia perché mi mancavano i mezzi per vincere nella gara i fratelli Crespi, possessori della maggioranza delle quote sociali, sia perché, quand'anche fossi riuscito a vincerli, la mia vittoria sarebbe stata frustrata dalla minacciata sospensione del Corriere. Abbiamo dovuto dunque, mio fratello ed io, rassegnarci alle conseguenze dell'intimazione dei signori Crespi, cedere loro le nostre quote e rinunziare alla gerenza ed alla direzione di questo giornale.
Capisco cosa sta succedendo ai tifosi perché ricordo ancora i tempi di Schumacher. Mi ricordo che mi svegliavo per guardare la partenza, poi andavo a dormire e riaprivo di nuovo gli occhi alla fine della gara perché sapevo già cosa sarebbe successo. Sono più o meno certo che un sacco di gente sta facendo la stessa cosa oggi. Almeno, nella mia famiglia è così. [Nel 2013, in riferimento al dominio di Sebastian Vettel]
Il momento più bello non è quando hai vinto e tutti ti abbracciano. Il momento più bello è la mattina della gara quando ti svegli e te la fai sotto. Quella sensazione di aver fatto tutto il possibile e di essere pronto, è una sensazione che chi gioca sporco non potrà mai provare.
Un mese senza corse non è la fine del mondo. Senza gare si può vivere. Qualche volta anzi bisogna staccare, la pressione della competizione va allentata.
Nel mio lavoro ora ho la sensazione rassicurante che io sono per così dire sul mio terreno e territorio e quasi certamente non competo in una gara ansiosa in cui non mi trovo improvvisamente a immergermi nella letteratura che qualcun altro aveva fatto molto tempo fa. È davvero a questo punto che il piacere della ricerca ha inizio, quando si è, per così dire, solo con la natura e non ci si deve più preoccupare delle opinioni umane, opinioni o esigenze. Per dirla in un modo che è più dotto che chiaro: l'aspetto filologico si ritira e solo quello filosofico rimane.
Il mondo sappia che la prima bomba atomica è stata sganciata su Hiroshima, una base militare. Abbiamo vinto la gara per la scoperta dell'atomica contro i tedeschi. L'abbiamo usata per abbreviare l'agonia della guerra, per risparmiare la vita di migliaia e migliaia di giovani americani, e continueremo a usarla sino alla completa distruzione del potenziale bellico giapponese.
Chiesero a Giovanni Trapattoni: "Allenerà mai la Nazionale?". Rispose: "No. Diciamo che puntualmente ogni tanto affiorano queste situazioni però lasciamo stare come stanno le cose perché mi sembra che da un'analisi fatta di una gara si sia voluto così creare una situazione fumogena molto, molto intensa".
Frasi sulle gare
DiGiovanni Trapattoni
Il titolo più clemente sui giornali è Jochen Welder a Montecarlo perde la gara e perde la faccia.
[Durante una visita a Maranello alla sede della Ferrari nel 2014] Sono sempre stato appassionato di vetture da competizione e di gare automobilistiche e per me la Ferrari è la macchina sportiva per definizione. Ladoro dalla fine degli anni Sessanta, per me è qualcosa di speciale che ho nel cuore da quando ero bambino. Ferrari è sinonimo di eccellenza,
Le persone povere che assistiamo dimostrano nei nostri confronti una freddezza ed un'indifferenza scoraggiante. Si tratta di nature logorate dal progresso materiale che non offrono più nessun appiglio alla religione, che non hanno più il senso delle cose invisibili, che tendono la mano per avere il pane, mentre le loro orecchie restano quasi sempre "sorde" alla Parola che annunciamo a loro. Si tratta di anime che si guarderanno bene dal contraddire una sola delle nostre parole, ma che non per questo cambieranno le loro azioni. Il bene si fa soprattutto fra di noi. Speriamo di diventare un giorno operai abili e laboriosi; allora faremo una gara fra di noi a chi farà sbocciare più felicità e più virtù intorno.
[A Leonce Curnier, Lione, 29 ottobre 1835]
Mi dispiace davvero che Gomorra non sia in gara per l'Italia. Non l'ho ancora visto, ma da mesi tutti mi dicono che è un grandissimo film e ho letto solo recensioni entusiastiche.
[Gennaio 2009]
Come non penso alla Nazionale quando sono a Roma, non penso alla Roma quando sono in Nazionale. O meglio: non è giusto preoccuparsi che i giocatori della Roma si affatichino in vista della prossima gara in campionato. Non sarebbe giusto, Non è un pensiero da professionista.